Le penalità condannano l’Italia

Le penalità condannano l’Italia

Una Nazionale con poco mordente conclude con una sconfitta contro l’Austria la prova generale in vista del torneo di Qualificazione olimpica di Riga. Da rivedere il penalty killing che costa tre delle quattro reti subite.

Dopo un avvio giocato a viso aperto dalle due rivali, Petan impiega 5’ per trovare la via del goal al termine di una ripartenza innescata da Morini. Trascorsi poco più di 30” gli arbitri fischiano 5’ di penalità a Frigo per sgambetto; durante il penalty killing, Bernard sventa su Raffl , ma deve arrendersi a Rossi, libero di prendere la mira e insaccare con un diagonale fulminante. La formazione d’Oltrerennero continua a preme in avanti trovando la rete del vantaggio di Zündel, annullata per l’ostruzione di Ganahl su Bernard. Nel finale tocca a Hochkofler sedersi in panca puniti per un colpo di bastone, lo special team messo sul ghiaccio da coach Ireland questa volta risulta invallicabile.

In apertura di secondo tempo l’Italia non sfrutta il primo power play a favore; al 24’ Frank, posizionato davanti allo slot, ha la migliore occasione della partita, ma non ha la necessaria freddezza per battere Kickert. Il buon momento Azzurro avrebbe potuto proseguire durante un’altra situazione di superiorità, gli austriaci, prese le contromisure, bagnano le polveri agli sniper avversari. Girata a proprio favore la seconda parte della frazione di gioco, Herburger ribalta il punteggio in power play deviando sottoporta la conclusione dalla blu di Pallestrang.

In avvio della frazione finale il Blue Team riprende le redini del gioco, senza, tuttavia creare grossi pericoli dalle parti di Kickert. Sul fronte opposto Rossi prova ancora a far male al termine di un contropiede spento da Bernard. La sterilità dell’attacco Azzurro è evidenziata durante le superiorità usufruite al 45’ e al 49’. Nel finale l’assedio alla gabbia di Kickert diventa più insistente, il 2+2 comminato a Petan condanna la Nazionale italiana che, al 56’, incassa in mischia l’1-3 di Haudum. Al 58.19 coach Ireland si gioca la carta dell’uomo di movimento in più, la mossa costa il definitivo 1-4 di Spannring realizzato a porta vuota.

A fine partita le due delegazioni si sono accordate per tirare una serie di cinque rigori per parte: anche in questo caso ha avuto la meglio l’Austria, a segno con Rossi e Lebler. Nessun shootout realizzato dall’Italia.

Austria – Italia 4-1 (1-1; 1-0; 2-0)
Austria:
David Kickert (Bernhard Starkbaum); Steven Strong – Martin Schmnig – Bernd Wolf – Kilian Zündel – Alexander Pallestrang – Stefan Ulmer – Raphael Wolf – Dominic Hackl; Manuel Ganahl – Thomas Hundertpfund – Lukas Haudum – Thomas Raffl – Benjamin Baumgartner – Raphael Herburger – Dominic Zwerger – Marco Rossi – Brian Lebler – Patrick Obrist – Florian Baltram – Patrick Spannring. Coach: Roger Bader
Italia: Andreas Bernard (Justin Fazio); Daniel Glira – Thomas Larkin – Alex Trivellato – Stefano Marchetti – Peter Spornberger – Enrico Miglioranzi – Lorenzo Casetti – Gregorio Gios; Daniel Frank – Giovanni Morini – Alex Petan – Luca Frigo – Diego Kostner – Angelo Miceli – Stefano Giliati – Domenico Alberga – Peter Hochkofler – Iven Deluca – Simon Kostner – Tommaso Traversa; Marco Magnabosco. Coach: Greg Ireland
Arbitri: Patrick Fichtner (Austria) e Christian Ofner (Austria) Linesmen: Maximilian Gatol (Austria) e Simon Riecken (Austria)
Penalità: Austria 14 (0/6/8) – Italia 17 (7/4/6)
Tiri: Austria 34 (16/10/8) – Italia 26 (10/8/8)
Marcatori: (0-1) 04.12 Alex Petan (Marco Magnabosco – Giovanni Morini); (1-1) 9.36 Marco Rossi (Stefan Ulmer) PP; (2-1) 33.12 Raphael Herburger (Lukas Haudum – Alexander Pallestrang) PP; (3-1) 55.26 Lukas Haudum (Benjamin Baumgartner) PP; (4-1) 58.26 Patrick Spanning (Benjamin Baumgartner) ENG
Spettatori: 950
MVP: Thomas Raffl (Austria) e Andreas Bernard (Italia)

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