Fervono i preparativi per la nuova stagione della IHL Serie A – Alps Hockey League: a tal riguardo il Presidente della Commissione Tecnica Fisg Campionati Italiani, nonché membro del Board dell’AHL, Tommaso Teofoli, illustra i tornei della prossima stagione:
“Quest’anno le squadre sono diventate 19, una in più rispetto all’anno scorso. Risultano regolarmente iscritte: Fassa, Gherdeina, Valpusteria, Asiago, Renon, Cortina, Wipptal Broncos (Vipiteno) e Milano Bears; dall’Austria Bregenzerwald, Kitzbühel, Klagenfurt (2° squadra) Lustenau, Zell am See, Salisburgo (2° squadra), Feldkirch, Vienna Capital Silver e Linz; mentre dalla Slovenia Jesenice e Lubiana. Il board dell’Alps non ha ancora deciso la formula del campionato, tuttavia sono state fissate le date di inizio stagione: il 14 settembre l’ultima partita di finale playoff, mentre l’eventuale settima, è in programma per il 16 aprile 2020.”
Come nelle ultime stagioni, essendo un campionato transfrontaliero, è necessario comunque assegnare il titolo di Campione d’Italia:
“Il campionato italiano di serie A verrà disputato dopo il girone di andata e ritorno tra le sole squadre italiane: a fine gennaio nella settimana dal 21 al 26 verranno giocate le semifinali ‘best of 3’. La finale per l’assegnazione dello scudetto italiano è in programma nella settimana dal 4 al 9 febbraio sempre nella formula ‘al meglio di 3’. Sia nella fase di semifinale che finale, si disputeranno tre partite in quattro giorni. I giocatori coinvolti nella finale scudetto di febbraio saranno esentati dal partecipare alle attività della Nazionale.”
Il campionato di IHL (serie B) è formato da 12 squadre e, considerato che il Consiglio Federale ha ripescato il Como, non ci sarà la retrocessione fino al raggiungimento del tetto massimo di 12 squadre.
“Le squadre della Alps (serie A) che rinunciano o si autoretrocedono potranno iscriversi alla IHL, esattamente come le squadre che salgono dalla IHL Division I (serie C).
Per la IHL ci potrebbe esser la novità di avere due stranieri, visto che è una richiesta partita dalle società e che la Fisg deve ancora vagliare.
La serie C (IHL Division I) manterrà la stessa formula di calendario delle altre stagioni, avendo sei squadre ad est e sei ad ovest senza stranieri.”
Come già anticipato dal Presidente Gios, anche Teofoli rimarca con soddisfazione la permanenza in Top Division della squadra Italiana:
“Sono molto contento dall’esito del Mondiale di Bratislava, anche se è importante sottolineare che è solo l’inizio di un lungo cammino. Certo, di sicuro non siamo soddisfatti di aver perso sei partite su sette, ma tutto ciò serve per capire gli errori commessi e dove dobbiamo migliorare. E’ tutto un divenire e non è da considerare un traguardo, ma esclusivamente un punto di partenza: c’è ancora tanto lavoro da fare. La permanenza in Top Division deve servire ai ragazzi per far capire loro l’importanza di giocare contro le migliori squadre. D’ora in poi si dovrà lavorare il quadruplo a tutti i livelli. Devo inoltre ribadire che tutti i ragazzi non hanno dato il 100%, ma molto di più! Un ringraziamento particolare anche al coaching staff che ha svolto un grande lavoro. Non è facile perdere partite incassando tante reti e rimanere psicologicamente determinati ed in forma. Nello sport a volte bisogna sopperire con l’unione del gruppo quando emergono delle carenze nel gioco”
Nessun giocatore si è mai scoraggiato e anche all’interno degli spogliatoi il clima era sereno.
“Il Mondiale slovacco ha dimostrato ancora una volta che la Nazionale è formata da un gruppo di ragazzi molto uniti tra di loro, e questo è stato l’elemento trainante del successo degli Azzurri. Ripeto, c’è ancora tantissimo lavoro da fare e ne siamo profondamente consapevoli: il gruppo che si è formato ha portato avanti il progetto ed è risultato una unione irreprensibile di giocatori che con grinta ed umiltà si sono battuti con onestà fino all’ultimo secondo di gioco.
Guardiamo il flop e relativo terzo posto della Russia: tante stelle di NHL, dei mostri sacri dell’hockey mondiale che hanno fatto una brutta figura. Molto probabilmente non sono riusciti ad amalgamarsi e compattarsi al meglio quando c’era da raggiungere il traguardo della finale. Ha vinto la Finlandia con i suoi umili giocatori di grandissimo livello, solo due dalla NHL. Questo è l’hockey che vale!”