L’Italia e gli EIHC in Polonia

L’Italia e gli EIHC in Polonia

Si rinnova l’appuntamento con l’Euro Ice Hockey Challenge, la Nazionale italiana sarà in scena dall’8 al 10 novembre alla Hala Olivia di Danzica; non è la prima volta che gli Azzurri prendono parte ad un torneo amichevole nella città polacca in riva al Baltico, l’unico precedente risale a febbraio 2014: sotto la guida di Tom Pokel gli Azzurri aprirono il quadrangolare con una sconfitta di misura per 1-2 contro la Polonia; il vantaggio di Grzegorz Pasiut venne annullato da Roland Hofer in power play. La partita rimase in equilibrio fino al 58.42, quando Adam Bagiński regalò i tre punti ai polacchi. Il primo successo fu ottenuto il giorno successivo contro la Bielorussia in rimonta con le reti di Brian Ihnacak ed Armin Helfer, in superiorità, i quali annullarono lo 0-1 di Geoff Platt. Nell’ultima partita l’Ungheria venne regolata 4-2: per gli italiani segnarono Robert Sirianni, Sean Bentivoglio, Vince Rocco e Christian Borgatello. I sei punti totalizzati, tuttavia, non bastarono ad aggiudicarsi il primo posto in classifica, i padroni di casa, forti del successo nello scontro diretto, a parità di punti li sopravanzarono.

Il secondo posto raggiunto a Danzica finora è stato il miglior risultato raggiunto in un Euro Ice Hockey Challenge giocato in Polonia. L’Italia ne ha giocati altri quattro: il primo in ordine di tempo risale a febbraio 2008, la sede era quella di Sanok, cittadina di 38.000 anime situata a pochi chilometri dal confine con Slovacchia e Ucraina. Anche sotto la direzione di Michel Goulet l’esordio nel torneo, questa volta contro l’Austria, registrò una sconfitta di misura, ma per 2-3: annullata la rete di Thomas Koch da Nicola Fontanive e Roland Ramoser, gli ex asburgici operarono il controsorpasso nella seconda parte della frazione centrale andando a segno con Daniel Welser e Roland Kaspitz. La prima vittoria fu colta ai danni della Polonia: al doppio vantaggio, maturato in superiorità, per merito di Helfer e Pat Iannone, i biancorossi accorciarono al 46’ in doppia superiorità con Rompkowski, senza riuscire a completare la rimonta nei minuti successivi. Nell’ultimo atto la Lettonia la spuntò ai rigori, dopo che i tempi regolamentari si chiusero sul 3-3. Gli ex sovietici per tre volte annullarono i vantaggi firmati da Jonathan Pittis, Paolo Bustreo e Luca Ansoldi. Lo shootout decisivo fu di Martins Cipulis. La mancata vittoria relegò il Blue Team al terzo posto.

La terza città che ha ospitato gli Euro Ice Hockey Challenge a cui ha preso parte l’Italia è stata Katowice: se la Spodek Arena ha regalato gioie ai Mondiali di 1a Divisione nel 2016, nel torneo a tappe ha riservato solo amarezze. La prima nel dicembre 2015: il Blue Team era reduce da un Mondiale di 1a Divisione opaco, figlia della nuova politica federale, ancora acerba, che voleva utilizzare in maniera limitata gli oriundi e puntare su giocatori italiani. Guidati da coach Stefan Mair la prima partita si chiuse 2-0 a favore della Polonia, mentre contro la Francia le reti di Martin Castlunger e Jari Monferone dopo 17’, illusero gli Azzurri che nei restanti minuti di gioco subirono l’iniziativa transalpina cedendo al supplementare a Teddy Da Costa. I tre punti, sudati, vennero conquistati nell’ultimo impegno contro il Kazakistan, già vincitore del quadrangolare: l’Italia rincorse gli asiatici per 47’, dopo il 3-3 di Kevin DeVergelio, negli ultimi 7’ di gioco Simon Kostner e Peter Wunderer, a porta vuota, sancirono il successo che valse il terzo posto finale.

Andò peggio a febbraio 2017: nella prima giornata gli Azzurri rimediarono dall’Ucraina una sconfitta per 3-4 all’overtime: dopo un primo tempo di carattere, che consentì a Daniel Frank, Luca Frigo e Tommaso Traversa di ribaltare negli ultimi 5’ del primo tempo lo 0-2 firmato da Pavlo Taran e Shamil Ramazanov, la Nazionale italiana non seppe gestire il vantaggio subendo i goal di Nikita Butsenko e Dmytro Ignatenko. Ben più pesanti, invece, le sconfitte con Slovenia (2-6) e Polonia (1-4) che relegarono l’Italia all’ultimo posto in classifica.

Un anno più tardi, con Clayton Beddoes in panchina, il Blue Team debuttò piegando i padroni di casa 2-1: raggiunto il 2-0 con il goal lampo di Alex Frei e quello di Viktor Schweitzer limitò il ritorno dei polacchi. Gli entusiasmi vennero presto spenti dall’Ungheria che la spuntò nel terzo tempo sotto la spinta di István Sofron, Nikandrosz Galanisz e Márk Miskolczi, dopo che i primi 40’ si chiusero sull’1-1. Nell’ultima partita contro il Kazakistan il risultato rimase inchiodato sullo 0-0, a 1’14” dalla sirena coach Beddoes chiese ai suoi uomini se volevano vincere la partita, alla risposta scontata seguì l’inserimento dell’uomo di movimento in più al posto di Marco De Filippo Roia, la mossa, tuttavia, non sortì gli effetti desiderati e a 4” dalla fine Nikita Mikhailis regalò il terzo successo ai kazaki e relegò al terzo posto l’Italia.

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