Tony PumaIl Comitato Olimpico Nazionale Italiano ha comunicato con una lettera al Comitato Olimpico Internazionale la volontà di proseguire nella fase di dialogo, relativa alla candidatura alle Olimpiadi invernali del 2026, “avviata nei mesi scorsi in seguito all’invito da parte di CIO ricevuto lo scorso 29 settembre”. Un atto dovuto, tenuto conto dell’imminente scadenza formale del 31 marzo indicata nelle procedure dello stesso CIO, con il quale il CONI ha ufficializzato la candidatura congiunta di Milano e Torino.
L’ente presieduto da Giovanni Malagò ha “esplicitamente indicato che il CONI resta in attesa della formazione del nuovo Governo al quale, nei tempi e nei modi che verranno concordati, sottoporrà uno studio di fattibilità già realizzato ad inizio del 2018, per una valutazione complessiva dell’intero progetto che possa portare benefici a tutta l’Italia anche alla luce del contenimento dei costi previsti dall’Agenda 2020”, infatti “la Fase di Dialogo prevede una collaborazione tra il CONI, la Città e il CIO per verificare la miglior soluzione che si adatti alle esigenze del Paese, considerando quindi la possibilità, nell’ambito di un progetto unitario, di allargare anche ad altri territori eventuali soluzioni per le differenti competizioni olimpiche”.
Al termine della Fase di Dialogo, il CIO deciderà quale città invitare ad essere ufficialmente candidata per i Giochi Olimpici invernali 2026.
Con il passo odierno del CONI, decade la proposta di candidatura del Veneto avanzata dal Governatore Luca Zaia, il quale avrebbe voluto coinvolgere il Trentino Alto Adige.