EIHC: l’Italia ritrova la vittoria

EIHC: l’Italia ritrova la vittoria

(Budapest) – Nel secondo incontro dell’Euro Ice Hockey Challenge di Budapest, l’Italia centra il successo che mancava dalla prima amichevole contro la Francia del 1° maggio. Le penalità, un terzo tempo sottotono e un blackout nel finale hanno rischiato di inficiare quanto di buono mostrato dai giovani nazionali nei primi 40’ e la doppietta di Sanna. Ai rigori sistema tutto Stephan Deluca.

L’Italia cerca subito l’affondo con un’azione costruita da Traversa e Petan e conclusa da Tedesco sui gambali di Kubrytskyi. Nel capovolgimento di fronte Trivellato sgambetta un avversario ed è spedito in panca puniti dagli arbitri. La gestione del primo penalty killing è impeccabile, il pericolo maggiore ucraino è di Mikhnov respinto da Fadani. Scontata la penalità il Blue Team trova il vantaggio al termine di un’azione insistita conclusa sotto porta da Marco Sanna. Nei minuti successivi la formazione dell’est ha il controllo delle operazioni di gioco, la Nazionale italiana impiega poco a prendere le contromisure sfiorando il raddoppio al 10’ con Trivellato dalla blu e Tedesco. Nella seconda parte del periodo la gara vive una lunga fase interlocutoria, durante la quale l’Italia è in pieno controllo, tranne al 16.17, quando Mikhnov s’incunea tra i difensori Azzurri e, giunto a tu per tu con Fadani, non riesce a superarlo. Al 17.12 Defrancesco è sanzionato per un gancio con bastone, a 36” dalla conclusione dell’inferiorità, Simon Kostner scatta in contropiede, disturbato da un avversario travolge il portiere dando vita ad un acceso scambio di opinioni che si conclude le penalità inflitte a Traversa e Rybalko per gioco duro e Blagyi per ostruzione.

Ripreso il gioco e tornati con gli stessi uomini sul ghiaccio, Lyalka deve fare i conti con un Fadani sul pezzo; dal 22.22 un’altra inferiorità costringe gli Azzurri a una nuova apnea, l’inconsistenza dell’attacco avversario consente una gestione senza patemi. Gli ex sovietici non demordono, Lyalka si conferma uno degli uomini più pericolosi di coach Shakhraychuk, mentre Tolstushko e Mikhail non hanno migliore fortuna dalla blu. Al prolungato forechecking dei gialloblù, la Nazionale italiana risponde giocando concentrata e con carattere; dal 31.12 mette il muso fuori dal terzo difensivo con un’azione orchestrata da Traversa e dallo stesso concluso sul portiere, mentre al 31.52 è il turno di Berger. È il preludio al raddoppio, maturato al 34.26 dall’azione personale di Sanna iniziata dal terzo difensivo.

Ritmi più blandi prendono il sopravvento nella frazione conclusiva, sebbene i ragazzi di coach Ireland giochino per 4’ in superiorità per due penalità avversarie, non trovano mai lo spunto per mettere in ghiaccio il successo lasciando a Kubrytskyi il ruolo di spettatore non pagante. A parti invertite, l’Ucraina si dimostra più propositiva dando a Fadani del lavoro da svolgere fino alla capitolazione per mano di Mikhnov al 52.49. Ruban ha la possibilità di impattare il risultato al 55’, l’intervento provvidenziale dell’estremo difensore italiano nega il goal. Rimasti in balìa degli avversari, negli ultimi 2’ di gioco gli Azzurri subiscono prima il pareggio di Ribalko in superiorità al 58.11 e il sorpasso di Mikhnov 20” più tardi. Ma la partita riserva ancora sorprese: tolto il portiere per l’uomo di movimento in più, a un secondo e otto centesimi dalla sirena, Mizzi realizza l’insperato pareggio.
Nel supplementare l’Ucraina segna un goal viziato dal fallo di Lyalka, l’Italia prende d’assalto la gabbia di Kubrytskyi senza fortuna. Conclusa la penalità nessuna delle due squadre riesce più a trovare la via del goal. Ai rigori decide Stephan Deluca.

Italia – Ucraina 4-3 so (1-0; 1-0; 1-3; 0-0; 1-0)
Italia:
Davide Fadani (Hannes Stoll); Dylan Di Perna – Alex Trivellato – Marco Defrancesco – Jan Pavlu – Marco Marzolini – Sebastiano Soracreppa – Peter Spornberger; Stephan De Luca – Joseph Mizzi – Alex Petan – Simon Berger – Daniel Tedesco – Tommaso Traversa – Diego Glück – Matthias Mantinger – Marco Sanna. Coach: Greg Ireland
Ucraina: Dmytro Kubrytskyi (Oleg Petrov); Andrei Alekseev – Egor Mazhuga – Denis Matusevich – Mikhail Rybalko – Vsevolod Tolstushko – Yevgenii Ratushnyi – Ivan Sysak; Andriy Mikhnov – Anton Ruban – Egor Kuzmenko – Vitalii Lyalka – Aleksandr Pavlenko – Andrei Smirnov – Ivan Savchenko – Alexei Vorona – Timur Hrytsenko – Dmytro Nimenko – Roman Blagyi. Coach: Vadim Shakhraychuk
Arbitri: Márk Kókai (Ungheria) Linesmen: Botond György Pálkövi (Ungheria) e Dávid Váczi (Ungheria)
Penalità: Italia 18 (6/6/6/0) – Ucraina 16 (4/4/6/2)
Tiri: Italia 21 (8/5/3/4/1) – Ucraina 44 (12/15/15/2/0)
Marcatori: (1-0) 03.41 Marco Sanna (Jan Pavlu); (2-0) 34.26 Marco Sanna (Diego Glück); (2-1) 52.49 Andriy Mikhnov (Egor Kuzmenko – Anton Ruban) PP; (2-2) 58.11 Mikhail Rybalko (Aleksandr Pavlenko – Vitalii Lyalka) PP; (2-3) 58.31 Andriy Mikhnov (Anton Ruban); (3-3) 59.59 Joseph Mizzi (Alex Trivellato – Simon Kostner) PP; (4-3) 65.00 Stephan Deluca (rigore)
Spettatori: 206
MVP: Marco Sanna (Italia) e Andriy Mikhnov (Ucraina)
Classifica: Ungheria p.ti 3 (1 gara); Italia p.ti 2 (2); Ucraina p.ti 1 (1)

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