Presidenti che ci lasciano

Presidenti che ci lasciano

La famiglia dell’hockey su ghiaccio perde altri due personaggi che hanno scritto la storia del nostro amato sport tra la fine degli anni ‘70 e gli anni ’90: domenica 11 agosto si è spento all’età di 84 anni Giancarlo Filiberti, storico Presidente dell’Argo Varese; alla vigilia di Ferragosto, stroncato da un infarto, è deceduto all’età di 73 anni Umberto Quintavalle, massima carica del Milano 24.

A portare Filiberti nell’hockey su ghiaccio fu uno dei suoi figli a fine anni ‘70: il Varese era stato fondato da qualche anno e navigava in Serie C; l’ingresso dell’industriale, proprietario dell’Argo, di cui diventerà sponsor del club, diede la spinta che portò nella stagione 1981/82 i giallorossi (i colori di quel tempo) a debuttare per la prima volta in Serie A; un anno più tardi sotto la guida di Ron Ivany e con giocatori del calibro di Nick Sanza tra i pali, Dave Tomassoni in difesa e Cary Farelli, Marco Endrizzi e Kim Gellert in attacco, ottenne la qualificazione alla seconda fase del torneo chiudendo al sesto posto. Nella stagione 1983/84 i problemi aziendali dell’Argo lo costrinsero a cedere il passo a Emanuele Ducrocchi, la squadra terminò il campionato al quinto posto ai danni di Cortina ed Asiago eliminati nelle semifinali e finali di consolazione dei primi playoff della storia dell’hockey italiano.

Quintavalle arrivò nell’hockey il 5 febbraio 1995 rilevando la Sportivi Ghiaccio Milano di Massimo Moretti; rinominò la società Milano 24, in omaggio all’anno di fondazione dell’hockey milanese nel capoluogo lombardo: nei due campionati di Serie A successivi (1995/96 e 1996/97) raggiunge le finali playoff, perse entrambe contro il Bolzano e non senza polemiche. Le divergenze con la Federazione Italiana Sport del Ghiaccio lo convinsero a chiudere l’attività su ghiaccio e proseguire solo quella inline che nel corso degli anni gli darà innumerevoli soddisfazioni tradotte in 9 scudetti, 7 Coppa Italia, 6 Supercoppe italiane e 1 Presidente Cup. Lo scorso giugno, durante una lunga intervista rilasciata a Giorgio Prando, addetto stampa del Milano Quanta (denominazione adottata nel 2006), aveva annunciato il passaggio del testimone a Ricky Tessari, Carlo Scatturin e al figlio Illo.

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