Un grande Bolzano stende il Vienna Capitals

Un grande Bolzano stende il Vienna Capitals

Davanti ad un Palaonda gremito in ogni ordine di posto, il Bolzano vince una gara molto importante nel futuro di questa semifinale. La formazione di Kai Suikkanen imposta la gara nel modo migliore ed a lei più congeniale, attendendo le prevedibili sfuriate offensive degli austriaci nel suo terzo difensivo e ripartendo in controfuga.

Nella formazione austriaca, rispetto a gare tre, è assente l’attaccante Rafael Rotter ma gli ospiti, che debbono recuperare, partono ugualmente di gran carriera. La prima azione sotto porta arriva al minuto due con Jerry Pollastroni che se ne va in controfuga ed impegna severamente Pekka Tukkoola. Il Capitals fa un forechecking molto alto e la seconda occasione della gara arriva, poco dopo, sulla stecca di Andreas Nödl. In questa fase il Bolzano, “gioca umile”: subisce la pressione, gioca basso e cerca di ripartire in controfuga, aspettando l’occasione giusta per colpire. Al 5:32 i Foxes escono dal guscio e da un tiro di Christopher Carlisle, non trattenuto da Lamoureux, arriva una occasione che gli avanti biancorossi non sanno sfruttare. Una doppia sanzione al 6:59, fa giocare per i due minuti successivi le formazioni in 4 vs 4 ma il risultato non si sblocca. Non succede nulla neppure sul successivo power play a favore dei bolzanini. Ma nel frattempo, l’inerzia del match è cambiata. Il Bolzano ha retto alla sfuriata iniziale dei viennesi i quali, resosi conto che far breccia nel muro difensivo dei ragazzi di Suikkanen, non è proprio così facile, si lasciano prendere dal nervosismo e così, da due situazioni di uomo in più sul ghiaccio, arrivano le prime due segnature dei Foxes. Al 11:24 per un fallo su Michael Halmo, lanciato verso la porta avversaria, arriva un power play per i bianco-rossi, sul quale si sblocca il risultato. Il gol arriva al minuto 12:09 e l’autore è Matt Tomassoni lesto a deviare sotto porta, una conclusione di Charlie Gartner. Il Vienna al 14:51, cerca di ristabilire le distanze con Peter Schneider il quale, lanciato in controfuga, si trova solo davanti al portiere che, ben piazzato, stoppa la sua conclusione. Il goal di Tomassoni fa decollare il gioco della formazione di Suikkanen mentre per il ragazzi di Serge Aubin il disco inizia a “pesare una tonnellata”, ed il nervosismo tra le file austriache diventa davvero palpabile. A riprova di quanto detto, mentre Peter Patrick si fa cacciare dalla pista ghiacciata per l’ennesima penalità evitabile, il Bolzano trova il goal del raddoppio con una splendida azione personale di Matias Sointu. Sulla segnatura i viennesi trovano anche il modo di beccarsi un’altra penalità che li porterà ad iniziare il secondo tempo con l’uomo in meno.

La frazione centrale, iniziata con l’handicap della penalità maturata sul finire del primo tempo, porta immediatamente, alla terza segnatura dei padroni di casa che con Michael Angelidis, infilano dopo 17 secondi, dalla distanza, la gabbia di Jeanne Philipp Lamoureux. Il secondo tempo prosegue con gli austriaci a cercare il goal ed il Bolzano a cercare gloria in controfuga. Le occasioni per la formazione sudtirolese fioccano e prima Petan poi Smith avrebbero sulla stecca il colpo del KO definitivo. Poi un infortunio (il primo referto medico parla di un probabile taglio al tendine del polso) priva la formazione di casa dell’apporto di Stefano Marchetti che esce tra gli applausi. Il Vienna continua ad attaccare ed approfittando di una indecisione della difesa di casa, al 29:44, accorcia le distanze con Kelsey Tessier. La gara diventa ancora più accesa, i giallo-neri ospiti alzano la loro pressione ed il Bolzano ha fior di occasioni in controfuga, sprecate dalla precipitosità delle conclusioni dei suoi avanti e dalla prontezza del portiere ospite. Goal sbagliato e goal subito: non è legge scritta ma spesso diviene una amara realtà e così dopo che Desousa ha ciccato una buona opportunità, la formazione della capitale austriaca trova, il goal con l’ex di turno, il contestato, Jerry Pollastrone, che, ben posizionato sotto porta, devia in fondo alla gabbia, una conclusione di Peter Schneider. Il Bolzano si sveglia a 3:25 dalla sirena ma la conclusione di Matt Tomassoni si infrange sul palo sinistro della gabbia di Jeanne Philipp Lamoureux: è l’anteprima del goal che arriva a 25 secondi e venti centesimi dalla sirena con un tiro di Christopher Carlisle che si infila alle spalle di Jeanne Philipp Lamoureux, stranamente immobile e forse, coperto dai giocatori presenti sul ghiaccio.

Nel terzo drittel il Vienna cinge d’assedio il terzo difensivo dei Foxes nel tentativo di recuperare la gara. La formazione di Serge Aubin attacca senza requie, giocando lancia in resta e le opportunità si susseguono ed in diverse occasioni Pekka Tukkoola si guadagna “il gettone di presenza”. A due dalla sirena il coach Viennese richiama in panca il suo portiere per inserire un uomo in più sul ghiaccio e l’assedio degli ospiti si fa, se possibile, ancora più stringente ma il fortino dei bianco-rossi non cede e la gara si conclude a 18 secondi e 14 decimi dalla sirena con l’empty net goal di Anton Bernard. 

Intervista a Daniel Glira (di HC Bolzano)

Semifinale Campionato Ebel: Gara 4
HCB Südtirol Alperia (8) vs. Vienna Capitals (1) 5 – 2 (2-0, 2-2, 1-0)
Sabato 31.03.2018: – ore 18.00. Spettatori 7.200.
Arbitri: Trpimir PIRAGIC, Viktor TRILAR, Giudici di Linea: Jakob Schauer, Gasper Jaka Zgonc
Marcatori: 12:09 1:0 PP1 HCB Matt Tomassoni (Gartner – Angelidis); 19:27 2:0 PP1 HCB Matias Sointu (Tomassoni – Gartner); 20:17 3:0 PP1 HCB Michael Angelidis (Tomassoni – Gartner); 29:44 3:1 EQ VIC Kelsey Tessier (Fraser – Buck); 32:58 3:2 EQ VIC Jerry Pollastrone (Schneider – McKiernan); 39:35 4:2 EQ HCB Christopher Carlisle (DeSousa – Sointu); 59:42 ENG HCB Anton Bernard (Carlisle)
Serie, best of Seven, HCB Südtirol Alperia – Vienna Capitals 3 – 1

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