Lorenzi ha detto si, ci ha pensato bene dopo il pressing su di lui di società e tifosi, ma alla fine il “nostro” Carlo da Canale d’Agordo, difensore classe 1974, ha capito che può ancora dire la sua sul rettangolo ghiacciato.
Quarantasei primavere e non sentirle per “Carabina Lorenzi”, come era solito chiamarlo il buon Mirko Mezzacasa nelle entusiasmanti radiocronache ai tempi della serie A. Così nominato per la potenza e precisione al tiro. Lorenzi, ancora una volta, ha dimostrato il suo attaccamento alla maglia che ha indossato per ventotto stagioni e la voglia di mettersi a disposizione di una società dalla quale ha avuto ma anche dato tanto. Decisione che mamma Rita, sua prima tifosa, ha accolto con grande entusiasmo. Carlo va oltre la presenza sul ghiaccio, venendo considerato una figura di grande esperienza non solo dai giovani che stanno crescendo all’ombra del Civetta. Persona pacata e benvoluta da tutto lo spogliatoio (e come non potrebbe esserlo), dai compagni è soprannominato “Ciaki”.
Elencare tutti i numeri di Lorenzi con una carriera trentennale alle spalle sarebbe impossibile, ci limitiamo così ai dati salienti: in totale 1318 partite disputate, di cui 843 in serie A (776 con l’Alleghe e 67 nelle uniche due stagioni al Fassa), 38 di Alpenliga, 155 di serie B / IHL , 26 di serie C, 17 di Coppa Italia e 158 con la maglia azzurra della nazionale italiana, realizzando 114 reti e 264 assist.