L’Identità varesina dei Mastini

L’Identità varesina dei Mastini

di Massimiliano Bordignon

“Identità varesina” ed “Esserci significa crederci”. Sono questi i due slogan con cui si sono presentati i Mastini Varese per lanciare la nuova stagione 2019/20, proseguimento di un progetto cominciato l’anno scorso, in una location di tutto rispetto, la Sala Giunta della Camera di Commercio, con tanto di presenza del sindaco, Davide Galimberti.

Davide Galimberti

Questo Varese sembra avere tutto per fare bene. La vicinanza delle istituzioni, gli sponsor, con molti dei quali si sta ancora trattando, sia per mantenere quelli vecchi che per portarne dei nuovi, sette nuovi innesti, molti dei quali ‘cavalli di ritorno’ per un roster che si vuole sempre più arricchire con elementi cresciuti hockeisticamente a Varese.
Riportare quanto più pubblico possibile al palazzetto è fra gli obiettivi della società, una pista dalla cui ristrutturazione dipenderanno molti dei sogni sportivi del club.

Per quest’anno quelli a portata di mano, per parola del presidente, Matteo Torchio, sono quelli di giungere tra le prime quattro squadre del campionato di IHL e, di conseguenza, entrare nelle semifinali di Coppa Italia. Cosa non facile per una squadra che ha allacciato i pattini da meno di una settimana ma che, a cominciare dal tecnico Massimo Da Rin (pure lui un ex Mastino sul finire degli anni ’80), ha fiducia nel cuore e nelle qualità dei ragazzi capitanati da Edoardo Raimondi. Anche perché, sottolinea Torchio,

“l’accesso alla seconda fase ce lo si giocherà soprattutto nel primo mese e mezzo di campionato”.

Torchio Matteo

Torchio ribadisce quello che è il progetto del Varese:

“Ripartiamo a giorni, ma dietro le quinte non ci siamo mai fermati. Nell’ambito del nostro progetto di tre anni, questa seconda stagione è fondamentale. Questo deve essere l’anno del rilancio e del miglioramento rispetto a quanto fatto l’anno scorso. Per alzare l’asticella servono fondi più importanti, sulla nuova maglia ci saranno i nuovi sponsor. Si pensi anche ai tanti chilometri che dovremo fare per giocare, mentre le squadre altoatesine non fanno che pochi chilometri per affrontare le trasferte. Questo comporta spese per noi e fatiche per i giocatori, che talvolta arrivano poco lucidi a destinazione”.

Importante sarà la figura di Mirko Bianchi:

“E’ il responsabile tecnico del settore giovanile – lo presenta Torchio – ma anche il secondo di Da Rin, e questo per aiutare a portare i nostri giovani a vestire la maglia della prima squadra. Fra l’altro saremo l’unica formazione in Lombardia ad avere una Under 17 che disputerà un campionato nazionale e una delle sette squadre europee, a livello giovanile, che nel 2021 disputeranno in Canada il torneo Bantam”.

A proposito di Canada, fra i nuovi del roster giallonero ci sarà Michael Steven Cecere, classe 1996, nativo di Montreal ma dotato di doppio passaporto. Alessandro Tura, Andrea Schina, Alessandro Re, Simone Asinelli, Francesco Borghi e Stefan Ilic sono le altre novità del mercato estivo, per un roster in cui nessun giocatore supera i 30 anni.

Un capitolo importante è dedicato ai tifosi:

“Invitiamo la città e la provincia ad affacciarsi al palaghiaccio”,

è l’appello del presidente, sottolineando la scelta di giocare al sabato alle 18.30, non in contemporanea con la pallacanestro ma, nota negativa, appena prima dell’apertura della pista al pattinaggio del pubblico. Il biglietto, posto unico, costerà 9 euro, 7 il ridotto.

Massimo Da Rin, tecnico confermato, ha ricordato di avere vestito la maglia giallonera nel periodo d’oro del club lombardo:

“Era il 1989, e l’anno scorso è stato bello riassaporare il profumo del PalAlbani. I miei obiettivi? Vedremo partita dopo partita, è inutile fare proclami prima. E’ stato comunque bello vedere il sostegno di tanti ex, come quello di Jim Corsi”.

Chiusura con il capitano  Edoardo Raimondi, che ammette come sarà necessario

“spingerci oltre i nostri limiti per fare risultato. Dobbiamo rappresentare al meglio la nostra storia, i nuovi devono capire l’importanza di questa maglia, ma sono tutti ragazzi in gamba, hanno la giusta mentalità”.

 

 

La rinascita dell’hockey lombardo, insomma, parte anche, e soprattutto, da Varese. La società ha le basi e la voglia di fare bene. Il sostegno dei tifosi a questo punto diventa fondamentale per fare volare un progetto in rampa di lancio.

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