Mondiali TD Gr. B: Italia, altra pesante sconfitta. Bull incorna l’Austria

Mondiali TD Gr. B: Italia, altra pesante sconfitta. Bull incorna l’Austria

(Bratislava) – L’Italia chiude gli impegni contro i Top Team subendo un’altra pesante sconfitta; l’8-0 rifilato dalla Repubblica Ceca è un risultato immeritato, figlio di due blackout (uno a metà gara e uno nel finale) costati sei goal. Episodi a parte i ragazzi di Beddoes hanno giocato una buona gara, sia difensiva, limitando il raggio d’azione ceco nei primi 7’ ed arginando le iniziative avversarie, che in attacco, pressando sui portatori di disco e cercando quel goal che avrebbe potuto dare morale all’ambiente.  

Coach Beddoes presenta sul ghiaccio Tommaso Traversa, registrato in mattinata, e lo inserisce in prima linea con i compagni di club Gander ed Andergassen; il trio d’attacco Insam-Diego Kostner-Miceli e Ramoser-Bardaro-Rosa scalano rispettivamente in seconda e in terza, la quarta è composta da Simon Kostner-Deluca-Lambacher. In difesa Tauferer-Zanatta avanzano in prima linea, la seconda è occupata da Trivellato-Hofer, in terza ci sono McMonagle e Helfer, Marchetti è il settimo difensore. Assente Jan Pavlu, a riposo dopo la discata subìta contro la Russia. La scelta del portiere ricade su de Filippo Roia.

L’Italia scende sul ghiaccio con l’intenzione di non passare per la Cenerentola del girone, sin dalle battute iniziali mostra il proprio carattere: vinto l’ingaggio d’avvio i cechi non toccano disco per 1’; per di più un cambio errato, fischiato 50” più tardi, li costringe a giocare in inferiorità: la squadra si difende con ordine e disciplina mandando a salve le bocche di fuoco slave. I cechi registrano il primo tiro a referto, facilmente bloccato da de Filippo Roia, solo al 5’. Con il trascorrere dei minuti la musica cambia, Zamorsky ci prova al 6.33 dalla lunga distanza; al terzo tentativo Gulas sblocca il punteggio infilando il puck sotto la traversa dal cerchio d’ingaggio alla sinistra di de Filippo Roia. Il portiere italiano è chiamato a neutralizzare il possibile raddoppio nato da uno scambio tra Voracek e Moravcik che spiazza il Blue Team. Agli Azzurri non rimane che giocare in contropiede come quello di Miceli concluso con un diagonale telefonato per Francouz. La formazione dell’est prova a sfondare le linee italiane con il suggerimento di Kovar per Kubalik, il piottino, arrivato a rimorchio non riesce a bucare il five hole dell’estremo difensore avversario. L’attaccante non ha migliore fortuna al 14.55, quando davanti allo slot perde ancora il confronto con de Filippo Roia. Il penalty killing si dimostra ancora efficace anche al 16.34 durante la penalità comminata a Tauferer per sgambetto.

Il secondo periodo è aperto da un’azione prolungata dell’Italia che porta Diego Kostner ad una doppia conclusione e a Miceli a provarci per vie centrali. Al 24’ Traversa e Gander dialogano dietro la gabbia ceca, Francouz devìa di spalla. Dalla parte opposta il protagonista assoluto rimane de Filippo Roia fino alla papera sul diagonale da metà pista di Gudas. Le pause della Repubblica Ceca vengono sfruttate dagli uomini di Beddoes per trovare quel goal che ancora manca: pregevole è la triangolazione tra Simon Kostner, Deluca e Lambacher terminata sopra la traversa, tuttavia tornata ad imporre il proprio gioco centra il 3-0 con un’azione insistita finalizzata da Frolik. Ripreso il gioco Insam è penalizzato per un’ostruzione, la superiorità spalanca le porte al 4-0 di Kovar. La difesa italiana si squaglia come neve al sole e in 34” subisce il quinto goal ad opera di Jaskin. Francouz è impegnato al 36.24, durante il break di Traversa dalla blu.

Nonostante il pesante passivo, nella frazione finale gli Azzurri cercano soluzioni in attacco mettendo pressione ai portatori di disco di turno, le accelerazioni ceche rimangono spaventose, come quelle neutralizzate da de Filippo Roia su Faksa e Palat. Imprendibili, invece, quelle di Simon, Jaskin e Frolik che fissano il punteggio sul definitivo 8-0.

