Gli avversari dell’Italia: gli USA

Gli avversari dell’Italia: gli USA

Il Blue Team chiude il suo sofferto cammino in questi Mondiali affrontando i già qualificati USA, che potrebbero approfittare di un impegno sulla carta facile per prendersi la vetta del gruppo B e iniziare la fase ad eliminazione diretta affrontando teoricamente un avversario alla portata.

Il rapporto degli Stati Uniti con i campionati mondiali è sempre stato piuttosto complicato, basti pensare che l’ultimo degli appena due successi nella manifestazione risale addirittura al 1960, alla rassegna iridata casalinga di Squaw Valley. Da allora gli americani hanno conosciuto addirittura tre retrocessioni e alcuni terzi posti, l’ultimo nel 2018 in Danimarca, come migliore risultato. Ovviamente la spiegazione a questo rendimento così modesto è l’assenza per molti anni degli NHLers e la contemporanea disputa dei playoffs del migliore Lega del mondo.

A Riga gli USA, guidati dall’ex coach degli Islanders Jack Capuano, si sono presentati con un roster davvero variegato, in cui curiosamente il giocatore più vecchio e quello più giovane sono entrambi al loro primo campionato del mondo: il 36enne Brian Boyle, difensore dei Florida Panthers ed il 18enne attaccante di Michigan University Matthew Beniers, con un solo “sopravvissuto” dagli ultimi mondiali del 2019, Christian Wolanin e ben 11 debuttanti  oltre ai citati Boyle e Beniers, Colin Blackwell, Conor Garland, Connor Mackey, Trevor Moore, Eric Robinson, Kevin Rooney, Matt Roy, Ryan Shea e Matt Tennyson. I nomi forse più conosciuti agli appassionati sono quelli di Ryan Donato, top scorer del team USA alle Olimpiadi del 2018 e del capitano Justin Abdelkader, protagonista questa stagione del titolo dello Zugo in Svizzera.

Nel brillante percorso degli americani, una sola sconfitta contro la Finlandia nella gara di apertura, hanno brillato Trevor Moore  (Los Angeles Kings), con 4 goals e 2 assists e Jason Robertson (2+3), ventunenne molto interessante dei Dallas Stars, ma nel match contro l’Italia, con la qualificazione già ottenuta, coach Capuano potrebbe dare più ice-time a chi ha giocato meno, a partire dai portieri Drew Commesso ed Anthony Stolarz. Dovrebbe essere sul ghiaccio anche il difensore Connor Mackey, sole due presenze fino ad ora, che ha una storia sportiva abbastanza particolare: nato in Illinois, dove il padre David, canadese, giocatore negli anni ’80 e ’90 soprattutto nella defunta IHL, ha chiuso la carriera, si è affermato all’Università di Mankato, in Minnesota, uno degli atenei di riferimento per l’hockey NCAA, ma non è stato mai draftato, ma ha direttamente firmato nel 2020 un contratto con i Calgary Flames, debuttando in NHL lo scorso febbraio. Allo stesso modo ha direttamente debuttato in Nazionale maggiore a questi Mondiali senza mai aver giocato in nessuna rappresentativa giovanile americana.

Ultime notizie
error: Content is protected !!