Adler Mannheim: titolo DEL dalle tinte Azzurre

Adler Mannheim: titolo DEL dalle tinte Azzurre

L’Adler Mannheim spezza l’egemonia del Red Bull Monaco; una notizia che di per sé potrebbe sembrare una delle tante che segnalano il successo di una squadra in un campionato estero, tuttavia quella che riguarda la DEL per l’Italia hockeistica è colorato d’Azzurro per la presenza del difensore Thomas Larkin e del portiere Andreas Bernard.

Chiusa la stagione regolare al primo posto, il cammino della formazione del Baden-Württemberg nei primi due turni di play è proseguito agevolmente contro Norimberga (4-1 nella Serie) e Colonia (4-0). In finale, a sbarrare la strada verso il titolo, ha trovato il Monaco a caccia del quarto titolo consecutivo: i bavaresi hanno aperto la Serie con una vittoria nel nido delle Aquile per 2-1, maturato in overtime; “cortesia” ricambiata con un etto 3-0 nella partita successiva. Prese le misure il Mannheim non ha lasciato scampo agli avversari aggiudicandosi Gara 3 (4-1) e Gara 4 (4-0). Nel primo match point tutto è filato liscio fino al 30’09”, quando gli uomini di Pavel Gross hanno raggiunto il momentaneo 4-1, ma la gara era tutt’altro che in ghiaccio: nei restanti minuti di gioco i vice Campioni d’Europa hanno accorciato le distanze con Andreas Eder per poi impattare il risultato con l’uno-due di Patrick Hager (in power play) e Ehliz Yasin tra il 45.42 e il 47.29. Conclusi i tempi regolamentari sul 4-4 è stato necessario ricorrere agli overtime: all’Adler è bastato il primo, benché i tifosi abbiano dovuto aspettare fino al 74°, minuto in cui Thomas Larkin ha approfittato della visuale ostruita di Danny aus den Birken per tirare fuori dal cilindro il jolly e mettere fine alle ostilità con una diagonale a mezza altezza.

Grande soddisfazione per il terzino italiano, dopo una stagione travagliata, contraddistinta da un infortunio ad una mano, subìto lo scorso 28 dicembre a Krefeld, che l’ha costretto ad operarsi e rimanere in tribuna fino al termine della Regular season. Spesso impiegato in prima linea, il suo ruolino di marcia recita 20 punti, frutto di 7 goal e 13 assist, messi a referto in 47 incontri.
Prossimo ad essere convocato da coach Clayton Beddoes, la Nazionale italiana a Bratislava potrà sfoggiare nuovamente in difesa l’unico giocatore di scuola italiana draftato in NHL (nel 2009 i Columbus Blue Jackets lo scelsero al quinto giro, 137° totale). Una punta di diamante che sa far valere il suo fisico sia in balaustra, sia quando le circostanze lo richiedono a gioco fermo (vedasi la difesa presa nei confronti di Tommaso Traversa al Mondiale 2017).

Insieme a Larkin ha festeggiato il titolo anche Andreas Bernard, ingaggiato dai tedeschi a febbraio per dare profondità alla panchina. L’estremo difensore non è mai stato impiegato in campionato, chiuso da Dennis Endras (MVP dei playoff, titolare anche nella Nationalmannschaft e medaglia d’argento alle Olimpiadi invernali di PyeongChang nel 2018) e da Chet Pickard. Seppur a secco di minutaggio negli ultimi mesi, la sua classe non è venuta meno e l’ha dimostrato nella prima amichevole sostenuta dall’Italia a Bled contro la Slovenia,.

Il feeling tra l’Adler e gli Azzurri è di lunga data, se Larkin e Bernard possono vantarsi di essere i primi giocatori di scuola italiana ad aver vinto un titolo tedesco, negli anni ’90 furono diversi oriundi a centrare lo stesso obiettivo: il portiere Mike Rosati e l’attaccante Paul Beraldo lo conquistarono per primi in ordine di tempo, correva l’anno di grazia 1997. Due stagioni più tardi toccò al difensore Mike De Angelis, mentre nel 2001 Rosati concesse il bis guidato da quel Bill Stewart ben noto alla platea dei tifosi italiani.

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