Stecche al cielo per Giovanni Mastel

Stecche al cielo per Giovanni Mastel

L’hockey italiano perde un altro pezzo della sua storia: all’età di 78 anni si è spento Giovanni “Nani” Mastel.
La carriera hockeistica dell’ex attaccante tra i senior prese piede ad inizio degli anni ’60 nel Cortina, club con il quale vinse 10 scudetti diventandone uno dei simboli. Nel 1976 si trasferì all’Alleghe per una stagione. Tornato tra gli Scoiattoli l’anno successivo, nel 1978 si accasò nel Valpellice con cui rimase tre anni, prima di proseguire la carriera con l’Auronzo (1983/84), Cortina (1985/86), Zoldo e Dobbiaco. Appese i pattini al chiodo alla “veneranda” età di 46 anni.
Mastel vestì anche la maglia Azzurra: il debutto avvenne a Bolzano il 21 novembre 1963 nell’amichevole tra la Selezione italiana, guidata da Slavomir Barton, e Selezione canadese (1-9 il risultato finale). Da lì a qualche mese avrebbe preso parte alle Olimpiadi invernali di Innsbuck del 1964; giocò, inoltre, diversi Mondiali di Gruppo B e Gruppo C.

Nel libro “Valpe 70 anni di emozioni”, gli autori Daniele Arghittu e Mauro Deusebio lo descrivono come un giocatore “duro, furbo e cattivo. Aveva il tiro di rovescio più violento mai visto in Italia, del tutto equivalente a uno slap. Alla potenza pura, sapeva per di più coniugare la velocità nell’esecuzione. Gran lavoratore e cuore di leone, giocava senza spalliere ma questo non gli impediva di caricare in balaustra senza il minimo timore”.

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