Una serie appassionante di rigori mantiene intatte le speranze del Lugano

Una serie appassionante di rigori mantiene intatte le speranze del Lugano

Ginevra sconfitto 4-3. Le reti in un minuto di Berthon e Riat, ribaltavano il vantaggio iniziale realizzato da Sannitz. Di Jörg, dopo un’azione confusa, il provvisorio pareggio. Winnik riportava ancora avanti gli ospiti, ma Hofmann diventava protagonista nel finale con il gol dell’aggancio e con un salvataggio miracoloso, che impediva la sconfitta ai bianconeri proprio nei secondi finali. Dopo una serie di ben venti rigori, decideva Fazzini.

La sfida interna contro il Ginevra era di vitale importanza per i bianconeri, ancora alla ricerca di un posto per i playoff, dopo la debacle nel derby. Battere la formazione di Mc Sorley, significava in primo luogo dare il colpo di grazia a una concorrente diretta e poi ritrovare punti e autostima in vista del rush finale. Al termine di una sfida tanto equilibrata quanto emozionante, il Lugano ha finito per prevalere dopo i tiri di rigore (4-3), portando a casa  comunque due punti molto preziosi per la sua classifica.  

Dopo tre minuti di gioco, Fazzini impegnava Descloux in un difficile intervento mentre, nell’azione successiva, era Lajunen a fallire la comoda deviazione al volo sul servizio invitante di Loeffel. I bianconeri sfruttavano così al meglio il loro ottimo inizio di partita, portandosi presto in vantaggio con Sannitz, lesto nel ribadire il disco in rete, dopo una respinta del portiere sul tiro di Hofmann (1-0) al minuto 05:40. Gli ospiti, reduci da ben otto sconfitte in dieci partite, mostravano una reazione piuttosto sterile, rischiando nuovamente di capitolare al termine di una veloce ripartenza di Hofmann. Il primo tiro insidioso verso la porta di Merzlikins, arrivava per opera di Winnik,  solo dopo quasi tredici minuti di gioco. In seguito a questa azione, però, quasi per magia, gli ospiti si destavano dal loro letargo e, nell’arco di poco più di un minuto, riuscivano dapprima a pareggiare con Berthon (1-1) e, successivamente, a portarsi addirittura in vantaggio con un tiro sotto la traversa di Riat, che, liberissimo di colpire,  lasciava completamente di sasso il portiere bianconero (1-2) al minuto 14:40. Dopo la rabbiosa reazione dei padroni di casa, culminata con una occasione fallita sottomisura da Fazzini, il Lugano, a un minuto dal termine del periodo iniziale, godeva della sua prima opportunità di power-play per una trattenuta fallosa di Berthon ai danni di Haapala. Nell’occasione, un paio di conclusioni dalla distanza di Loeffel, non trovavano però il bersaglio vincente.

Orfana di Chorney, infortunato, la formazione di casa, dopo aver sfiorato il gol con una deviazione di Klasen, riusciva a realizzare il gol del pareggio, al termine di un’azione a dir poco rocambolesca davanti alla gabbia di Descloux. Gli arbitri convalidavano la rete solo dopo aver rivisto a lungo le immagini televisive. Nella confusione generale, dopo aver sbrogliato non senza fatica la matassa, il gol veniva attribuito a Jörg (2-2). Considerata la fondamentale importanza dei tre punit, il Lugano si spingeva all’attacco alla ricerca del gol del vantaggio, ma un tiro dalla linea blu di Chiesa veniva bloccato da Descloux. Una trattenuta fallosa di Lajunen, ingenua perché commessa in fase offensiva, consentiva anche al Servette di giocare per due minuti con l’uomo in più. E così, con la complicità di un errore marchiano di Merzlikins, la formazione allenata da Mc Sorley, si riportava in vantaggio, grazie al tocco tutt’altro che irresistibile del suo capitano Winnik (2-3), al minuto 26:39. Il portiere di origini lettoni, evitata il peggio poco dopo, fermando il tiro pericoloso scagliato verso la sua gabbia da Bozon. Al minuto 30:16, una doppia conclusione di Ulmer non trovava fortuna, impedendo così il nuovo aggancio ai bianconeri. La formazione di Ireland, aumentava vistosamente la propria pressione, installandosi nel terzo difensivo degli. Bezina commetteva un’evidente fallo, colpendo duramente in balaustra Romanenghi, ma il conseguente power-play non veniva sfruttato a dovere dai bianconeri, che chiudevano così il periodo centrale col minimo svantaggio.

