Lugano: la vendetta è servita

Lugano: la vendetta è servita

Ginevra travolto con un perentorio (7-2). Dopo il gol lampo di Boedker, Lajunen firma il raddoppio. Rod dimezza lo svantaggio, ma Arcobello ispira il nuovo allungo. Nel periodo centrale arrivano addirittura altre quatto reti firmate da Bűrgler, Fazzini (doppietta) e Boedker.

Ci si aspettava una grande reazione dei bianconeri dopo la pesante sconfitta del giorno precedente, in virtù soprattutto dell’importanza della doppia sfida con il Ginevra che era, a tutti gli effetti, uno scontro diretto per guadagnarsi un posto tra le Top Six. La formazione di Pelletier, mai come in questa occasione, è stata di parola e il risultato di (7-2)  non ammette repliche, consentendo ai ticinesi di ricattarsi ma, soprattutto, di effettuare il controsorpasso ai danni delle Aquile.

L’inizio del match è subito promettente per i padroni di  casa. Dopo solo 1’, infatti, Boedker è lesto nel ribadire in rete il disco respinto da Manzato sulla conclusione di Arcobello, realizzando la rete del vantaggio (1-0). La reazione del Ginevra si evidenzia in breve tempo con due conclusioni pericolose di Vὂllmin, dalla linea blu e di Fehr. Ma, un’indecisione della difesa ospite in entrata del terzo, agevola il raddoppio di Lajunen grazie a un tiro da posizione centrale, favorito anche dal velo davanti allo slot di Walker che inganna il portiere (2-0) al minuto 06:18. Passano, però, soli 23” e il Ginevra accorcia le distanze con il suo capitano Rod (2-1), non riuscendo poco dopo a sfruttare due minuti di superiorità numerica per l’uscita di Chiesa. La formazione di Emond continua a spingere sull’acceleratore e, in poco tempo, insidia nuovamente la porta difesa da Zurkirchen, con due conclusioni dalla distanza di Jacquemet e Karrer. Lo stesso difensore del Servette, colpevole di aver alzato troppo il bastone nei confronti di un avversario, è costretto ad accomodarsi nel penalty-box. Così Arcobello, al termine di un’azione confusa davanti alla gabbia di Manzato, riesce finalmente a capitalizzare un power-play, autentico tallone d’achille dei bianconeri, realizzando la rete del (3-1) al minuto 16:17.

Nel periodo centrale, il Ginevra si ripresenta in pista con Descloux al posto di Manzato. Il cambio porta decisamente male agli ospiti che crollano. Nel giro di soli 2’, incassano dapprima la rete di Bűrgler, favorita da un disco perso malamente da Omark, e poi quella di Fazzini, trovato ottimamente da Bertaggia (5-1) al minuto 21:57. Ma, dopo un power-play non sfruttato per l’uscita di Antonietti, alla seconda occasione (fuori Sannitz) gli ospiti sarebbero anche riusciti a realizzare la loro seconda rete grazie a Vermin, ma gli arbitri sono costretti ad annullare la marcatura per un’evidente fuorigioco, dopo aver rivisto le immagini televisive. Nella bagarre successiva, Walker e Fehr autori si guadagnano entrambi  10’ di penalità disciplinare. I bianconeri non si fermano più e, dopo un miracolo di Descloux sulla conclusione ravvicinata di Arcobello, vanno di nuovo a segno al termine di un’azione in velocità, finalizzata alla perfezione dal danese Boedker (6-1) al minuto 31:38. Non bastasse, al minuto 36:45, ci si mette anche il goalie ospite che, lasciandosi infilare il disco in mezzo ai gambali, regala la gioia della doppietta personale anche a Fazzini, autore di una conclusione per nulla irresistibile (7-1) al minuto 36:45.

Gli ultimi venti minuti sono ovviamente tutt’altro che palpitanti. Il Ginevra ha almeno il  merito  di riuscire a realizzare la sua seconda rete, grazie al tocco ravvicinato di Patry (7-2) al minuto 47:30. Rispetto alla sfida della sera precedente, quello che salta agli occhi, è l’incapacità degli ospiti di sviluppare con efficacia il proprio gioco in power-play e, infatti, anche nell’occasione della penalità inflitta a Wellinger, Zurkirchen non deve correre alcun tipo di pericolo. Il Lugano è, invece, ovviamente pago e lascia scorrere il tempo residuo per poi godersi il meritato successo. La lotta per conquistare uno dei primi sei posti della classifica rimane l’obiettivo primario delle due formazioni e continuerà certamente a partire dalle prossime sfide, che vedranno entrambe le squadre tornare in pista martedì prossimo. I bianconeri se la vedranno alla Corner Arena contro il Bienne, mentre il Servette sarà di scena a Berna.

Le interviste di Roberto Vedani

 

HC Lugano – Ginevra Servette  7 . 2 ( 3 . 1 – 4 . 0 – 0 . 1 )

01 : 00  1 . 0   89.Boedker (36.Arcobello-87.Bűrgler)

06 : 18  2 . 0  24.Lajunen (72.Heed-91.Walker)

06 : 41  2 . 1  96.Rod (71.Tanner)

16 : 17  3 . 1   36.Arcobello (17.Fazzini)  PP1

21 : 04  4 . 1   87.Bűgler

21 :57  5 . 1   17.Fazzini (10.Bertaggia)

31 : 38  6 . 1   89.Boedker (87.Bűrgler-36.Arcobello)

36 : 45  7 . 1   17.Fazzini

47 : 30  7 . 2  78.Patry (27.Smirnovs-22.Mercier)

 

Penalità     :  HC Lugano  5 x 2  + 1 x 10 Walker               Ginevra-Servette  1 x 2 + 1 x 10 Fehr

Arbitri        :  Daniel Stricker – Cedric Borga

Linesman  :  Eric Cattaneo – Michael Stalder

HC Lugano : Zurkirchen (Schlegel), Wellinger-Heed, Boedker(A)-Arcobello(C/TS)-Bűrgler, Chiesa-Loeffel, Suri-Lajunen-Walker, Wolf-Nodari, Bertaggia(A)-Sannitz-Fazzini, Antonietti-Traber, Haussener-Romanenghi-Lammer. All.Pelletier

Ginevra-Servette : Manzato (Descloux), Tὂmmernes-Jacquemet(A), Omark(TS)-Winnik(A)-Moy, Le Coultre-Karrer, Vermin-Richard-Rod(C), Mercier-Vὂllmin, Kast-Fehr-Miranda, Guebey-Fritsche, Berthon-Smirnovs-Patry. All.Emond

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