Il Lugano ritrova se stesso facendo suo il Derby

Il Lugano ritrova se stesso facendo suo il Derby

Ambrì sconfitto 5-3. Beffati, in avvio, dall’incredibile autogol di Merzlikins, i bianconeri risalivano subito la china con i gol di Fazzini e Chiesa. Dopo il pareggio di Zwerger, il nuovo allungo era operato da Bertaggia e Hofmann. Lerg riaccendeva solo momentaneamente le speranze degli ospiti, condannati dal sigillo finale dello stesso Fazzini.            

Due derby nell’arco di sole 24 ore! Prima alla Corner Arena, quindi alla Valascia. Due sfide di vitale importanza sia per il Lugano, attualmente sotto la linea, che per il lanciatissimo Ambrì, settimo in classifica, contro ogni previsione. Il primo round se lo aggiudicano meritatamente i padroni di casa per (5-3), al termine di un match appassionante.

L’avvio di partita dei bianconeri sembrava promettere subito molto bene, con Hofmann che centrava un clamoroso palo dopo soli 20”. Il peggio, però, arrivava inaspettatamente pochi istanti più tardi, quando Merzlikins, nel tentativo di liberare il disco, realizzava la più incredibile delle autoreti. La reazione dei padroni di casa si evidenziava immediatamente, al termine di un’azione personale di Haapala, sulla cui conclusione interveniva con bravura Manzato, preferito nell’occasione a Conz. Il vantaggio dei leventinesi durava però ancora per poco. Fazzini, infatti, ben posizionato davanti allo slot trovava al minuto 06:20 la rete del pareggio ottimamente ispirato da Loeffel (1-1). La formazione di Ireland, indemoniata, si installava così nel terzo difensivo degli ospiti, riuscendo addirittura a ribaltare il risultato già al minuto 10:23. Una conclusione dalla distanza di Bertaggia, sfuggiva maldestramente al controllo di Manzato e Chiesa era lesto a spingere il disco vagante in rete (2-1). Dopo un palo colpito dalla linea blu dopo un ingaggio da Guerra e un contropiede di Hofmann non finalizzato al meglio, Hofer impegnava finalmente Merzlikins ad un difficile intervento, con un gran tiro. Gli ospiti prendevano coraggio ma, dopo una penalità per cross-check fischiata a Lajunen, non riuscivano colpevolmente a capitalizzare il loro primo powerplay della serata.


Stessa sorte capitava ai bianconeri a cavallo dei primi due periodi quando, dopo una penalità fischiata a Kneubuehler, autore di uno sgambetto plateale ai danni di Wellinger, non erano mai in grado di rendersi pericolosi. Al minuto 22:20, Romanenghi sprecava una ghiotta occasione per realizzare la terza rete bianconera, mentre, sull’altro fronte, Merzlikins salvava miracolosamente su una deviazione al volo di Novotny, imbeccato da Hofer. Lo stesso attaccante ceco, colpevole di una carica alla testa nei confronti di Morini, si accomodava poco dopo sulla panca dei penalizzati per due minuti (più dieci disciplinari). Il Lugano, però, non riusciva ad incidere nonostante l’uomo in più, riuscendo, solo quando le due squadre ritrovavano la parità numerica, ad impegnare severamente l’ex Manzato, con una conclusione ravvicinata di Reuille. Nelle situazioni speciali, i padroni di casa non esprimevano nel migliore dei modi le proprie potenzialità offensive e così, anche nell’occasione della penalità inflitta successivamente a Zwerger (trattenuta del bastone), fallivano nuovamente l’allungo. Gli ospiti, peraltro, sempre in partita, sapevano sfruttare nel migliore dei modi la penalità fischiata a Wellinger, raggiungendo il pareggio con una precisa conclusione di Zwerger (2-2) al minuto 35:12. Nemmeno 30”dopo, però, al termine di un contropiede fulmineo,i padroni di casi si riportavano di nuovo avanti grazie a Bertaggia, che eludeva con una pregevole finta l’intervento di Manzato (3-2).  Il gol lanciava in orbita i bianconeri che, poco dopo, servivano il poker con Hofmann, ben assistito da Chiesa (4-2) al minuto 38:34. I tifosi bianconeri, in una Corner Arena esaurita in ogni ordine di posto, tributavano un caloroso applauso al loro Top Scorer, prossimo giocatore dello Zugo, dimostrandogli così tutta la loro stima e affetto. La formazione di Cereda, messa con le spalle al muro, manteneva comunque la lucidità necessaria, riuscendo, proprio in chiusura di periodo centrale, a trovare l’importantissima rete di Lerg, di fondamentale importanza per riaprire il match (4-3).

