Il Losanna ferma la corsa del Lugano

Bianconeri sconfitti (3-1). Grazie ai tre gol realizzati nel periodo centrale da Bozon, Almond e Bertschy, i vodesi ribaltano il vantaggio iniziale firmato da Herburger.

Con una prestazione non particolarmente brillante, i bianconeri interrompono loro striscia di otto vittorie consecutive, lasciando il via libera al Losanna che si impone con pieno merito per (3-1)  alla Corner Arena agganciando così il 2°posto in classifica.

Recuperato Walker, il Lugano affronta lo scontro diretto coi vodesi ancora privo di Lajunen, Bertaggia, Traber e Zurkirchen, che aveva chiesto la sostituzione nel terzo periodo della sfida col Davos per il sopraggiungere di capogiri. In avvio di partita,  arriva subito il primo brivido per i bianconeri. Il Top Scorer Malgin, lasciato colpevolmente solo davanti allo slot, manda però a lato. L’aggressività degli ospiti mette in apprensione per diversi minuti la retroguardia del Lugano ma, dopo una conclusione dalla distanza di Grossmann respinta da Schlegel, si sveglia la formazione di casa con Morini che costringe Boltshauser ad un difficile intervento, subito imitato da Fazzini il cui backhand, non trova miglior fortuna. La compagine di Mac Tavish mantiene comunque sempre l’iniziativa, anche se i pericoli sembrano venire in special modo con tiri dalla linea blu, protagonisti Schneeberger e Frick. Al minuto 11:05, è invece il palo a salvare i bianconeri sul preciso diagonale di Emmerton. Inaspettatamente, però, sono i padroni di casa a passare in vantaggio con Herburger, lesto a raccogliere un rimbalzo lasciato da Boltshauser sul tiro di Wolf (1.0) al minuto 12:47. Nel finale del primo periodo, il forcing degli ospiti si fa sempre più insistente, ma i tiri ravvicinati da Bozon e Hudon, non centrano il bersaglio.

Dopo in rientro in pista, nel giro di pochi secondi, ci sono subito due episodi di rilievo. Boedker centra una  traversa, quindi viene annullato dagli arbitri un gol a Kenins, per evidente tocco di pattino. Al minuto 22:30, Fazzini impegna severamente Boltshauser con un tiro di polso, mentre la prima penalità della serata fischiata a Bűrgler, viene archiviata senza danni dalla formazione di Pelletier che, però, subisce nell’azione successiva, la rete del pareggio per opera dell’ex Tim Bozon (1-1) al minuto 26:11. Chiesa e, qualche secondo dopo, Frick finiscono sulla panca dei penalizzati e, in questa fase di gioco piuttosto confusa, Heed riesce ad involarsi tutto solo verso la porta di Boltshauser, trovando però l’opposizione decisiva di Barberio. Un colpo proibito e altrettanto pericoloso di Boedker stende Malgin ad un passo dall’area di porta, lasciando i bianconeri in inferiorità numerica. Anche questa volta sono minimi i pericoli creati dalle Aquile. Come nell’occasione precedente, però, con le squadre tornate di nuovo in parità numerica, da uno spunto di Bozon si creano i presupposti per il vantaggio degli ospiti realizzato da Almond (1-2) al minuto 33:27. I bianconeri cercano di reagire sfruttando una superiorità numerica per l’uscita di Bertschy. Dopo aver rischiato su un diagonale di Heldner respinto da Schlegel, Suri ci prova in un paio di occasioni senza successo. Gli ospiti mostrano invece maggior determinazione e riescono a trovare il gol con Bertschy (1-3) al minuto 38:40.

Nel periodo conclusivo, servirebbe certamente qualcosa in più al Lugano nel tentativo di riequilibrare il risultato. Gli ospiti, di contro, danno l’impressione di controllare agevolmente la partita, nonostante siano scesi in pista la sera precedente a Davos. Jooris impegna Schlegel con un tiro da posizione centrale, poco prima che Bertschy riesca nell’incredibile impresa di divorarsi il quarto gol in contropiede. Anche l’ottimo Bozon va molto vicino a realizzare la sua doppietta personale e, quando Kenins si accomoda sulla panca dei puniti, per i bianconeri sembra essere davvero l’ultima chiamata. Dal power-play non giungono però buone notizie, eccezion fatta per un diagonale di Herburger, ben controllato da Boltshauser. Oltre che visibilmente stanchi, i padroni di casa mostrano di non avere il supporto nemmeno dalla dea bendata. Fazzini centra infatti il secondo palo della serata, prima che Emmerton, a dire il vero, sfiori di un soffio il poker. A 3’dalla fine, Pelletier chiama il time-out richiamando in panchina Schlegel, ma non succede più nulla fino al suono della sirena. Il Losanna, grazie al successo alla media tra punti e incontri disputati, sale momentaneamente al 2°posto in attesa del derby di giovedì con il Servette, in programma alla Vaudoise Arena. Per i bianconeri, invece, una battuta d’arresto che può essere riscattata nelle restanti tre partite che chiuderanno la Regular Season, a partire già dalla prossima, sempre alla Corner Arena, contro il fanalino di coda Langnau.

Le interviste di Roberto Vedani:

HC Lugano – HC Losanna  1 . 3 ( 1 . 0 – 0 . 3 – 0 . 0 )

12 : 47  1 . 0   16.Herburger (32.Wolf-19.Josephs)

26 : 11  1 . 1   94.Bozon

33 : 27  1 . 2   89.Almond (94.Bozon)

38 : 40  2 . 3   22.Bertschy

Penalità     :  HC Lugano  4 x 2  + 1 x 10 Boedker     HC Losanna  3 x 2

Arbitri        :  Anssi Salonen – Manuel Nikolic

Linesman  :  David Obwegeser – Marc H.Progin

HC Lugano : Schlegel, Wellinger-Heed, Boedker(C)-Arcobello(A/TS)-Bűrgler, Chiesa-Loeffel(A), Suri-Morini-Fazzini, Wolf-Nodari, Josephs-Herburger-Lammer, Antonietti-Walker, Haussener-Sannitz-Zangger. All.Pelletier

HC Losanna : Boltshauser, Barberio(C)-Grossmann, Almond-Malgin(TS)-Jooris(A), Frick(A)-Heldner, Hudon-Gibbon-Bozon, Genazzi-Krueger, Kenins-Emmerton-Bertschy, Krakauskas-Schneeberger, Douay-Froidevaux-Jȁger. All.Mac Tavish