EIHC: ltalia strapazzata dall’Ungheria

EIHC: ltalia strapazzata dall’Ungheria

La Nazionale italiana chiude l’EIHC contro l’Ungheria subendo una pesante sconfitta per 7-1; era dal febbraio 2015, contro la Slovenia, che l’Italia non subiva un così alto numero di reti: gli Azzurri, autori complessivamente di una prova opaca, dopo un primo tempo in cui prevalgono, ma incassano due reti, si spengono nei periodi successivi.

Risolti i problemi col ghiaccio della Tüskecsarnok che ha scongiurato l’annullamento della partita, i magiari e la Nazionale italiana sono scesi sul ghiaccio davanti ad un palaghiaccio esaurito in ogni ordine di posto. Coach Beddoes recupera Hofer, inserisce tra i pali Valle Da Rin e, rispetto alla partita contro il Kazakistan, inverte le prime due linee.

Dopo i primi minuti di studio l’Italia non finalizza il primo power play della gara, di contro l’Ungheria, tornata a piena forza, sblocca il risultato con Sarauer messo in condizione di segnare dal taglio orizzontale di Nagy. Il Blue Team prende il controllo della gara, la migliore azione è costruita da Kostner in collaborazione con Rosa, il quale, visto Bardaro dalla parte opposta libero da marcature, lo serve per un tiro di prima intenzione destinato a concludere la corsa in fondo al sacco, tuttavia il colpo di reni di Hetenyi neutralizza un goal certo. Nel finale gli ungheresi raddoppiano al termine di un ribaltamento di fronte concluso da Szabo sull’assist di Terbocs dalla linea di fondo. La reazione italiana è immediata: la discesa imbastita dal duo Marchetti-Bardaro, conclusa sul portiere da Trivellato, è il preludio della rete realizzata di prepotenza da Bardaro a 2’43” dal primo intervallo.

Alla ripresa del gioco Frei vuole legittimare la superiorità del primo tempo, tuttavia, dopo una fase di equilibrio, l’Ungheria prende il controllo delle operazioni di gioco: Gallo dopo due tentativi ravvicinati, recupera il disco da dietro la gabbia, portatosi all’altezza del palo alla destra di Valle Da Rin, lo cede orizzontalmente a Hari che allunga cono facilità. I magiari si ripropongono al termine di uno scambio tra Nagy e Hari, il cui tiro di prima intenzione è bloccato da Da Rin. La penalità comminata a Zanatta prolunga l’apnea Azzurra,  scontata l’inferiorità Trivellato dà nuovi segni di vita in attacco, anche se il diagonale è bloccato da Hetenyi, nel cambio di fronte, 19” più tardi, Nagy cala il poker scartando il cioccolatino offertogli da fondo pista da Sarauer.  Il quarto goal non ferma i padroni di casa, gli uomini di Beddoes  subiscono costantemente l’iniziativa ungherese, riuscendo ad arrivare in attacco solo nel finale.

In apertura della frazione finale i padroni di casa pungono con un’azione corale degli attaccanti della terza linea, arginata dalla difesa Azzurra. I falli  di Traversa (sgambetto) e Marchetti (bastone alto) danno modo agli ungheresi di prolungare la permanenza in attacco, ma è in cinque contro cinque che vanno a segno due volte con Pozsgai e Vas. Il sussulto del Blue Team matura dalla stecca di Marchetti: l’attaccante, intercettato un passaggio di Bartalis, si porta davanti a Hetenyi senza riuscire a bucare il five hole del goalie. Al 58’ Hari mette il sigillo alla gara col settimo goal magiaro.

Il prossimo impegno della Nazionale italiana è programmato a febbraio, quando la truppa Azzurra si sposterà in Slovenia per una nuova tappa dell’Euro Ice Hockey Challenge.

(da fisg.it) Uno dei veterani di questa Nazionale, Markus Gander, analizza la sconfitta ma fa anche il punto della situazione del torneo:

Questa sera non siamo stati per niente fortunati mentre gli ungheresi sono stati molto determinati a cercare le occasioni giuste. Abbiamo tirato tantissime volte ma il loro portiere ha preso di tutto. Inoltre noi avevamo la partita con il Kazakistan nelle gambe mentre l’Ungheria si è riposata venerdì. Ma questa sconfitta è solo una parte di questo torneo. Ripartiamo dalle cose buone che abbiamo fatto vedere e come squadra possiamo ulteriormente crescere e giocare bene contro chiunque. Credo che ci siano state anche buone indicazioni dal powerplay, dall’inserimento di nuovi giocatori e dalla valorizzazione dei più giovani.

Ungheria – Italia 7-1 (2-1; 2-0; 3-0)
Ungheria:
Zoltan Hetenyi (Miklos Rajna); Kevin Wehrs – Jesse Dudas – Bence Stipsicz – Tamas Pozsgai – Tamas Laday – Daniel Szabo – Arnold Varga – Bence Sziranyi; Vilmos Gallo – Janos Hari – Istvan Bartalis – Gergo Nagy – Andrew Sarauer – Daniel Koger – Balazs Somogyi – Janos Vas – Balint Magosi – Pal Krisztian Nagy – Istvan Terbocs. Coach: Jarmo Tolvanen
Italia: Martino Valle Da Rin (Marco de Filippo Roia); Michael Zanatta – Enrico Miglioranzi – Alex Trivellato – Jan Pavlu – Lorenzo Casetti – Tobias Brighenti – Armin Hofer; Anthony Bardaro – Marco Rosa – Michele Marchetti – Markus Gander – Alex Frei – Raphael Andergassen – Tommaso Traversa – Riccardo Lacedelli – Devin DiDiomete – Simon Kostner – Marcello Borghi – Matthias Mantinger. Coach: Clayton Beddoes
Arbitri: Vladimir Babic (Ungheria) e Simone Lega (Italia) Linesmen: Norbert Muzsik (Ungheria) e Aron Soltesz (Ungheria)
Penalità: Ungheria 6 (4/0/2) – Italia 8 (0/2/6)
Tiri: Ungheria 36 (8/15/13) – Italia 39 (17/12/10)
Marcatori: (1-0) 06.17 Andrew Sarauer (Gergo Nagy – Daniel Koger); (2-0) 15.53 Daniel Szabo (Istvan Terbocs – Pal Krisztian Szabo); (2-1) 17.17 Anthony Bardaro (Marco Rosa – Alex Trivellato); (3-1) 25.59 Janos Hari (Vilmos Gallo – Istvan Bartalis); (4-1) 31.00 Gergo Nagy (Andrew Sarauer – Daniel Koger); (5-1) 46.44 Tamas Pozsgai (Krisztian Nagy – Istvan Terbocs); (6-1) 48.13 Janos Vas (Balint magosi – Bence Sziranyi); (7-1) 57.20 Janos Hari (Kevin Wehrs – Vilmos Gallo)
Spettatori: 1.795
MVP: Zoltan Hetenyi (Ungheria) e Jan Pavlu (Italia)

Classifica finale: Kazakistan p.ti 9 (3 partite); Ungheria p.ti 3 (2); Italia p.ti 3 (3); Corea del Sud p.ti 0 (2)

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