Nel periodo conclusivo, però, il Lugano sfruttava finalmente al meglio una  superiorità numerica per l’uscita di Goi, trovando la quinta rete (seconda personale) con Fazzini (5-3) al minuto 43:22. I leventinesi non si davano ancora per vinti, sfiorando il gol con Novotny e provandoci poco dopo anche con un paio di conclusioni dalla distanza di Guerra e Fischer, senza ottenere però fortuna. I bianconeri facevano buon uso del cronometro cercando di rischiare il meno possibile in fase difensiva. Al minuto 53.31, Hofmann veniva punito per un fallo di ostruzione ai danni di Jannik Fischer, ma la formazione di Luca Cereda non sapeva sfruttare la superiorità numerica, rischiando addirittura di capitolare al termine di un’azione di contropiede, conclusa malamente da Walker. Si rivelava proprio questa l’ultima chance per gli ospiti che, nonostante la loro grande abnegazione, non erano più in grado di riequilibrare l’esito del match. Il coach ospite rinunciava al proprio time-out, evitando di richiamare in panchina Manzato e così i bianconeri potevano aggiudicarsi con merito la prima sfida cantonale (terza stagionale), al termine di sessanta minuti appassionanti. Domani, in Leventina, la rivincita tra le due formazioni. Un’eventuale nuova vittoria, potrebbe consentire al Lugano di effettuare il controsorpasso a danno dei rivali.

 

Lugano – HCAP  5 . 3 ( 2 . 1 – 2 . 2 – 1 . 0 )

01 : 23  0 . 1  14.Lerg

06 :20  1 . 1   17.Fazzini (58.Loeffel-10.Bertaggia)

10 : 23  2 . 1   27.Chiesa (10.Bertaggia)

35 : 12  2 . 2   16.Zwerger (27.Guerra)  PP1

35 : 36  3 . 2   10.Bertaggia (17.Fazzini)

38 : 34  4 . 2   15.Hofmann (27.Chiesa-38.Sannitz)

39 : 02  4 . 3   14.Lerg (91.Hofer)

43 : 22  5 . 3   17.Fazzini (15.Hofmann-38.Sannitz) PP1

 

Penalità       : Lugano  4 x 2                                             HCAP  3 x 2 – 1 x 2+10 disc.

Arbitri          : Marc Wiegand –Anssi Salonen (FIN)    Linesman  :   Simon Wüst – Franco Castelli

Spettatori   : 7200

Lugano : Merzlikins, Chorney-Chiesa(C), Hofmann(TS)-Sannitz-Haapala, Vauclair(A)-Loeffel, Lapierre(A)-Lajunen-Walker, Wellinger-Ulmer, Jörg-Morini-Bürgler, Riva-Reuille, Bertaggia-Romanenghi-Fazzini. All.Ireland

HCAP : Manxato, Dotti-Plastino, Lerg-Novotny(A)-Hofer, Guerra-Fischer, Kubalik(TS)-Müller-Zwerger, Jelovac-Ngoy, Bianchi(C)-Kostner-Trisconi, Kienzle-Mazzolini, Lauper-Goi-Kneubuehler. All.Cereda.

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