I Falchi si mangiano gli Scoiattoli: al Fassa il derby ladino

I Falchi si mangiano gli Scoiattoli: al Fassa il derby ladino

di Simone Lenzi

Sul ghiaccio dell’Olimpico per la partita di Santo Stefano arriva il Fassa mentre il Cortina cerca di dar seguito alla bella vittoria nel recupero col Vipiteno.

Agli ordini degli arbitri Giacomozzi e Stefenelli si parte subito con grande ritmo e velocità, i ribaltamenti di fronte sono continui e già dai primi minuti si riesce ad intravedere quello che sarà il leit-motiv di tutto il match: il Cortina che gestisce il disco ed il Fassa che lo aspetta, con Ljung a difesa attenta della propria  gabbia. Un opinabile fischio manda DeZanna in panca puniti per gancio con bastone e regala ai Falcons la prima superiorità numerica di una lunga serie, pur non solvendo risultati ulteriori. Appena ritornato in parità il Cortina riparte con un disco rubato da Colli che porge a Zardini-Lacedelli ma Ljung comincia il proprio personalissimo show. Gli Scoiattoli alzano il baricentro premendo sul possesso degli avversari i quali peraltro,  quando si fanno vedere dalle parti di Valle Da Rin, colpiscono il palo con DeLuca a metà tempo. I difensori del Fassa entrano molto decisi nei contrasti dietro alla gabbia, avendo speso la meglio e ripartendo in velocità: in una di queste azioni con due tap-in  Pace costringe il goalie ampezzano agli straordinari. Una nuova doppia irregolarità lascia gli ampezzani in tre sul ghiaccio per più di 40 secondi, ed al fine è Felicetti che sfrutta una finta sottoporta di Hofer per trovare lo spiraglio buono al 13:58. E’ il momento migliore per i Falconi con Valle Da Rin che si immola ancora su Felicetti, nonostante  la partita ogni tanto si accende per via di qualche colpo eccessivamente duro che manda i contendenti a meditare per due minuti. Drittel eccessivamente confuso che mette in luce un Cortina un po’ troppo nervoso (10 minuti in inferiorità numerica).

Non si aspetta  che il fischio d’inizio del secondo tempo  e subito gli ampezzani partono a spron battuto: solo 6 secondi e Giftopoulos fa vibrare la pinza di Ljung. Sempre il Cortina a macinar possesso anche con pregevolezze (come il no-look di Vallazza) che proprio Giftopoulos non raccoglie. Al primo power play a favore gli ampezzani premono sull’acceleratore e Ljung utilizza tutto il suo repertorio per fermarli: prima di gambali poi di pinza poi col bastone dice di no a Pietroniro e due volte a Cazzola. Ma è tutta la retroguardia del Fassa ad essere molto lucida in fase di non possesso e i padroni di casa non passano anzi, alla prima occasione subiscono il raddoppio: su un cattivo controllo della difesa Felicetti si invola sulla destra omaggiando Tedesco del puck dello 0-2. Il Cortina accusa il colpo e coach Machacka chiama time-out: qualcosa non gira come dovrebbe tra le linee biancazzurre, adesso esposte anche ai break-away avversari. Il tema del match non cambia: Cortina che costruisce molto ma la difesa Fassa è attenta e lucida opponendo sempre un uomo al posto giusto ed al momento opportuno. Alla fine la gran mole di gioco ampezzana ottiene il successo: Vallazza assiste Giftopoulos  che insacca al 34:38 il gol dell’1-2. Un drittel in cui il Cortina svolge una grande mole di lavoro e profonde energie nella costruzione ma il Fassa tiene.

Periodo nuovo, copione vecchio: Cortina lavora, il Fassa lo aspetta dietro la propria linea blu e qualche volta riparte ma non molla un centimetro agli avanti ampezzani con precisi raddoppi sul portatore ed energici contrasti in balaustra. Sono invece tantissime le energie profuse dal Cortina: il puck lo gestiscono sempre loro ma non sono altrettanto pericolosi; c’è sempre una interferenza della difesa su ogni tentativo cortinese  ora a stoppare ora a deviare ora a sporcare tutte le conclusioni. L’imbucata giusta sembra avercela il Sanna che trova Cottam, ma (manco a dirlo) il goalie ladino neutralizza. Quando il match prende una piega del genere, il sopravvento della stanchezza obnubila la lucidità, il nervosismo accresce l’agonismo e il parapiglia si trasforma in Farwest quando Barnabò non frena e travolge Ljung. Gli ultimi 4 minuti sono un assedio continuo del Cortina che toglie anche il goalie per un uomo di manovra in più ma una nuova inferiorità tarpa definitivamente le velleità di recupero. In fondo si può dire che la grande lucidità della difesa permette al Fassa di portare via l’intera posta dall’Olimpico e di fermare a 20 i risultati utili interni degli ampezzani.

S.G. Cortina Hafro – SHC Fassa Falcons 1:2 (0:1, 1:1, 0:0)
Referees: GIACOMOZZI, STEFENELLI, Mantovani, Slaviero.
Goals SGC: 1:2 Giftopoulos R. (35. Vallazza R. – Barnabo L.)
Goals FAS: 0:1 Felicetti L. (14./PP1 Hofer R.), 0:2 Tedesco D. (30. Felicetti L.)

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