La penalità fischiata a Lapierre in avvio di terzo periodo, poteva costar davvero caro al Lugano, costretto subito a due minuti di inferiorità numerica. Superato l’handicap senza subire danni, la formazione di casa  poteva sfruttare a sua volta l’uomo in più per una bastonata di Wick. Ma, con un power-play così inconsistente, risultava difficile portare pericoli alla porta di Descloux. Ma, nonostante l’angoscia per il passare dei minuti e considerando anche che l’azione diventava sempre meno fluida, fortunatamente per i bianconeri arrivava comunque il gol del pareggio di Hofmann, favorito dalla presenza di un compagno davanti alla gabbia ospite (3-3). Il gol galvanizzava i padroni di casa, che sfioravano addirittura il vantaggio con Bertaggia, fermato fallosamente da Tömmernes nel momento di concludere. Nei quattro minuti finali, le due squadre dimostravano sul ghiaccio di voler vincere la partita nei tempi regolamentari, tentando davvero il tutto per tutto. Proprio in chiusura, il disco scagliato dalla distanza da Tanner Richard, veniva deviato da Merzlikins, finendo la sua corsa proprio alle spalle del portiere lettone. Il tentativo disperato di Hofmann di ricacciare lo stesso fuori dalla gabbia, veniva premiato evitandouna bruciante sconfitta ai bianconeri. Nell’overtime, i bianconeri dimostravano di meritare qualcosa in più, nonostante il grosso rischio corso nel finale per opera di Bozon. Il verdetto veniva così deciso dopo i tiri di rigori (ben venti) che premiavano la formazione bianconera, al termine di un duello personale tra Fazzini e Tömmernes, autori entrambi di quattro realizzazioni. Grazie a questo successo, il Lugano rimane ancora pienamente in corsa agganciando in classifica i rivali pur avendo disputato due partite in meno. I bianconeri saranno attesi martedì prossima dalla trasferta di Losanna per continuare la loro corsa per un posto nei playoff.

 

Lugano – Ginevra  4 . 3 ( 1 . 2 – 1 . 1 – 1 . 0 – 1 . 0 ) dopo i rigori

05 : 48  1 . 0  38.Sannitz (15.Hofmann-20.Haapala)

13 : 25  1 . 1  92.Berthon (20.Fransson)

14 : 40  1 . 2  36.Riat

22 : 07  2 . 2  21.Jörg

26 : 39  2 . 3  26.Winnik (94.Bozon)  PP1

51 : 48  3 . 3  15.Hofmann (20.Haapala)

 

Rigori :  Bozon (parato) – Haapala (parato) – Richard (parato) – Klasen (parato) – Tömmernes (gol)

               Hofmann (parato) – Wick (parato) – Fazzini (gol) – Maillard (parato) – Bertaggia (parato) –

              Fazzini (gol) – Tömmernes (gol) – Klasen (gol) – Tömmernes (gol) – Fazzini (gol) – Tömmernes (gol)

             Fazzini (parato) – Tömmernes (parato) – Fazzini (gol) – Tömmernes (parato)

 

 

 

Penalità      :  Lugano  2 x 2                                     Ginevra  4 x 2

Arbitri         :  Alex Dipietro – Marc Wiegand       Linesman  : Simon Wüst – Dario Fuchs

Spettatori  :  6727

Lugano : Merzlikins, Vauclair(A)-Ulmer, Klasen-Lajunen-Bürgler, Wellinger-Loeffel, Hofmann(TS)-Sannitz-Haapala, Riva-Chiesa(C), Jörg-Lapierre(A)-Bertaggia, Jecker-Reuille, Romanenghi-Morini-Fazzini. All.Ireland

Ginevra : Descloux, Tömmernes(A)-Martinsson, Winnik(C)-Richard(TS)-Wick, Fransson-Mercier(A), Simek-Almond-Rubin, Bezina-Völlmin, Bozon-Berthon-Fritsche, Dufner-Antonietti, MaIllard-Kast-Riat. All.Mc Sorley 

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