I rigori premiano l’Ambrì. Al Lugano non basta l’entusiasmante rimonta

I rigori premiano l’Ambrì. Al Lugano non basta l’entusiasmante rimonta

Bianconeri sconfitti (4-3) dopo i rigori. Dopo il gol del vantaggio di Flynn, gli ospiti allungano grazie alle reti di Goi e Müller. Bürgler accorcia le distanze in chiusura del periodo centrale, mentre Haussener e Riva completano nel finale l’incredibile rimonta. Alla lotteria dei rigori, però, quattro trasformazioni su altrettanti tentativi, premiano i leventinesi.

A distanza di un mese dal primo derby disputato in Leventina, Lugano e Ambrì si sono ritrovati di fronte alla Corner Arena per disputare il secondo atto. Reduci da tre vittorie consecutive, i bianconeri hanno dovuto inchinarsi questa volta ai leventinesi, che arrivavano a loro volta da tre sconfitte, dopo i tiri di rigore e dopo essere risaliti da (0-3) a (3-3), grazie ad una entusiasmante rimonta.

Il primo intervento di rilievo della partita, dal ritmo subito elevato, era opera di Zurkirchen, che bloccava un diagonale insidioso scagliato dalla linea blu da Plastino. La risposta dei padroni di casa era immediata, protagonista Jecker, la cui conclusione da posizione centrale veniva fermata prontamente da Manzato. In special modo nelle prime fasi di gioco, il forecheck dei biancoblu era davvero asfissiante ma, nonostante ciò, dopo un pericoloso tiro di Fora respinto dal portiere bianconero, era il Lugano che, di un soffio, non trovava il guizzo vincente per merito di Suri, al termine di un’azione personale. La formazione di Kapanen aveva, nel breve giro di un paio di minuti, altre due buone occasioni con Jörg e Haussener, ma la concentrata difesa leventinese riusciva comunque a salvarsi. Al minuto 11:14, però, gli ospiti riuscivano un po’ sorpresa a trovare la via del gol, grazie al tocco sottomisura di Flynn che, ben posizionato nei pressi dell’area di porta, era lesto a spedire in rete il disco, rimasto incredibilmente tra i gambali di Zurkirchen, dopo una conclusione di Fischer. La risposta bianconera era veemente ma, anche con il vantaggio dell’uomo in più per l’uscita di Bianchi, ai padroni di casa non riusciva di capitalizzare nel migliore dei modi il conseguente power-play. L’unico tiro verso la porta, lo indirizzava infatti senza successo il solito Fazzini. A un minuto dal termine del periodo iniziale, Vauclair, liberato dall’ottimo assist di Suri, non trovava il varco giusto per battere Manzato.

Nel periodo centrale, rientrato sul ghiaccio con piglio più che mai deciso, il Lugano sfiorava subito il pareggio prima con Bertaggia e, nell’azione successiva, con Fazzini. Al minuto 23:58, un colpo di bastone assestato da Kneubuehler ai danni di Lammer, concedeva ai bianconeri la seconda superiorità numerica della serata, ma, nell’occasione era bravo Ngoy a intercettare miracolosamente la conclusione a botta sicura di Bürgler. Gli ospiti, sempre sconfitti nelle ultime tre uscite oltre i loro demeriti, riuscivano questa volta con cinismo a trasformare in gol l’unica vera occasione creata, nel loro momento di maggior sofferenza. Merito di Goi che, lasciato colpevolmente solo, poteva agevolmente prendere la mira e fulminare Zurkirchen, con un gran tiro da posizione centrale (0-2) al minuto 26:58. I bianconeri, nell’occasione, incassavano visibilmente il colpo del KO, senza riuscire a trovare una replica efficace. Anzi, per la prima volta con l’uomo in meno per una trattenuta fallosa fischiata a Suri, i padroni di casa capitolavano per la terza volta. Autore del gol Müller che, indisturbato, batteva Zurkirchen al minuto 36:38. Con rabbia, i bianconeri si riversavano in avanti e Bürgler, una ventina di secondi più tardi, sorprendeva in diagonale Manzato, riaprendo parzialmente il match (1-3) al minuto 37:01 mentre, proprio a fil di sirena, la formazione di Luca Cereda, incassava anche una penalità ingenua, frutto di uno sgambetto falloso sanzionato a Goi.

