Mondiali TD: stoica Italia, ma i Panzer tedeschi non perdonano

Mondiali TD: stoica Italia, ma i Panzer tedeschi non perdonano

Pesante sconfitta e buon incontro per la Nazionale italiana, sembra un ossimoro, ma è quello che si è visto nella gara di esordio ai Mondiali di Top Division contro la Germania all’Arena Riga. Pur subendo nove reti, gli uomini di de Bettin nel primo tempo hanno tenuto testa agli avversari riuscendo a ribaltare il momentaneo 0-1. Il calo fisico nella frazione centrale costa un parziale di 5-0, tuttavia gli Azzurri riescono a segnare altre due reti nel terzo tempo. Era dal 2007 che l’Italia non ne segnava quattro nella massima rassegna iridata.

Il coaching staff lascia in tribuna Miglioranzi, arrivato a Riga nella nottata, e dà manforte al reparto difensivo arretrando Hochkofler in prima linea, completata da Casetti e dal trio d’attacco Miceli-Petan-Frank.
Come facilmente prevedibile la Germania mette in atto un forechecking asfissiante, gli uomini di de Bettin si difendono con ordine e disciplina, la tattica rende sterile i pericoli portati dagli avversari. In attacco il Blue Team si affida alle ripartenze, in una di queste Petan impegna Bruckmann, seguito da lì a poco da Giliati e Bardaro. Riprese le redini del gioco Kuhnhackl impegna Fazio, il quale neutralizza Reichel portatosi davanti allo slot. I tedeschi non hanno miglior fortuna quando lo stesso Reichel da dietro porta serve in backhand il disco a Noebels, il quale, scoordinato, non riesce a dare il giusto impatto spedendolo oltre la traversa. Al 12.47 Magnabosco dà respiro alla difesa scattando in contropiede, annullato dai teutonici. Lo spirito di abnegazione degli Azzurri è evidenziato durante i 2’ comminati a Frigo per ostruzione, superati senza danni collaterali. Tuttavia una sbavatura costa lo 0-1: in uscita dall’angolo, Krammer toglie il puck a Marchetti cedendolo a Kuhnhackl, il quale in backhand supera Fazio. Ma l’Italia è viva,  in 25” Petan e Frigo ribaltano il risultato: il pareggio nasce da un disco recuperato da Rosa in zona neutra, l’ex attaccante del Bolzano finalizza il passaggio orizzontale di Miceli; il sorpasso è favorito da un rebound concesso da Bruckmann sul tiro di Magnabosco. Le emozioni sono destinate a continuare, questa volta a regalarle ai tifosi tedeschi è il diagonale di Moritz Müller che vale il 2-2. La Nazionale italiana chiude la frazione iniziale in power play sfiorando il nuovo vantaggio con Petan.

Tornati con gli stessi uomini sul ghiaccio, la Germania aumenta i giri del motore: al 24.23 Rieder beffa Fazio di “rovescino” mettendo fine a un’azione prolungata. La difesa e Fazio proseguono con gli straordinari riuscendo a mantenere aperto l’incontro, Frigo è ancora protagonista, questa volta in negativo, per un fallo per bastone alto che origina il 4-2 di Tiffels, lesto a riprendere il rimbalzo concesso da Fazio sulla conclusione di Eisenschmid. L’Italia rimane sottopressione condizionata anche dai pochi allenamenti nelle gambe, ne soffre l’attacco che arriva a registrare il primo tiro nel periodo solo al 32.36 con Deluca dalla lunga distanza. Negli ultimi 5’ di gioco Noebels (2 goal) e Reichel incrementano il risultato e, al contempo certificano il divario tecnico delle due Nazionali. Al 39.19 una inutile carica scorretta in balaustra di Jonas Müller ai danni di Rosa costa al difensore una penalità di 5+20.

Il Blue Team apre la frazione finale in superiorità, la penalità assegnata Brandt consente agli Azzurri di giocare 2’ di cinque contro tre vanificato dal fallo di Andergassen che innesca la penalità differita finalizzata da Plachta. Ripreso il gioco, Bardaro, posizionato davanti lo slot, accorcia le distanze; negli ultimi secondi di superiorità Frank rende meno amara la pillola in mischia. Esaurita la fiammata degli italiani, la pioggia di reti  termina al 48.41 con il 9-4 di realizzato da Pfoderl a 2” dall’ultimo power play della partita.

Germania – Italia 9-4 (2-2; 5-0; 2-2)
Germania:
Felix Brückmann (Mathias Niederberger); Moritz Seider – Moritz Müller – Korbinian Holzer – Marcel Brandt – Marco Nowak – Fabio Wagner – Leon Gawanke – Jonas Müller; Tobias Rieder – Nicolas Krämmer – Tom Kühnhackl – Lukas Reichel – Loenhard Pföderl – Marcel Noebels – Stefan Loibl – Matthias Plachta – Markus Eisenschmid – Maximilian Kastner – Lean Bergmann – Frederik Tiffels. Coach: Toni Söderholm
Italia: Justin Fazio (Davide Fadani); Lorenzo Casetti – Peter Hochkofler – Daniel Glira – Peter Spornberger – Stefano Marchetti – Phil Pietroniro – Gregorio Gios – Sebastiano Soracreppa; Angelo Miceli – Alex Petan – Daniel Frank – Stefano Giliati – Ivan Deluca – Marco Rosa – Anthony Bardaro – Luca Frigo – Marco Magnabosco – Thomas Galimberti – Raphael Andergassen – Simon Pitschieler. Coach: Giorgio de Bettin
Arbitri: Andrew Bruggeman (USA) e Martin Frano (Repubblica Ceca) Linesmen: Dustin McCrank (Canada) e Brian Oliver (USA)
Penalità: Germania 29 (2/25/2) – Italia 6 (2/2/2)
Tiri: Germania 52 (18/19/15) – Italia 14 (8/2/4)
Marcatori: (1-0) 15.56 Tom Kühnhackl (Nicolas Krämmer); (1-1) 17.42 Alex Petan (Angelo Miceli); (1-2) 18.07 Luca Frigo (Marco Magnabosco – Anthony Bardaro); (2-2) 18.44 Moritz Müller (Markus Eisenschmid – Stefan Loibl); (3-2) 24.23 Tobias Rieder (Tom Kühnhackl – Nicolas Krämmer); (4-2) 27.42 Frederik Tiffels (Markus Eisenschmid – Matthias Plachta) PP; (5-2) 35.13 Marcel Noebels (Jonas Müller – Leonhard Pföderl); (6-2) 37.52 Lukas Reichel (Moritz Seider); (7-2) 38.35 Marcel Noebels (Leonhard Pföderl – Lukas Reichel); (8-2) 42.52 Matthias Plachta (Frederik Tiffels – Korbinian Holzer) SH2; (8-3) 43.22 Anthony Bardaro (Ivan Deluca) PP; (8-4) 44.06 Daniel Frank (Luca Frigo) PP; (9-4) 48.41 Leonhard Pföderl (Marcel Noebels – Lukas Reichel)
Spettatori: porte chiuse
MVP: Marcel Noelbels (Germania) e Luca Frigo (Italia)


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