FISG: il Presidente Gios ed il futuro della Nazionale

FISG: il Presidente Gios ed il futuro della Nazionale

Archiviata la stagione sportiva 2018-19, la Fisg nella persona del Presidente Andrea Gios analizza i futuri obiettivi della Nazionale dopo l’importantissimo stoico e storico risultato della permanenza in Top Division che ben incoraggia tutto il movimento.

“Il nostro obiettivo, sin da principio, era quello di vincere contro l’Austria nell’ultima partita: sin dai tempi di Brian Lefley si individuava la squadra più debole del gruppo e ci si concentrava su quella partita. La grande differenza tra il risultato di oggi ed i tempi di Lefley è però che allora la Federazione e le squadre di club  disponevano di risorse economiche molto più cospicue ed in quegli anni la squadra italiana era costruita sugli oriundi con al massimo sei o sette giocatori di scuola italiana.

In questi anni siamo soddisfatti di aver ottenuto risultati prestigiosi con i nostri ragazzi. Abbiamo costruito una squadra di Italiani (solo quattro oriundi) e siamo riusciti a rimanere in Top Division. Sono dei ragazzi straordinari, che si sono impegnati con serietà e con grande dedizione. Molti di loro non sono professionisti e per far parte della squadra sacrificano il proprio tempo ed il proprio lavoro. Questo nobilita ancora di più il loro impegno. La Nazionale rappresenta la sintesi del movimento hockeistico nazionale e, dunque, grande parte del merito va alle società che fanno crescere e giocare i nostri atleti.”

Il Mondiale di Bratislava ha evidenziato un livello tecnico, agonistico ed atletico molto alto. Tutte le squadre avevano giocatori di NHL ad eccezione di Italia e Gran Bretagna. Le principali nazioni hanno presentato veri e propri Dream Team:

“Credo che mai come in questa edizione le squadre avessero impiegato campioni di primissimo ordine. Il livello era altissimo: alcuni importanti esperti e commentatori hanno ribadito che non c’è mai stato un livello tecnico così elevato. Il fatto che ci siamo salvati non significa che non siano emersi delle note negative che verranno analizzate attentamente e che valuteremo con estrema serietà. Abbiamo raggiunto il nostro obiettivo e ne siamo soddisfatti ma sappiamo che c’è ancora molto da fare e che ci sono ampi margini di sviluppo per il nostro movimento.  Questi appuntamenti agonistici servono anche per testare le nostre forze e per comparare il nostro livello generale con quello che fanno le altre nazioni.”

Da quest’anno la Federazione ha voluto predisporre uno staff tecnico di primissimo ordine: un capo allenatore, due assistenti, un allenatore portieri, un video coach ed un preparatore atletico, uno staff tecnico moderno al pari di quello delle principali nazionali e delle squadre dei campionati professionistici. Con una sola differenza: questi tecnici, ad eccezione di coach Beddoes, il quale ha un contratto di collaborazione con la Fisg, hanno messo a disposizione della squadra la loro preziosa professionalità senza ricevere nessun compenso. Lo stesso vale per lo staff di supporto: un team leader, un medico, due massaggiatori e due attrezzisti che hanno assistito la nostra nazionale con un semplice rimborso spese.

“Come Presidente, posso solo ringraziare tutti. Il loro impegno disinteressato e la loro passione per questo sport rappresentano perfettamente i valori sportivi dell’intero movimento hockeystico, fatto da una miriade di dirigenti, tecnici, atleti e collaboratori, nella grandissima parte volontari e veri appassionati. Il merito di questo risultato è tutto loro. Ritengo che qualche merito vada dato anche alla Federazione che in questi anni, pur con evidenti problemi finanziari, ha cercato di darsi una struttura manageriale che si fonda sulla divisione degli incarichi e su una programmazione a medio lungo termine.”

Il Presidente Gios premia Angelo Miceli come MVP nella partita contro la Norvegia

La Fisg continua a sviluppare il progetto AGENDA 2022 con linee programmatiche ben precise: analizzando l’organizzazione delle altre nazioni si è studiato un modello organizzativo adatto alle specifiche della realtà sociale, economica e sportiva italiana. Nell’organigramma federale, sono state introdotte due figure importanti: il ruolo di Direttore sportivo delle squadre nazionali è stato affidato a Stefan Zisser. Michael Mair è stato nominato Direttore Tecnico Sviluppo Attività Giovanili da dove dipendono due apposite Commissioni Tecniche (Zisser u16 – u20, M. Mair u15) che sviluppano i diversi programmi per la crescita dei vari settori dell’Hockey Italiano e ne monitorano l’applicazione.

“Abbiamo rafforzato la struttura organizzativa dell’hockey nazionale seguendo programmi precisi che abbiamo condiviso con la IIHF. Cinque anni fa è nato un progetto che stiamo cercando di migliorare,  adeguandolo alle nostre realtà e confrontandoci con le principali federazioni internazionali. Attraverso questo progetto/programma vorremmo coinvolgere il più possibile le squadre di club, i tecnici e le famiglie perché siamo consci del fatto che lo sviluppo del movimento deve passare attraverso l’attività delle società e che le rappresentative nazionali non sono altro che il risultato dell’attività svolta dalle squadre di club. Siamo consapevoli che tutto il mondo si sta sviluppando ad una velocità incredibile e sarà sempre più difficile tenere il passo. Ci dovremo impegnare seriamente ma lo dobbiamo fare proprio tutti, dalla Federazione fino alla più piccola delle nostre società. Senza paragonare le grandi nazioni dell’hockey (Canada, Russia, Usa, Svezia, …) è sufficiente considerare che la sola RedBull investe nell’hockey austriaco e tedesco ben 35 milioni di euro all’anno!!”

Il futuro quindi è tortuosamente roseo. 

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