Milano RB: l’obiettivo prossimo è ripartire dalle giovanili

Milano RB: l’obiettivo prossimo è ripartire dalle giovanili

Si è tenuta presso la VIP Lounge del PalAgorà la conferenza stampa voluta da Pompeo Guarnieri, Presidente del Milano Rossoblu, il cui intento è stato quello di fare il punto della situazione dei primi sei mesi di gestione ed illustrare gli obiettivi nell’immediato futuro decisa nell’Assemblea dei soci tenutasi la sera precedente.

L’attività hockeistica quest’anno è passata sotto la sua gestione, c’è in progetto un piano di riqualificazione del PalAgorà. La concessione trentennale è scaduta nel 2017, i tempi biblici del Comune non hanno ancora permesso di stabilire quando si terrà il nuovo bando:

“Entro i termini fissati ho presentato il progetto esplorativo che prevede la riqualificazione totale dell’impianto e non l’abbattimento: la ristrutturazione avverrebbe per gradi, senza necessità di chiusura del palaghiaccio – afferma Guarnieri –, per un investimento di oltre 10 milioni di Euro che migliorerebbe anche la visuale e porterebbe la capacità, seguendo l’attuale normativa di sicurezza, a 3.300 posti, una nuova lounge e una nuova pista dedicata al curling e ai corsi di avviamento”.

La scelta di entrare in società è stato un passo naturale per non far morire l’hockey a Milano:

“In seguito abbiamo valutato quale campionato disputare e la scelta è ricaduta sulla Alps Hockey League con tutti i pro e i contro del caso. Ad inizio stagione la squadra era considerata competitiva ed aveva tutte le carte in regola per accedere ai playoff”.

Tuttavia, come noto, presto sono iniziati i primi problemi:

“Ad agosto abbiamo iniziato la preparazione, dopo pochi giorni si è guastato l’impianto di refrigerazione. Con il senno di poi la cosa giusta per un imprenditore sarebbe stata quella di chiudere il palaghiaccio e attendere l’agibilità da parte del Comune di Milano, invece ho preferito sostenere una spesa, a fondo  perduto, di 400 mila Euro e senza rimborso assicurativo perché l’impianto è vecchio, risorse distolte da altro, tutto ciò nonostante dal 2014, più di una volta, ho dichiarato che l’impianto di refrigerazione si poteva rompere”.

Problemi aggravatisi nel corso della stagione:

“In seguito, alla prima partita di AHL, s’è formato un buco nel ghiaccio con conseguente annullamento della partita e critiche da parte dei tifosi. A ciò si sono sommati l’andamento della squadra in campionato e i problemi con la curva che hanno portato ad un aumento dei costi dovuti a meno presenze sugli spalti; i conseguenti pessimi risultati non hanno permesso di trovare nuovi sponsor, abbiamo sostituito Pance con Brace, ma la contestazione è proseguita. A questo punto abbiamo deciso di proseguire fino a fine stagione, anche se lo scoramento ha preso il sopravvento nella squadra, e di incrementare i nostri sforzi sulle giovanili”.

Esperienze che hanno indotto ad intraprendere nuove strade per il futuro

“Durante l’Assemblea dei soci ho dichiarato che il mio primo obiettivo per la prossima stagione è quello di creare un settore giovanile che ci possa permettere di competere negli anni con le squadre altoatesine e venete.
La nostra squadra aveva un monte ingaggi di 400 mila Euro ante imposte, ai quali vanno sommati 100 mila Euro di alloggio, eppure non sono bastati per spegnere le critiche. Non mi interessa a quale campionato senior il Milano Rossoblu parteciperà, quello che voglio è un settore giovanile, a rischio di impiegare anni per formare una squadra competitiva o giocare senza pubblico.
La società va avanti, per l’anno prossimo deciderò, insieme ai miei soci, cosa fare; sicuramente il Milano Rossoblu non morirà, non voglio passare per la persona che ha fatto morire l’hockey a Milano. Con questo voglio dire che abbiamo bisogno di supporto, chi ci crede ci segua. Penso che il prossimo anno arriveranno nuovi partner, soprattutto quando si spalancheranno le porte alla ristrutturazione del PalAgorà.
Ora siamo soli”.

Per ingrossare le fila la società farà affidamento a promozioni nelle scuole, oltre ad intensificare la collaborazione col Como, ValpEagle e quella con il Varese e valutare delle nuove con i Diavoli Rossoneri di Sesto San Giovanni. La dirigenza vuole formare in casa i giocatori, come già accade nel pattinaggio.
Al momento del taglio dei giocatori stranieri e di Francesco de Biasio, la squadra non era ancora condannata dalla matematica, tuttavia…

“Ho preferito salvaguardare i conti della società e chi ci lavora – dichiara deciso il Presidente –, piuttosto che farla fallire. I problemi creati dall’impianto di refrigerazione sono  stati un salasso, a cui si sono aggiunti i maggiori oneri avuti per portare in giro i ragazzi ad allenarsi”.

Il presente è sotto gli occhi di tutti, il futuro è delineato.  

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