Tony PumaAl Mondiale di Top Division di Riga, l’Italia detiene il primato del giocatore più anziano coi 39 anni di Marco Rosa e quello dei giocatori più giovani con due rappresentanti nei primi quattro posti: Damien Clara (16 anni), primo, e Thomas Galimberti (17 anni), quarto, preceduto in termini temporali dagli slovacchi Juraj Slafkovsky e Simon Nemec.
L’attaccante dell’Appiano, come tutti i giovani aggregati alla Nazionale, ha avuto una rapida ascesa favorita, suo malgrado, dai casi di Covid-19 in seno alla squadra e ai numerosi infortuni che hanno costretto diversi titolari a dare forfait. Ieri il debutto contro la Germania.
“All’inizio non ci credevo, mi mancavano le parole. Ero contentissimo, ho telefonato a casa e ho detto che potevo andare al Mondiale. Sono stato fiero del lavoro duro svolto. Anche in famiglia erano tutti contenti per me. E’ stato un bel momento”.
Cosa hai provato ieri quando hai messo i pattini sul ghiaccio dell’Arena Riga indossando la maglia dell’Italia?
“Non ho avuto particolari pensieri. Ero concentrato sul mio lavoro, dare il meglio per la maglia e svolgere i compiti che il coach mi ha assegnato”.
L’assenza dei tifosi ti aiuta a giocare con maggiore tranquillità?
“Non saprei. Non ho mai giocato davanti a tanti tifosi, solo l’anno scorso ad Appiano, ma non è un palcoscenico così grande come i Mondiali. I tifosi mancano, secondo me danno una spinta quando mancano le forze”.
C’è stato un giocatore tedesco che ti ha impressionato più di altri?
“Sinceramente no. Nessuno singolarmente, hanno giocato di squadra e hanno fatto muovere il disco”.
Hai avuto modo di sentire coach Lefebvre? Ti ha dato qualche consiglio?
“L’ho sentito prima il raduno. Mi ha detto di mettere in pratica il mio gioco con semplicità e stare tranquillo”.
Domani vi attende la Norvegia, oggi è stata sconfitta dalla Germania 5-1 Che partita ti aspetti?
“Penso sarà una partita simile a quella contro la Germania; anche la Norvegia è una Nazionale molto forte. Dobbiamo pensare al nostro gioco, migliorare la zona difensiva e correggere gli errori commessi ieri”.