Il Kazakistan non perdona

Il Kazakistan non perdona

L’Italia incassa una pesante sconfitta contro il Kazakistan; Miceli illude gli Azzurri che rimangono in partita nei primi 42’, nonostante un attacco poco incisivo e la migliore organizzazione degli avversari; cedono nettamente nel terzo tempo, condizionati da un calo fisico e mentale.

Il coaching staff conferma le linee scese sul ghiaccio contro la Finlandia e Fazio tra i pali; scontata la squalifica il Kazakistan recupera Svedberg in difesa.
Dopo una breve fase di studio, durante la quale Spornberger non inquadra lo specchio della porta, al 2.03 l’Italia deve fare i conti con la prima penalità assegnata a Giliati per una trattenuta: in 9” Starchenko sblocca il risultato finalizzando il taglio orizzontale sottoporta di Valk. L’Italia risponde mettendo sotto pressione la difesa degli asiatici con tanto pattinaggio, numerosi dischi recuperati in zona neutra, tuttavia rimane carente in fase conclusiva: il primo pericolo verso la gabbia di Boyarkin lo crea Giliati dalla media distanza all’8.10. Rimane egregio il lavoro del reparto arretrato, capace di mantenere a distanza gli attaccanti kazaki, Fazio è chiamato all’intervento da Dietz dalla blu al 12.01. L’Italia usufruisce del primo power play al 13.03 per cambio errato, nei canonici 2’ di cinque contro quattro lo special team si rende pericoloso con Petan, Andergassen e Frank. Al termine della superiorità Stepanenko e Hochkofler sono sanzionati con 2’ per gioco duro, la situazione di quattro contro quattro apre nuove opportunità per Valk e Bardaro. Nel finale il penalty killing avversario spegne le velleità degli Azzurri.

Il Kazakistan ha un approccio migliore al secondo tempo: il forechecking chiude la Nazionale italiana nel terzo difensivo, il break di Frigo dà respiro alla difesa. Shevchenko e Sagadeyev mancano il raddoppio, nel ribaltamento di fronte Miceli raccoglie la verticalizzazione di Petan e a due passi dallo slot pareggia. Gli uomini di coach de Bettin prendono coraggio, vanno alla ricerca del secondo goal sfiorato da Glira. Il Kazakistan spegne subito la fiammata Azzurra prendendo in mano le redini del gioco, Giliati, Deluca e Casetti riescono a eludere gli avversari senza fortuna. Fazio deve erigersi a ultimo baluardo al 31.40 nell’uno contro zero contro Rymarev, ma deve capitolare su Petukhov, dimenticato dalla difesa. Gli ex sovietici insistono e al 34.59 Rymarev mette fine a un’azione insistita infilando il disco tra traversa e portiere. La sterilità del Blue Team in attacco è evidenziata anche durante il 1’24” di doppia superiorità che chiude la frazione centrale.

Tornati sul ghiaccio, Petan si rende reo di uno sgambetto, costatogli i canonici 2’ e all’Italia il quarto goal dalla stecca di Mikhailis. Il Blue Team non è intenzionato ad arrendersi, all’affondo successivo Hochkofler accorcia le distanze in mischia. Nei minuti successivi la stanchezza si fa sentire, in meno di 5’ Valk, in power play apre il valzer di goal: un disco perso in zona neutra origina il goal di Likhotnikov a tu per tu con Fazio. L’attaccante si ripete al 49.46 approfittando di una difesa che non riesce più ad arginare le folate dei rivali. Sul 2-7 coach de Bettin concede il debutto in un Mondiale a Fadani, mentre 1’ più tardi il guizzo di Petan vale il terzo goal italiano. Il giovane portiere è battezzato al 54.38 dalla deviazione di Panyukov sulla rasoiata di Dietz. Continua a piovere sul bagnato: Hochkofler conclude in anticipo la gara con un 2+10 a carico, Starchenko e Svedberg raggiungono la doppia cifra. Shalapov, in doppia superiorità, chiude le marcature.

Italia – Kazakistan 3-11 (0-1; 1-2; 2-8)
Italia:
Justin Fazio (dal 49.46 Davide Fadani); Phil Pietroniro – Alex Trivellato – Daniel Glira – Peter Spornberger – Enrico Miglioranzi – Lorenzo Casetti – Gregorio Gios – Stefano Marchetti; Angelo Miceli – Alex Petan – Daniel Frank – Markus Gander – Anthony Bardaro – Luca Frigo – Peter Hochkofler – Raphael Andergassen – Stefano Giliati – Marco Magnabosco – Simon Pitschieler – Ivan Deluca. Coach: Giorgio de Bettin
Kazakistan: Nikita Boyakin (Andrei Shutov); Darren Dietz – Alexei Maklyukov – Jesse Blacker – Viktor Svedberg – Ivan Stepanenko – Yegor Shalapov; Dmitri Shevchenko – Anton Sagadeyev – Pavel Akolzin – Roman Starchenko – Curtis Valk – Nikita Mikhailis – Yevgeni Rymarev – Arkadi Shestakov – Alexander Shin – Kirill Savitski – Artyom Likhotnikov – Kirill Panyukov – Yegor Petukhov – Alikhan Asetov. Coach: Yuri Mikhailis
Arbitri: Roman Gofman (Comitato olimpico russo) e Max Sidorenko (Bielorussia) Linesmen: Dmitri Golyak (Bielorussia) e Nikita Shalagin (Comitato olimpico russo)
Penalità: Italia 28 (4/2/22) – Kazakistan 10 (6/4/0)
Tiri: Italia 24 (6/10/8) – Kazakistan 36 (5/12/19)
Marcatori: (0-1) 02.12 Roman Starchenko (Curtis Valk – Nikita Mikhailis) PP; (1-1) 24.37 Angelo Miceli (Alex Petan – Daniel Frank); (1-2) 32.31 Yegor Petukhov (Alikhan Asetov – Ivan Stepanenko); (1-3) 34.59 Yevgeni Rymarev (Alexander Shin – Jesse Blacker); (1-4) 41.31 Nikita Mikhailis (Roman Starchenko – Curtis Valk) PP; (2-4) 41.43 Peter Hochkofler (Markus Gander); (2-5) 46.12 Curtis Valk (Roman Starchenko – Viktor Svedberg) PP; (2-6) 47.01 Artyom Likhotnikov; (2-7) 49.46 Artyom Likhotnikov (Alexei Maklyukov – Yegor Shalapov): (3-7) 50.59 Alex Petan; (3-8) 54.38 Kirill Panyukov (Darren Dietz – Roman Starchenko); (3-9) 56.07 Roman Starchenko (Curtis Valk); (3-10) 57.44 Viktor Svedberg (Arkadi Shestakov – Anton Sagadeyev); (3-11) 59.52 Yegor Shalapov (Alikhan Asetov – Artyom Likhotnikov) PP2
Spettatori: porte chiuse
MVP: Alex Petan (Italia) e Roman Starchenko (Kazakistan)


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