Mondiali TD: Italia, la sconfitta è cocente

Mondiali TD: Italia, la sconfitta è cocente

Non basta all’Italia una solida prestazione contro la Lettonia, gli Azzurri devono incassare la terza in questo Mondiale; bugiardo e troppo severo il 3-0 finale, l’entourage italiano può rammaricarsi per il goal annullato a Petan in apertura di terzo tempo sull’1-0 che avrebbe potuto cambiare le sorti della partita.

Rispetto alla gara contro la Norvegia, il coaching staff inverte le prime due linee di difesa (Glira-Spornberger sostituiscono il duo Casetti-Pietroniro) e sposta Miceli in prima linea d’attacco al posto di Frigo dirottato in terza; in tribuna siedono Marco Rosa (tenuto ancora precauzionalmente a riposo) e Markus Gander, aggregatosi alla squadra solo nel pomeriggio di domenica.

Pronti via e a 10” dall’ingaggio d’inizio Bardaro si crea la prima occasione. E’ il preludio di una prestazione con la quale l’Italia vuole tenere testa agli avversari; nei primi due minuti di gioco la Lettonia deve arginare le iniziative di Petan e nuovamente di Bardaro; Kenins risponde al 3’ davanti allo slot, Fazio, sdraiato sul ghiaccio, compie il miracolo deviando di gambale. Il maggiore pericolo nei primi minuti l’Italia lo corre al 6.50, quando Pietroniro perde il disco in uscita dal terzo difensivo, Abols lo recupera, tuttavia giunto davanti all’estremo difensore italiano si vede deviato il disco. Il duello tra i due prosegue poco più tardi per vie centrali, l’italocanadese ne esce ancora vincitore. Nei minuti successivi i granata conquistano porzioni di ghiaccio, Kulda sblocca il punteggio da posizione defilata, gli arbitri annullano la rete per il fallo sul portiere di Daugavins. Ripreso il gioco, il forechecking dei padroni di casa diventa sempre più asfissiante, la retroguardia regge giocando con attenzione, ordine e disciplina. Il Blue Team torna a respirare negli ultimi 5’ sfiorando il goal con Glira dalla blu. Al 17.01 gli uomini di de Bettin hanno a disposizione la prima superiorità della partita (Darzins in panca puniti per bastone alto): nei canonici 2’ il più attivo è Giliati che ci prova dalla lunga distanza senza fortuna. A 2” dalla conclusione, Pietroniro perde il disco, Dzerins ha una prateria davanti a sé, “San Fazio” ci mette una pezza. Il primo tempo si chiude con i 2’ comminati a Casetti per uno sgambetto.

Alla ripresa del “famigerato” secondo periodo, il penalty killing funzione alla perfezione, nell’unica sbavatura, il palo salva gli Azzurri sulla conclusione di Karsums. Tornati con gli stessi uomini sul ghiaccio, l’apnea prosegue, la trattenuta di Pietroniro al 25.54 non facilita il compito: il power play lettone, ancora a secco in questo Mondiale, deve rimandare l’appuntamento col goal. L’Italia ha una doppia ghiotta occasione nel break di metà gara, Deluca e Galimberti trovano l’opposizione di Punnenovs. Il vantaggio della Lettonia matura al 32.08: in fase d’impostazione Gios favorisce Krastenbergs, il tiro del lettone è deviato da Fazio, Karsums, posizionato davanti allo slot, raccoglie il disco e lo deposita alle sue spalle. Al 36.32 Indrasis raddoppia mettendo fine ad un’azione insistita, Fazio palesa un’irregolarità, gli arbitri controllano a video e annullano per goal di pattino. Al 19.28 Kenins carica scorrettamente alla testa Pietroniro, gli arbitri lo invitano ad accomodarsi in panca puniti con a carico un 2+10, seguito da Hochkofler e Indrasis protagonisti di una breve rissa scoppiata in seguito.

La frazione finale si apre con il tentativo di Bardaro deviato da Punnenovs, al secondo tentativo italiano Petan insacca dalla media distanza il disco nel sette alla sinistra del portiere lettone. I padroni di casa lamentano un fuorigioco di Bardaro nell’ingresso in zona d’attacco, legittimato dalla prova video e per il Blue Team è tutto da rifare. Dopo una fase interlocutoria, al 46.30 Petan, in backhand e in situazione d’inferiorità, manca il pareggio centrando Punnenovs. Gli Azzurri ci riprovano tra il 52’ e 53’ con Spornberger dalla lunga distanza e Petan a conclusione di una discesa sulla destra. Nel finale gli ex sovietici vanno alla ricerca del goal della tranquillità, l’Italia continua a tenere sotto scacco la loro difesa con Petan e Andergassen sulla rasoiata di Pietroniro dalla blu. A 1’33” dalla sirena coach de Bettin si gioca la carta dell’uomo di movimento in più, la mossa non porta i frutti sperati: a porta vuota Darzins firma il 2-0, Karsums cala il tris.

Lettonia – Italia 3-0 (0-0; 1-0; 2-0)
Lettonia:
Ivars Punnenovs (Janis Kalnins); Kristians Rubins – Uvis Balinskis – Kristaps Sotnieks – Oskars Cibulskis – Arturs Kulda – Ralfs Freibergs – Martins Karsums – Kristaps Zile; Lauris Darzins – Rodrigo Abols – Kaspars Daugavins – Roberts Bukarts –Andris Dzerins – Rihards Bukarts – Ronalds Kenins – Miks Indrasis – Martins Dzierkals – Rihards Marenis – Gints Meija – Renars Krastenbergs. Coach: Bob Hartley
Italia: Justin Fazio (Davide Fadani); Daniel Glira – Peter Spornberger – Phil Pietroniro – Lorenzo Casetti – Enrico Miglioranzi – Stefano Marchetti – Gregorio Gios – Sebastiano Soracreppa; Angelo Miceli – Alex Petan – Daniel Frank – Peter Hochkofler – Simon Pitschieler – Stefano Giliati – Marco Magnabosco – Anthony Bardaro – Luca Frigo –Thomas Galimberti – Raphael Andergassen – Ivan Deluca. Coach: Giorgio de Bettin
Arbitri: Andrew Bruggeman (USA) e Olivier Gouin (Canada) Linesmen: Nicolas Constantineau (Francia) e Dustin McCrank (Canada)
Penalità: Lettonia 16 (2/14/0) – Italia 8 (2/4/2)
Tiri: Lettonia 44 (14/17/13) – Italia 12 (6/3/3)
Marcatori: (1-0) 32.08 Martins Karsums (Renars Krastenbergs); (2-0) 58.48 Lauris Darzins (Andris Dzerins – Ralfs Freibergs) ENG; (3-0) 49.48 Martins Karsums ENG
Spettatori: porte chiuse
MVP: Martins Karsums (Lettonia) e Justin Fazio (Italia)


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