Hockey Milano: progetto sportivo per l’anno 2019-2020

Hockey Milano: progetto sportivo per l’anno 2019-2020

di Gianpiero Palombo

Davanti ad un buon numero di tifosi e appassionati, è stata presentata oggi all’Agorà la nuova stagione agonistica dell’Hockey Milano. Riconoscendo gli errori del recente passato e le conseguenti incomprensioni col pubblico, si punta ora ad un progetto pluriennale, economicamente sostenibile, in vista della scadenza del 2026, anno dei Giochi Olimpici Invernali assegnati a Milano-Cortina.

A prendere per primo la parola è stato il rappresentante legale della nuova società Hockey Milano Bears, Edoardo Guarnieri, che, dopo il rinnovato mea culpa per la scellerata stagione passata, ha assicurato tutto il proprio supporto ai tifosi per il prossimo campionato di IHL Division I. L’ingresso alle partite casalinghe sarà gratuito, mentre Agorà sarà lo sponsor principale, che fornirà gratuitamente il ghiaccio, oltre a provvedere a tutte le spese per quanto attiene le singole partite, quindi arbitri, ambulanze, servizio medico, nonché a coprire il costo delle trasferte dei giocatori. L’allenatore sarà Luca De Zordo, mentre la carica di  Direttore Tecnico sarà affidata a Tiziano Terragni. Una nuova figura sarà invece quella rappresentata da Carlo che dovrà fare da tramite col tifo organizzato e monitorare i progressi del progetto sportivo, con la speranza di riguadagnare fin da subito il calore del pubblico. L’idea di un garante della tifoseria organizzata all’interno della società era una decisione presa da tempo.

“La garanzia chiesta alla società è che il progetto nascesse su basi economicamente sostenibili. – Carlo aggiunge – Il tifo deve tornare ad essere il settimo uomo in pista” ma sarà soprattutto il nuovo organigramma a dovere dare un segnale di assoluta trasparenza. L’intento della società, in corso d’opera, sarà anche quello di cambiare la denominazione da Hockey Milano Bears a Hockey Milano ”Road to 2026”.

Un’altra novità riguarda le maglie di gioco che saranno finanziate interamente dalla CDM. L’impegno dichiarato è comunque quello di fare in modo in modo di andare avanti il più a lungo possibile, non essendoci “Piani B”. La conclusione spetta di rito al coach Luca De Zordo, ex difensore del Milano negli anni ’90.

“Pur considerando le difficoltà complessive del movimento, dovremo remare tutti, nessuno escluso, dalla stessa parte fino alla fine, per portare a termine il nostro progetto sportivo”.

Dopo la presentazione della squadra, in programma martedì prossimo all’Agorà, giorno in cui verranno anche presentate le nuove maglie di gioco, il 20 settembre ci sarà il debutto nell’amichevole casalinga contro il Chiavenna.

Il Milano canta ancora

di Massimiliano Bordignon

Edoardo Guarnieri

Inizio settembre, e ti aspetti il deserto davanti all’Agorà, uno sparuto gruppetto di tifosi malmustosi, violati nella fede da una stagione fallimentare e un po’ volgare, dove il sogno si è presto trasformato in incubo. La conferenza stampa del nuovo Milano è di là da venire, e sul web qualcuno ironizza: ‘Ci sono troppe sedie’. Ci si aspetta indifferenza e vuoto pneumatico. Basta però avvicinarsi al ‘tempio’ incrostato dell’hockey milanese, per rendersi conto che le cose vanno in maniera un po’ diversa. Il gruppo sparuto di tifosi non è sparuto, il malumore cede presto il posto alle speranze e all’attesa delle parole dei relatori di giornata: Luca De Zordo, coach della squadra amatissimo dal pubblico; Edoardo Guarnieri, figlio molto tatuato del discusso ex presidente Pompeo e rappresentante legale della società, finalmente svelata, dei Milano Bears; Carlo, espressione dei tifosi, che affiancherà la dirigenza in una sorta di punto di raccordo fra società e seguito dagli spalti, trasformando il ‘feeling a quota zero’ del passato in una sorta di affratellamento necessario per spiegare agli appassionati i perché dell’autoretrocessione del club a un livello che, a memoria, la Milano hockeistica non aveva mai toccato, e comunque mai dopo gli anni ’80.

 
Luca De Zordo

Occhi al cielo, quasi a cercare di raccogliere le forze, Edoardo chiede scusa al popolo rossoblù, un centinaio di persone inattese che hanno affollato il cortile antistante all’ingresso dell’Agorà. Scuse immediatamente accolte, e introduzione, finalmente, del nuovo progetto. Sul ghiaccio scenderanno quindi i Bears, nome quasi posticcio in attesa che la situazione possa normalizzarsi. L’esperimento si è reso necessario, si spiega, per tenere vivo il sogno dell’hockey a Milano, perché non si perda l’appuntamento con le Olimpiadi 2026 senza portare una squadra a destinazione. La Milano dell’hockey quindi vive e lotta insieme a noi, una ventina di Under 21 nel roster, capitanati da Daniel Belloni, giovanissimo e unico in giacca. Chi s’aspettava, appena uscito dalle scuole superiori, di ritrovarsi una curva ultrà a proprio favore, cori e mani tese, fin dalla presentazione? Un goccio di paura, molta estasi, i ragazzi di De Zordo si schierano davanti ai tifosi della M blù accavallata sulla croce rossa simbolo di Milano. Lo spiega il tecnico, nessuno si faccia illusioni, il discorso sportivo non è roba di quest’anno, quello che viene viene. Perfino il torneo di appartenenza viene realisticamente chiamato Serie C e non IHL Division I. E il Milano Rossoblù? Esisterà ancora a livello giovanile, mentre l’Under 17 sarà il frutto di una collaborazione tra le due formazioni milanesi e il Chiavenna, prima squadra che verrà affrontata dai Bears venerdì 20 settembre nell’unica amichevole precampionato, sul ghiaccio amico alle ore 21. Ingresso rigorosamente gratuito, come sarà per tutta la stagione, con orario d’inizio fissato per le 19, sia di sabato che di domenica. L’immarcescibile Tiziano Terragni nelle vesti di direttore tecnico, la figura di Ico Migliore per ora fluttuante nell’aria, con la speranza di un futuro coinvolgimento.

 
Carlo

Quanto costa una stagione in questa Serie C alias Division I? Praticamente nulla, a fronte degli oltre 700mila euro (cifra molto a spanne) versati per il discusso anno in Alps Hockey League. La quota ‘nulla’ in realtà giunge grazie agli sponsor: che quest’anno sono almeno tre, in attesa di altri più ‘sostanziosi’: l’Agorà fornirà il ghiaccio gratuitamente e tutte le spese della partita; Kryo Bar (il locale adiacente all’ingresso della pista) farà da supporto agli attrezzisti e a tutto lo staff tecnico; la Curva del Milano finanzierà le maglie da gioco, che verranno presentate questo martedì, assieme alla squadra. Senza dimenticare che tutti i giocatori, oltre a un minimo rimborso spese, non vedranno un euro, cosa non sempre scontata, nemmeno in Serie C. Comincia così la stagione del Milano. Bears o Rossoblù poco importa. Loro, i tifosi, ci sono ancora. E non mollano.

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