Olimpiadi & Paralimpiadi 2026: uno per tutti, tutti per uno

Olimpiadi & Paralimpiadi 2026: uno per tutti, tutti per uno

Si potrebbe evocare l’antico motto di D’Artagnan e dei tre moschettieri di Alexandre Dumas, oppure si potrebbe citare il vecchio detto “l’unione fa la forza”; sta di fatto che Cortina, Milano e Torino correranno insieme a settembre 2019 per aggiudicarsi le Olimpiadi invernali del 2026. E’ quanto ha deliberato il 261° Consiglio Nazionale del CONI “per un progetto innovativo, atto a garantire un equilibrio tra le rispettive competenze territoriali mediante il rafforzamento della coesione e del rispetto tra le aree individuate per lo svolgimento dei Giochi e l’individuazione di soluzioni che diano le maggiori possibilità di successo della candidatura per l’Italia intera”.

La candidatura congiunta ha avuto l’avallo del Comitato Olimpico Internazionale, tuttavia ha sortito qualche malumore in Giuseppe Sala, Sindaco di Milano, che ha scritto una lettera a Giovanni Malagò, Presidente del CONI Malagò:

“Caro Giovanni, con rammarico constato che, nella scelta della candidatura per i Giochi del 2026, le ragioni della politica stanno prevalendo su quelle sportive e territoriali. Per spirito di servizio al Paese, Milano conferma la propria disponibilità ove richiesto, solo come venue di gare o eventi, in quanto, stante le attuali condizioni, non ritiene praticabile una sua partecipazione alla governance del 2026”.

Cautela, invece, è mostrata da Giancarlo Giorgetti, Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri con delega allo Sport, il quale, secondo quanto pubblicato dall’Ansa, afferma:

“Apprezzabile lo sforzo del Coni e del presidente Giovanni Malagò per dare una proposta unitaria e credibile. Ed il Governo si riserva di valutarla”. Il Governo “sostiene la candidatura se le città interessate rinunciano a una parte significativa di ambizioni”.

Secondo il Masterplan diramato dal Comitato Olimpico, l’investimento necessario ammonterebbe a 376,65 milioni di Euro. In Piemonte si disputerebbero lo sci alpino (al Sestrière), pattinaggio di velocità e il torneo di hockey su ghiaccio (a Torino), quest’ultime due discipline sarebbero condivise con Milano che inoltre vedrebbe gareggiare gli atleti del Curling, Short Track e Pattinaggio di figura. La Lombardia sarebbe protagonista anche con la Valtellina con Biathlon, Freestyle, Sci nordico e Snowboard; infine il Veneto accoglierebbe il Bob, Skeleton, Slittino, Pattinaggio di velocità, mentre Salto con gli sci e la Combinata nordica sarebbero organizzati in collaborazione col Trentino.

Appuntamento al 10 settembre 2019, quando la sessione del CIO in programma a Milano sceglierà chi organizzerà le Olimpiadi del 2026 e l’Italia saprà se la triplice candidatura si dimostrerà forte oppure un pasticcio all’italiana per non scontentare nessuno.

Il masterplan del CONI

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