Basta Phil Pietroniro, l’Italia conclude l’EIHC al secondo posto

Basta Phil Pietroniro, l’Italia conclude l’EIHC al secondo posto

(Bled) – Phil Pietroniro decide all’overtime la sfida infinita contro l’Ungheria; partita complicata, come dichiarato il giorno precedente l’assistant coach Giorgio De Bettin, in cui le difese e i rispettivi portieri hanno prevalso contribuendo a chiudere i tempi regolamentari a reti bianche. Shutout di Vallini, l’Italia conclude il torneo al secondo posto.

Nel turnover il coaching staff lascia a riposo Glira, Trivellato, Frigo, Petan, Miceli e Marchetti, tra i pali torna Vallini. Gli Azzurri si presentano sul ghiaccio determinati a riscattare la prestazione del giorno prima ed impiega poco ad imporre i ritmi di gioco, nonostante i magiari mettano in campo tanta grinta, grazie alla quale impegnano Vallini con Vokla, Garat e Horvath. Nei primi minuti la discesa di Bardaro s’infrange su Rajna, non hanno migliore sorte Marzolini e Traversa giunti sottoporta a rimorchio. Pietroniro dalla blu trova i varchi chiusi anche durante la prima superiorità a favore. A parti invertite Vallini è chiamato in causa da Kiss. Scontata la penalità il Blue Team riprende il filo del discorso con un tiro dalla lunga distanza di Lacedelli, imitato, poco più tardi, da Ramoser. Gli uomini capitanati da Luca Zanatta spingono in avanti, tuttavia rischiano la beffa, a 3.01 dal primo intervallo, di Mihaly, servito orizzontalmente da Pavuk.

Anche nella frazione centrale le due Nazionali si annullano, all’Italia toccano altri 2’ di sofferenza quando Lacedelli è punito per uno sgambetto, il penalty killing funziona a dovere; nei minuti successivi il dominio territoriale è degli ungheresi, il Blue Team esce alla distanza: la prima conclusione degna di nota è quella centrale di Bardaro, parata facilmente da Rajna, mentre Gander, con un passaggio filtrante, mette Andergassen in condizione di segnare, l’attaccante pusterese non dà abbastanza potenza alla stecca per superare l’estremo difensore avversario. Sono i primi segnali di un ritorno in attacco che prosegue con Gander e Bardaro. Con il trascorrere dei minuti il forechecking del Blue Team aumenta, Rajna è chiamato agli straordinari su Frei e Hochkofler. La fortezza ungherese si dimostra inespugnabile anche negli ultimi penalty killing del periodo.

Tornati in pista, gli uomini di Beddoes riprendono il gioco in situazione di uomo in più senza mai pungere. Lacedelli, scontata un’altra penalità, prova a spezzare l’equilibrio sul ghiaccio con un’azione personale alla quale si oppone egregiamente Rajna. Bencze e Luca Zanatta danno sprazzi di luce ad una frazione di gioco noiosa, mentre Szabo, dalla blu, fa correre qualche brivido di troppo alla spedizione Azzurra. Nel finale l’Ungheria cerca con più insistenza la via del goal, la difesa fa buona guardia e manda le due formazioni all’overtime.

La gara è risolta nel supplementare, giocato in tre contro tre, dal guizzo di Pietroniro, il quale, recuperato il disco in zona difensiva, s’invola verso Rajna superandolo con un diagonale scoccato da uno dei cerchi d’ingaggio.

Overtime anche nell’ultima gara del torneo: la Bielorussia B ha battuto la Slovenia 3-2 con la rete decisiva di Vyacheslav Gretsky al 63.05.

Le considerazioni di Tommaso Traversa, attaccante dell’Italia (da fisg.it):

C’è sempre soddisfazione a vincere, soprattutto contro un avversario che conosci molto bene come l’Ungheria. Prima della partita ci eravamo posti l’obiettivo di arrivare alla vittoria contro i magiari visto che mancava da tanto tempo. Direi che abbiamo creato tante occasioni ed alla fine il risultato ci premia e dobbiamo anche ringraziare la difesa per come ha indirizzato la partita. Sul torneo c’è il rammarico della sfida contro la Slovenia perché sapevamo che era lo scoglio più duro. Dobbiamo sicuramente migliorare sul piano delle penalità per evitare di spendere energie ulteriori. Globalmente è sempre un’esperienza importante affrontare delle squadre ben attrezzate e che t’impegnano sul ritmo per tutto l’arco della gara. Ma quello che ci tengo a dire è che l’EIHC è importante per creare ed armonizzare il gruppo. Abbiamo davanti a noi un Mondiale di notevole spessore dove dovremo giocare all’unisono e di squadra. Alcuni avversari hanno dei roster con delle individualità di prim’ordine ma noi cercheremo di rispondere con il gruppo. Comunque esperienza molto positiva questo EIHC.”

Italia – Ungheria 1-0 ot (0-0; 0-0; 0-0; 1-0)
Italia:
Gianluca Vallini (Jacob Smith); Michael Zanatta – Luca Zanatta – Phil Pietroniro – Lorenzo Casetti – Roland Hofer – Enrico Miglioranzi; Markus Gander – Raphael Andergassen – Ivan Deluca – Anthony Bardaro – Marco Rosa – Joachim Ramoser – Peter Hockhofer – Simon Kostner – Alex Frei – Riccardo Lacedelli – Tommaso Traversa – Marco Marzolini. Coach: Clayton Beddoes
Ungheria:  Miklos Rajna (Bence Kiss); Scott Macaulay – Bence Szabo – Nandor Fajes – Zsombor Garat – Roland Kiss – Roland Vokla – Patrik Imre – David Jaszai; Tihamer Becze – Gergo Nagy – Attila Nemeth – Balint Horvath – Matyas Odnoga – Peter Vincze – Patrik Kiss – Mark Miskolczi – Donat Szita –Akos Mihaly – Attila Pavuk. Coach: Jarmo Tolvanen
Arbitri: Borut Lesniak (Slovenia) e Tilen Pahor (Slovenia) Linemen: Gasper Zgonc (Slovenia) e Tadej  Snoj (Slovenia)
Penalità: Italia 8 (4/2/2/0) – Ungheria 6 (2/4/0/0)
Tiri: Italia 39 (14/13/7/5) – Ungheria 28 (6/12/10/0)
Marcatori: (1-0) 62.43 Phil Pietroniro (Markus Gander)
Spettatori: 80

Classifica: Slovenia p.ti 7; Italia p.ti 5; Ungheria p.ti 4; Bielorussia B p.ti 2

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