 

 

Nel dopo partita il Capitano Alex Trivellato commenta la partita:

“Abbiamo mostrato un hockey un po’ più aggressivo rispetto alle partite precedenti, peccato per il crollo finale. Fa male perdere sempre con punteggi così alti, sembra che non abbiamo giocato, ma non è così, perché come detto abbiamo espresso un hockey abbastanza interessante. Dobbiamo solo tenere la testa alta e concentrarci per la partita di domani (contro la Norvegia, nda). Per quanti schiaffi abbiamo preso fino adesso, le possibilità di salvezza sono ancora intatte, dobbiamo violare questa porta per sbloccarci; un goal può darci maggiore fiducia. Maggiore aggressività e il forechecking sul portatore di disco sono state le differenze tra la partita di oggi e le altre quattro disputate, e questo ha dimostrato che anche contro squadre come quella la Repubblica Ceca si può creare qualcosa se metti sotto pressione i migliori al mondo. Traversa ha portato molta positività in spogliatoio, lui è uno che non molla mai, a noi fa piacere che sia qui; oggi ha giocato un’ottima partita, si è sacrificato per 60’”.

La gara dell’Italia è stata preceduta nel pomeriggio dal primo confronto tra Austria e Norvegia, entrambe ancora ferme al palo come gli Azzurri. L’ha spuntata la Norvegia per 5-3: gli scandinavi impiegano 2’01” a sbloccare  il punteggio con la sassata dalla lunga distanza di Christian Bull; l’equilibrio regna sovrano, alla Nazionale d’Oltrebrennero serve un doppio power play per pareggiare i conti con il diagonale, da uno dei cerchi d’ingaggio, di Peter Schneider, tuttavia Johannes Johannesen prima del secondo riposo riporta i vichinghi in vantaggio con un backhand a conclusione di una ripartenza innescata da Thomas Valkvae Olsen. L’illusorio pareggio austriaco lo firma Konstantin Komarek a metà del terzo periodo, il tempo di un amen e gli scandinavi trovano il nuovo vantaggio con Alexander Reichenberg che gela Bernhard Starkbaum da posizione ravvicinata, mentre Bull, smarcato dal diagonale di Mathis Olimb, mette a segno l’allungo. Gli ex asburgici tornano in partita a 50” dalla sirena con il millimetrico tiro di Dominique Heinrich. Il coach austriaco si gioca la carta dell’uomo di movimento in più che costa la quinta rete norvegese, la terza personale, di Bull.

Repubblica Ceca – Italia 8-0 (1-0; 4-0; 3-0)
Repubblica Ceca:
Pavel Francouz (Simon Hrubec); David Musil – Filip Hronek – Michal Moravcik – Jan Rutta – Radko Gudas – Jan Kolar – David Sklenicka – Petr Zamorsky; Dominik Simon – Michael Frolik – Jakub Voracek – Jakub Vrana – Ondrej Palat – Radek Faksa – Jan Kovar – Milan Gulas – Dominik Kubalik – Dmitrij Jaskin – Michal Repik – Filip Chytil. Coach: Milos Riha
Italia: Marco de Filippo Roia (Andreas Bernard); Ivan Tauferer – Luca Zanatta – Alex Trivellato – Armin Hofer – Sean McMonagle – Armin Helfer – Stefano Marchetti; Markus Gander – Raphael Andergassen – Tommaso Traversa – Marco Insam – Diego Kostner – Angelo Miceli – Joachim Ramoser – Anthony Bardaro – Marco Rosa – Simon Kostner – Ivan Deluca – Alex Lambacher. Caoch: Clayton Beddoes.
Arbitri: Olivier Gouin (Canada) e Yevgeni Romasko (Russia) Linesmen: Gleb Lazarev (Russia) e Lauri Nikulainen (Finlandia)
Penalità: Repubblica Ceca 2 (0/0/2) – Italia 6 (4/2/0)
Tiri: Repubblica Ceca 48 (15/16/17) – Italia 15 (2/7/6)
Marcatori: (1-0) 07.04 Milan Gulas (Dominik Kubalik); (2-0) 27.09 Radko Gudas (Dmitrij Jaskin); (3-0) 32.07 Michael Frolik (Michal Moravcik – Dominik Simon); (4-0) 33.43 Jan Kovar (Jakub Voracek – Michael Frolik) PP; (5-0) 34.17 Dmitrij Jaskin (Filip Chytil – Michal Repik); (6-0) 56.02 Dominik Simon (Jakub Voracek – Michael Frolik); (7-0) 57.42 Dmitrij Jaskin (David Musil – Michal Repik); (8-0) 57.58 Michael Frolik (Jan Kolar)
Spettatori: 9.082
MVP: Jan Kovar (Rep. Ceca) e Tommaso Traversa (Italia)

Classifica: Russia p.ti 12 (4 gare); Svizzera p.ti 12 (4); Rep. Ceca p.ti 12 (5); Svezia p.ti 9 (4); Lettonia p.ti 6 (4); Norvegia p.ti 3 (5); Austria p.ti 0 (5); Italia p.ti 0 (5)

Prossimo turno
sabato 18 maggio
ore 12.15 Lettonia – Russia
ore 16.15 Italia – Norvegia
ore 20.15 Svezia – Svizzera

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