Addio cara e vecchia Valascia

Addio cara e vecchia Valascia

Addio cara e vecchia Valascia, dal 5 aprile si sono spente  definitivamente le luci di un mitico pala ghiaccio.  Chi ama l’hockey sa cosa vuol dire, un palaghiaccio che trasuda di ricordi dal  lontano 1953

Personalmente mi porterò tanti bei ricordi indelebili: la scala che porta alla sala stampa mentre sul fianco c’era la neve, l’odore le legno umido che percorreva tutto il corridoio. Di te conoscevo ogni angolo, anche quelli più nascosti. Ci mancherai tanto.

Certo la nuova Valascia sarà più accogliente non lo si mette in dubbio ma quando si saliva al TEMPIO si sapeva di soffrire tanto tanto il freddo perché dal San Gottardo scendeva quella brezza gelida che ti tagliava la faccia come fossero tante lamentte.

Ma il calore che i tifosi in curva davano alla squadra era ineguagliabile. Cara Valascia, hai dovuto esser protagonista per’ultimo atto della scena senza il tuo pubblico, una Valascia tristemente vuota per questo maledetto virus.

Spero che la società dell’Ambri possa organizzare un evento per i tifosi prima che il TEMPIO venga ahimè smantellato. Io ci farei un museo perché la storia che quel palaghiaccio possa infondere è immensa.

Per chi ama l’hockey su ghiaccio come me non può dimenticarsi tanti bei ricordi, i gol di Oleg Petrov, i Celio con Manuele e Nicola, Leif Rohling grande difensore,  Dale McCourt, e i fratelli Jaks…. Peter riposa in pace.

Ricordiamoci la grande vittoria in Continetal Cup a Kosice nel 1998 con il presidente Juri..e la festa sull’aereo che ci riportava  a Malpensa…. La finale contro il Lugano anno 1998-99.

Certo la struttura non è più al passo dei tempi, ma per i tifosi dell’Ambrì  vale come una bomboniera di cristallo, e non ha eguali. Si chiude un era. Sentire cantare La montanara dopo ogni vittoria mi fa rabbrividire.

ADDIO VALASCIA!

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