I Bears non graffiano, il derby meneghino è degli Old Boys
Gli Old Boys si prendono la rivincita nei confronti del Milano Bears, surclassati nel secondo derby di campionato da un perentorio 4-0. Senza i rinforzi del Como (Taufer in difesa, Paramidani e Vola in attacco), i Bears, condizionati dal 5+20 comminato a Pirelli e da due errori macroscopici di Barozzi, hanno evidenziato i propri limiti in attacco. A rischio il terzo posto dei rossoblù, ultimo utile per accedere al Master Round e accedere direttamente ai playoff, messo in discussione proprio dai rivali meneghini.
La stracittadina è subito accesa dalla penalità inflitta a Podestani per uno sgambetto e il vantaggio firmato sottoporta da Finessi durante la successiva superiorità. Il Milano, spinto dalla ritrovata curva, cerca la reazione: nella stessa situazione di gioco Pirelli colpisce la traversa, non va meglio ai suoi compagni di squadra nei restanti secondi di power play. Tornati con gli stessi uomini sul ghiaccio la partita vive continui capovolgimenti di fronte, le migliori occasioni capitano a Samuele Finessi e a Pirelli, entrambi, dalla breve distanza, non riescono a beffare i rispettivi goalie avversari. L’atmosfera elettrica accende al 16’ un paio di risse che costano penalità partita al Capitano rossoblù e a Gioele Finessi, e un 2+2 a Samuele Finessi per eccessiva durezza. Ristabilito l’ordine in pista i Bears non riescono a sfondare nei restanti 2’53” di superiorità, conclusi i quali tocca a Tremolada sedersi in panca punti.
La frazione centrale si apre con il raddoppio degli Old Boys, nato da un errato passaggio di Barozzi, il quale, nel tentativo di passare il disco a un compagno di squadra lo indirizza verso Samuele Finessi, insaccare il disco a porta sguarnita è un gioco da ragazzi. I Bears non perdono tempo, la ricerca del goal è immediata, tuttavia Formentini e Redi sono fermati da De Zordo; l’estremo difensore degli Old Boys è esaltato al 27’ dal diagonale di Labò. Le difficoltà del Milano in attacco sono messe in risalto durante il primo power play del periodo in cui solo Koka è in grado di impensierire De Zordo. Al 33.10 gli Old Boys sfiorano l’allungo con Suevo, l’intervento in extremis della difesa avversaria sventa il pericolo. Con il trascorrere dei minuti gli ospiti conquistano porzioni di ghiaccio fino a terminare i secondi 20’ in superiorità.
Nel terzo tempo il Milano prende in mano le redini del gioco, Nicolodi va vicino al goal, il puck, a pochi centimetri dalla linea di fondo, è spazzato via da Arioli, mentre quello di Zordan si perde nel traffico davanti allo slot di De Zordo. La successiva fase di equilibrio è interrotta dalla penalità fischiata a Nicolodi; sulla conclusione dalla lunga distanza di Fabio Villa, Sorarù ostruisce Barozzi facendo sfumare la superiorità. Le penalità continuano a grandinare sulla partita: durante quella comminata a Marco Villa, Asinelli si vede respingere la rasoiata dalla blu dai gambali di De Zordo. Due cariche discutibili degli Old Boys riaccendono gli animi, ne fa le spese Rossi; tuttavia non tutti i mali vengono per nuocere, al 56.27 Samuele Finessi realizza la seconda rete personale sfruttando ancora una volta l’ennesimo passaggio errato di Barozzi. Al 56.37 Zordan, sopraffatto dalla frustrazione, è punito con penalità partita per una carica alla testa di un avversario. Al 59.09 Suevo mette il sigillo finale alla larga vittoria degli Old Boys.