In gara uno della finale scudetto, Asiago travolge il Renon

In gara uno della finale scudetto, Asiago travolge il Renon

L’Asiago, si impone, nettamente in gara uno. Il punteggio finale di 5 – 0 è forse un po’ troppo punitivo per i giocatori dell’Altopiano di Renon ma l’Asiago, episodi a parte, è parso sinceramente più forte degli avversari. I Buam hanno sicuramente pagato una certa rilassatezza messa in mostra dopo il 2-0, avvenuto proprio dopo l’episodio di un goal non concesso agli ospiti.
I campioni d’Italia ai quale manca soltanto Michele Stevan, giocano con quattro linee: Alex Frei-Daniel Mantenuto-Michele Marchetti in prima, Mcparland-Rosa-Magnabosco in seconda, Matteo Tessari,Dal Sasso e Vankus in terza e Olivero, Alessandro Tessari e Lievore in quarta. I Buam che lamentano le pesanti assenze di Dan Tudin, Adam Giacomuzzi e Philipp Pechlaner, rispondono con sole tre linee poiché le citate assenze, costringono coach Santeri Heiskanen a rimescolare le carte. Ecco, allora, che Manuel Öhler, Simon Kostner e Markus Spinell giostrano in prima, Stefan Quinz, Mac Gregor Sharp e Julian Kostner in seconda con Lang, Robert Öhler, Eisath in terza.

Primo drittel:
La migliore opportunità per sbloccare il risultato, arriva, subito, dopo appena 35 secondi, su tiro di Steven Mcparland, il puck passa tra i gambali di Treiebenreif, e balla sulla linea di porta, Marco Rosa si avvede dell’opportunità ma non riesce a deviare il puck in fondo al sacco e la ghiotta occasione sfuma. Dopo questo episodio, il primo drittel non produce particolari emozioni. L’Asiago preme maggiormente ma il Renon gioca molto chiuso, all’interno del suo terzo difensivo, utilizzando quella tattica che gli ha consentito di eliminare il Val Pusteria, in semifinale. Sul finale del tempo (14:58) Marchetti arriva, solo, davanti al portiere in 1 vs 1, ma Treibenreif para con il gomito sinistro. C’è più Renon sul finale di tempo ed a 1:30 dalla sirena una conclusione di Lutz, potrebbe portare un serio pericolo, ci pensa Enrico Miglioranzi però a rintuzzarne la conclusione, mettendo il bastone, deviando il disco e mandandolo a sbattere sui vetri di protezione

Secondo drittel:

Nel secondo drittel l’Asiago raccoglie i frutti della sua superiorità, segna tre goal in meno di dieci minuti e mette una seria ipoteca sulla vittoria della prima sfida scudetto. I Buam, dal canto loro, possono solo recriminare sull’annullamento del goal che avrebbe significato il pareggio. Un goal, che a 4:42 dalla seconda sirena, avrebbe potuto, se convalidato, anche fare iniziare una partita diversa.
Parte bene l’Asiago, già al 22:24 Enrico Miglioranzi serve Vankus che va via in controfuga. Il tiro dell’attaccate slovacco è preciso ma il portiere del Renon è pronto al rintuzzare, con il corpo, la conclusione. L’Asiago insiste ed al 23:18, Casetti serve un disco ad Alex Frei la cui conclusione è parata dal portiere. Ancora Treibenreif in evidenza al 24:18, lesto a sventare con la spalla il tiro di Stefano Marchetti. L’Asiago insiste ed al 24:43 è ancora Enrico Miglioranzi a mettersi in evidenza, il difensore balla in mezzo alla difesa e conclude verso la gabbia ma il portiere para col gambale e salva, successivamente, sul rebound di Magnabosco. Al 26:07 il Renon risponde con un tiro dalla blu di Gabri a seguito di un’azione di Uusivirta.
Il (meritato) vantaggio dei padroni di casa, arriva al 27:42. L’azione nasce da un tiro di Davide Dal Sasso; la conclusione è respinta, col gambale, da Treiberreif, ma la pastiglia nera, finisce proprio nello slot dove Matteo Tessari è il più lesto ad insaccare sulla respinta del goalie altoatesino.
Al 29:51 arriva la prima penalità della serata fischiata ai danni di Lang per uno sgambetto. Al 30:45 i Buam restano in tre: una ginocchiata su Alex Frei fischiata ad Andreas Lutz (per lui 2+2 forse un po’ troppo severo) costringe, appunto, i Buam a giocare in 5 vs 3. L’Asiago – miglior power play dell’intera AHL – non tiene fede alla sua fama e nel lungo periodo di superiorità numerica costruisce appena un paio di interessanti occasioni. La prima con Marco Rosa il cui tiro all’angolo sinistro, viene bloccato dal portiere dei Buam, la seconda (31:36) con una pericolosa conclusione di Alexander Gellert (in doppio PP) bloccata con una pinzata di Treibenreif
A 4:42 dalla sirena accade l’episodio che descrivevamo in apertura. In una mischia sotto porta, il capo arbitro ritiene che il puck sia nel possesso del portiere, così, per interrompere la mischia, fischia e ferma il gioco. Invero, ma nella confusione venutasi a creare davanti alla gabbia è ben difficile vederlo, il puck è ancora libero e Markus Spinell in mischia – ma dopo il fischio – lo infila in fondo al sacco. Il goal, a termine di regolamento, non c’è stato e inutili sono le (comprensibili) proteste di Simon Kostner e compagni.
Trascorrono appena 21secondi (4:21 dalla sirena) e la partita gira completamente verso i colori del Team di Petri Mattila. Un passaggio indietro di Marco Rosa offre, infatti, il puck a Francesco Forte. Il difensore non ci pensa su due volte e, con un tiro dal basso verso l’alto, lo infila imparabilmente, nell’angolino della porta di Treibenreif, il quale, coperto da Marzolini, probabilmente, non lo vede neppure partire.
A 2:51 dalla fine, Treibenreif che fino a quel momento era stato, sicuramente, il migliore dei suoi, provoca per una evitabile disattenzione, il goal del 3-0. Il goalie di Collalbo, esce dalla sua gabbia per raccogliere il disco e lo passa, dietro alla gabbia, dove ci sono Julian Kostner e Marco Rosa. L’attaccante asiaghese è meglio piazzato: anticipa il giocatore avversario, rientra verso la gabbia e di rovescio, evita il, disperato, tentativo del portiere di rimediare al grossolano errore commesso.