Un power-play di vitale importanza che il Lugano sprecava malamente, senza mai riuscire ad impensierire Manzato. I bianconeri producevano, in questa fase, il loro massimo sforzo offensivo, rischiando però grosso su un contropiede portato da Müller e su una conclusione ravvicinata di Trisconi. I padroni di casa raccoglievano comunque i frutti della loro pressione con la complicità di Manzato, che agevolava con una colossale indecisione, le prima rete di Haussener (2-3) al minuto 45.15. In un match dal finale sempre più avvincente, Suri commetteva un ingenuo fallo di ostruzione sanzionato dagli arbitri, rischiando di compromettere il tentativo di rimonta. L’Ambrì, però, non riusciva ad approfittarne e, al minuto 51:15, dopo un’azione confusa davanti alla porta di Manzato, il disco si infilava alle spalle dello stesso facendo sobbalzare i 7200 tifosi presenti alla Corner Arena. Dopo aver rivisto le immagini televisive, gli arbitri decidevano per l’annullamento e, contestualmente, spedivano in panca puniti Vauclair e Zwerger. I bianconeri centravano un clamoroso palo con Fazzini, mentre sul ribaltamento di fronte Zurkirchen salvava su Bianchi lanciato in contropiede. Al minuto 54:03 si poteva concretizzare la volta del match, in virtù della penalità di quattro minuti fischiata a D’Agostini per bastone alto. Con una difesa strenua, gli ospiti però resistevano all’assedio, con Egli che sfiorava addirittura la quarta rete in shorthand. A poco meno di due minuti dal termine, Kapanen, dopo il time-out, richiamava in panchina Zurkirchen e la mossa questa volta si rivelava vincente. Arrivava infatti puntualmente la rete del pareggio firmata da Riva (3-3) al minuto 59:24.  Nell’overtime, entrambe le squadre sfioravano il successo. Hofer da una parte e Fazzini dall’altra, confezionavano in avvio le occasioni più pericolose. Nel finale era invece Lajunen a centrale un palo clamoroso, mentre Manzato salvava miracolosamente su Ohtamaa, rimandando il verdetto ai tiri di rigore, dove erano gli ospiti a prevalere grazie alle trasformazioni di Flynn, D’Agostini, Müller e Zwerger. Un ein-plein che permetteva alla formazione di tornare così al successo, dopo tre sconfitte. Per il Lugano una battuta d’arresto, che lascia l’amaro in bocca,  soprattutto dopo l’entusiasmante rimonta.

Le due formazioni ticinesi torneranno in pista venerdì prossimo, impegnate entrambe in trasferta. Il Lugano a  Ginevra e l’Ambrì in quel di Bienne.

Le interviste di Roberto Vedani

Alessio Bertaggia

Julien Vauclair

HC Lugano – HC Ambrì-Piotta  3 . 4 ( 0 . 1 – 1 . 2 – 2 . 0 – 0 . 1 ) dopo i rigori

11:14  0.1  10.Flynn (90.Fischer-36.D’Agostini)

26:58  0.2  26.Goi (20.Bianchi)

36:38  0.3  13.Müller (16.Zwerger-10.Flynn)  PP1

37:01  1.3  87.Bürgler (27.Chiesa)

45:15  2.3  14.Haussener (16.Chorney)

59:24  3.3  37.Riva (17.Fazzini-86.Klasen)

RIGORI :  Flynn – GOL ; Lammer – GOL ; D’Agostini – GOL ; Klasen – PARATO ; Müller – GOL ; Fazzini –     PARATO ; Zwerger – GOL

 

Penalità     :  Lugano  3 x 2                                                  Ambrì-Piotta  5 x 2

Arbitri        : Daniel Stricker – Thomas Urban (AUT)      Linesman : Roman Kaderli – Stany Gnemmi

Spettatori  : 7200

HC Lugano : Zurkirchen, Chorney-Ohtamaa, Klasen(TS)-Lajunen-Lammer, Riva-Chiesa(C), Bertaggia-Sannitz(A)-Bürgler, Vauclair-Loeffel, Suri-Romanenghi-Fazzini, Wellinger-Jecker, Jörg-Haussener-Vedova. All.Kapanen

HC Ambrì-Piotta : Manzato, Dotti-Fora(A-TS), Hofer-Müller(A)-D’Agostini, Jelovac-Plastino, Egli-Flynn-Trisconi, Fischer-Ngoy, Bianchi(C)-Goi-Incir, Pinana-Zwerger, Kneubuehler-Dal Pian-Neuenschwander. All.Cereda.

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