(Bratislava) – Si chiude il Mondiale dell’Italia. L’obiettivo salvezza paventato dalla Federazione ad inizio stagione è stato centrato. Non è stato un torneo semplice per gli uomini di Clayton Beddoes, subissati da molte critiche, spesso ingiuste. I problemi rimangono, tuttavia gli Azzurri sono consapevoli che si può e si deve migliorare.
Nel dopo partita il Capitano Alex Trivellato e “San Andreas” Bernard da Caldaro commentano la partita con l’Austria rivolgendo lo sguardo anche a quelle precedenti.
Alex Trivellato
“Ci abbiamo creduto fino alla fine. Mi tolgo il cappello davanti alla squadra, abbiamo dovuto sopportare tante critiche dall’esterno e sconfitte pesanti. Non è bello, non è facile. Ad ogni modo, noi siamo rimasti un gruppo unito, soprattutto dopo la partita contro la Norvegia; ci siamo ricompattati ancora di più e oggi abbiamo fatto un’impresa incredibile. Meno male che ci siamo sbloccati nella partita decisiva; in tutto il torneo, secondo la mia opinione, se ci credevamo di più in qualche occasione o partita, potevamo sicuramente fare meglio. Adesso che ci siamo salvati è semplice parlare, però oggi è entrato qualche disco che magari contro la Repubblica Ceca non era entrato, partita in cui avevamo giocato a tratti bene”.
Andreas Bernard
“E’ stata dura tutta la settimana: perdere partite 10-0, tutti che ridevano di noi. Tutta la squadra c’ha messo il cuore, anima e c’ha creduto fino alla fine. Come l’anno scorso Clayton ha detto che l’ultima partita era da vincere: mentalmente è stata durissima, anche per me; quando nel terzo tempo gli austriaci hanno segnato, speravo non succedesse quanto capitato contro la Norvegia negli ultimi minuti, invece vincere così, ai rigori, è ancora più bello. E’ la prima salvezza che raggiungo con la Nazionale e anche la prima vittoria in Top Division (l’Italia non vinceva da 18 gare, nda). Dobbiamo migliore ancora tanto, anche la Federazione deve guardare in che modo lavorano gli altri, anche con le giovanili. In Italia serve una Lega professionistica, questa è la strada che bisogna intraprendere.
Questo Mondiale è stata una vetrina per me, ho trascorso un anno difficile: in Finlandia non è andata come speravamo, a Mannheim è stata una bella esperienza, anche se non ho giocato; ho imparato tanto, grazie all’incredibile staff, mi sono confrontato con Endras (argento olimpico a PyeonChang 2018, nda) e mi ha aiutano molto. Adesso inizia una nuova avventura, spero che qualche squadra voglia ingaggiarmi”.