Elezioni FISG: Berto, le mie idee per una nuova Federazione

Elezioni FISG: Berto, le mie idee per una nuova Federazione

Alberto Berto, candidato per la Presidenza, piemontese, è stato dal 2001 al 2015 segretario della FISG e per tanti anni allenatore dello sci di fondo e quindi un profondo conoscitore dello sport.

“Nel mio programma elettorale ho diversi punti che vorrei veder concretizzarsi: uno dei più interessanti è indubbiamente la copertura televisiva degli eventi sportivi dell’hockey nazionali ed internazionali. E’ necessario riallacciare i contatti con televisioni con copertura nazionale (escludendo la Rai). Una mia idea sarebbe utilizzare il prodotto realizzato da tv locali, e riproporle per la diffusione a carattere nazionale. Purtroppo questo prodotto non è adatto alle esigenze qualitativamente molto alte di Sky, e la Rai non ha abbastanza spazio nel palinsesto dell’unico canale sportivo Raisport dove l’hockey viene considerato uno sport minore. La copertura tv mi è stata chiesta dalle società della ALPS, visto e considerato che i costi di produzione non sarebbero così eccessivi. Solo in questo modo si potrebbe tornare a promuovere uno sport così spettacolare come l’hockey. Inoltre potrebbe esserci anche un maggior interessamento degli sponsor che con la tv riuscirebbero ad avere maggior visibilità sia sul territorio nazionale che su quello frontaliero. Come Federazione dovremo verificare a budget l’effettiva disponibilità dei fondi da poter utilizzare e chiederemo a tutte le società di aiutarci nel percorso.

L’hockey ad alto livello va sicuramente incrementato perché senza questo apporto anche la nazionale ne risentirebbe, soprattutto in vista dei mondiali del prossimo anno in Top Division. La squadra senior dovrà avere una preparazione adeguata: sono sempre le società che sono nella posizione di ingaggiare i giocatori che poi potranno servire alla nazionale. Anni fa arrivavano in Italia degli stranieri che potevano insegnare qualcosa ai nostri ragazzi per poter crescere. Ora gli stranieri in Italia sono meno forti e quindi i nostri giovani non hanno un gran che da imparare. Per esempio il Bolzano ha un budget limitato rispetto alle altre squadre di Ebel: ingaggia per un anno dei giocatori giovani che hanno voglia di emergere e poi vengono prelevati da altre squadre più ricche e vengono venduti dal Bolzano a cifre più alte in modo da poterci guadagnare. In questo modo Bolzano riesce a stare nel  preventivo economico e di anno in anno ha consolidato la sua presenza in Ebel.

L’hockey per la Fisg è importante perché è il 28% di tutta l’attività federale e dove esser valorizzato. Non basta un sistema hockey che valga per tutti: bisognerà fare un progetto per l’hockey spalmato su un minimo di tre o cinque anni. Le società chiedono regole chiare e precise senza deroghe e senza cambiamenti in corsa come già successo. Sarà il mio primario impegno mettermi a disposizione delle società e confrontarsi sulle regole da far rispettare. Metterò a disposizione la mia esperienza sportiva di oltre 42 anni: so già come funziona la Federazione e tutti i suoi reparti. Ho tanta voglia di collaborare con tutti, di costruire uno staff di persone motivate che dovranno lavorare in gruppo interfacciandosi giornalmente con le società.

All’interno della struttura organizzativa sono assenti delle figure professionali retribuite: è inaccettabile avere un consigliere di settore il quale debba seguire tutte le pratiche inerenti al suo sport, ovviamente tutto avrà un costo ma per avere un buon prodotto sarà necessario investire. Anche il Presidente da solo non può seguire tutto e tutti. L’hockey ha delle esigenze particolari: si dovrà rivedere anche il sistema della comunicazione, immagine e marketing. Inoltre a mio avviso manca anche la figura del Direttore Sportivo che possa girare e visionare i vari giocatori interfacciandosi con gli allenatori e le società, come faceva Mickey Goulet e Brian Lefley.

Dobbiamo recuperare i giovani e far lavorare le società, i Comitati regionali devono tornare a seguire il loro spirito tecnico. Dovremo forse copiare il metodo Alto Adige, dove ci sono strutture che sono funzionali e il numero degli atleti è in costante aumento: è importante sfruttare al meglio le risorse del territorio. I vari organi regionali dovranno collaborare in sintonia e lavorare tutti nella stessa direzione perché la Federazione da sola non può fare nulla. Per esempio la Lombardia deve riacquistare il peso politico che aveva in precedenza: purtroppo stanno sparendo troppe attività, gli impianti sportivi sono inadeguati. Il mio fondamentale obiettivo è far crescere i giovani anche con attività estive in Italia con professionisti di alta qualità organizzati dai Comitati con il supporto della Federazione, evitando che le famiglie spendano soldi per mandare i figli ai camp in Canada o Stati Uniti.

La Federazione non è fatta solo di medaglie, perché le abbiamo sempre vinte. Quest’anno nel computo si è vinto un oro in più. Negli ultimi dodici anni, il computo delle medaglie è sempre lo stesso. Non è tutto oro quello che luccica: la Federazione è brava nell’attività di vertice anche perché i risultati li abbiamo sempre ottenuti spesso facendo ogni volta dei miracoli. Purtroppo mancano attualmente le basi solide con regole semplici per poter costruire qualcosa di veramente serio e duraturo e mi impegnerò con tutte le mie forze perché questo si attui nel più breve tempo possibile.

 

 

 

 

Ultime notizie
error: Content is protected !!