Bolzano: Dustin Gazley, un assistman per coach Ireland

Bolzano: Dustin Gazley, un assistman per coach Ireland

Il Bolzano rimane concentrato sul rafforzamento del reparto offensivo: agli arrivi di Brett Findlay e Simon Pitschieler si aggiunge quello di Dustin Gazley.

Statunitense, nativo di Novi (Michigan), il trentunenne ha concluso la trafila dei campionati giovanili nella stagione 2010/11 con la Michigan State University, notato dai Greenville Road Warriors debutta in ECHL. L’esplosione del giocatore, tuttavia, avviene nel torneo successivo, al termine del quale vanta 93 punti (26 goal e 67 assist) in 82 incontri con gli Elmira Jackals che gli consentono di conquistare il John A. Deley Trophy, destinato al miglior rookie dell’anno. Pur rimanendo a disposizione della franchigia newyorkese, nel 2012 viene messo sotto contratto dai Binghamton Senators approdando, così, in AHL. La spola tra le due Leghe prosegue anche nella stagione 2013/14, ma con gli Hershey Bears e i Reading Royals. Dall’estate successiva si accasa definitivamente coi Bears fino al 2018. Segue l’avventura europea, a cercarlo è il Salisburgo col quale raggiunge la semifinale sia in EBEL che in Champions Hockey League. Nella scorsa estate si trasferisce al Mora, club di Allsvenskan: in 31 gare colleziona 20 punti (9 goal e 11 assist).

Il trentunenne, in possesso del passaporto italiano, è un’ala di stecca destra rapida e dall’ottima tecnica individuale, importante anche in fase di powerplay. Oltre a un innato “killer instinct”, la sua eccellente visione di gioco gli permette di sfornare anche un gran numero di assist ai compagni.

“Sono felice di arrivare a Bolzano, che negli ultimi anni è sempre stato un top team e un avversario molto tosto – spiega – questa stagione mi aspetto la stessa competitività: l’obiettivo principale è portare qui la coppa, ho sentito grandi cose sul coaching staff e sul resto della squadra, quindi mi aspetto una stagione di successo e darò tutto per contribuire”.

Il nuovo attaccante dei Foxes parla poi delle sue origini italiane:

“La famiglia di mia madre è italiana – afferma – e quando lei ha approfondito il suo albero genealogico, ha deciso di prendere la cittadinanza e io ho fatto lo stesso: mia moglie ed io abbiamo deciso di dare un nome italiano, Luca, anche a nostro figlio, che è nato lo scorso autunno. Non vedo l’ora di immergermi nella cultura del mio paese di origine e allo stesso tempo di far parte di una società di successo. So che Bolzano ha una fan base eccezionale e una tifoseria che è un enorme valore aggiunto per la squadra quindi, anche se so che stiamo vivendo un periodo incerto, non vedo l’ora di giocare di fronte ai miei nuovi tifosi”.

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