Terzo Drittel:

Il film del terzo tempo è scritto, Buam debbono attaccare per cercare una – improbabile – rimonta, i Campioni d’Italia invece rifiatano e difendono il loro terzo. La pressione dei Buam non porta ad eclatanti occasioni, di contro, in ripartenza, (47:59) sono i Leoni giallo-rossi a trovare il goal del 4-0. La segnatura è, esclusivo, merito della quarta linea. I suoi tre componenti creano e sfruttano l’opportunità, realizzando il goal che, di fatto, spenge gli ardori della formazione di Collalbo. Tutti e tre vanno via in controfuga in situazione di tre vs uno. Sulla prima conclusione di Alessandro Tessari, Treibenreif riesce a respingere; il disco è recuperato da Oliviero che tira ancora; anche questa volta Treibenreif è bravo a respingere, con la spalla sinistra; il puck – però, per sua sfortuna – torna ancora libero ed Edoardo Lievore trova il modo di metterlo alle sue spalle. La sfida, praticamente, finisce qui ma un paio di episodi, sul finire, cambiano ancora una volta, il volto al risultato. A 3:12 dalla sirena, su una leggerezza difensiva, di un pur bravissimo Stefano Marchetti, Manuel Öhler colpisce la traversa, e quindi Vallini para sul rebound. Infine, a 45 secondi dalla fine, c’è spazio anche per descrivere il goal dell’ex. Mantenuto, nello slot, circondato da un nugolo di avversari, serve un disco al liberissimo Alex Frei che da facile posizione, insacca il goal del 5-0.
Gara Uno va in archivio e la serie si sposta – giovedì sera – alla Rittner Arena di Collalbo.

Finale scudetto; Gara 1
09/02/2021 Stadio Pala Hodegart * di Asiago inizio ore: 20:30
Migross Asiago Hockey – Rittner Buam 5 – 0 (0-0, 3-0, 2-0)
Arbitri: Alex Lazzeri, Omar Piniè; Giudici di Linea; Matthias Cristeli, Mauro De Zordo.
MARCATORI: 27:42 1:0 (ES) Matteo Tessari (Davide Dal Sasso, Cameron Robert Ginnetti); 35:39 2:0 (ES) Francesco Forte (Marco Rosa Gonzalez, Jose’ Magnabosco); 37:09 3:0 (ES) Marco Rosa Gonzalez; 47:59 4:0 (ES) Edoardo Lievore (Simone Olivero, Alessandro Tessari); 59:15 5:0 (ES) Alex Frei (Daniel Thomas Mantenuto, Michele Marchetti).
SERIE SCUDETTO: Migross Asiago Hockey – Rittner Buam 1 – 0

* Il Palazzo del ghiaccio di Asiago, più comunemente noto come Pala Hodegart, (orto di Hoder) è spesso erroneamente chiamato Odegar per effetto di una italianizzazione del nome cimbro Hodegart, ma quello di HODEGART è il corretto nome dello stadio del ghiaccio di Asiago.


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