g.palomboIl Biel domina il Lugano imponendosi (7-3), mentre i Lions sorprendono i campioni in carica del Berna, sconfiggendoli di misura (3-2) e conquistando il break.
Il Lugano si è presentato alla Tissot Arena senza Lajunen (infortunato alla mano) e al claudicante Sanguinetti, sostituiti da Klasen ed Etem. Nonostante le due assenze pesanti, che si devono sommare a quelle ormai purtroppo note di Bürgler, Brunner e Chiesa, l’inizio della formazione di Ireland faceva ben sperare. Un ritrovato Fazzini, servito da Hofmann, portava infatti subito avanti i bianconeri. Il vantaggio durava però poco, perché i padroni di casa raggiungevano immediatamente il pareggio grazie a Diem (gol favorito da un cambio di linea errato prima, e da una deviazione fortuita di Merzlikins dopo un tocco di pattino di Lühti, poi). Col passare dei minuti, i seeländer assumevano sempre più il comando delle operazioni ma, nonostante l’elevato numero di tiri scagliati, non riuscivano a scardinare la difesa dei ticinesi. In avvio del periodo centrale, Johnston, al termine di una splendida azione personale, illudeva i bianconeri siglando un gran gol. Ma, dopo aver nuovamente riequilibrato il risultato grazie all’assolo di Fuchs, bravo a mettere il disco all’incrocio, i bernesi non si voltavano più indietro. Dopo la rete del (3-2) realizzata da Micflikier e, contestata soprattutto di Merzlikins, per un presunto colpo di bastone sferrato al goalie da parte dello stesso attaccante, gli arbitri pensavano di punire anche Johnston. Con l’uomo in più, il Bienne andava di nuovo a segno con Rajala e a 7”dal suono della sirena, Neuenschwander, realizzava addirittura la rete del (5-2). La sesta rete di Micflikier (seconda personale), costringeva Ireland a sostituire tra i pali il frastornato portiere di origini lettoni. Non aveva fortuna nemmeno il suo sostituto Manzato, che, in breve tempo, veniva battuto ancora una volta dallo stesso Micflikier, dopo uno scambio tra Fuchs e Earl. Un’autentica disfatta per i bianconeri che riuscivano solo ad accorciare le distanze con un gol di Wellinger dalla linea blu. Giovedì prossima alla Resega, ci vorrà sicuramente un altro Lugano, per provare a riportare la serie in equilibrio.
Nella sfida della Post Finance Arena, i padroni di casa partivano col piede giusto e, grazie ad un assolo di Scherwey, si portavano ben presto in vantaggio. Lo Zurigo incerto e deludente della Regular Season, mostrava tutto un altro volto e, seppur favorito da un paio di svarioni della difesa degli “orsi” ribaltava addirittura il risultato. Protagonista assoluto in entrambe le occasioni, il Top Scorer svedese Pettersson, autore di una doppietta, favorito nella prima delle due segnature da un marchiano errore di Kamerzin. Nel secondo periodo, proprio il difensore bernese si riscattava accorciando le distanze, ma gli arbitri annullavano la sua rete, dopo aver rivisto le immagini, per un millimetrico offside di Arcobello. Dopo una grande opportunità per Bodenmann, i Lions andavano vicini al terzo gol, al termine di un’azione di contropiede di Wick. I padroni di casa, quasi in chiusura, sfruttavano nel migliore dei modi un power-play per l’uscita di Shore, autore di un aggancio falloso ai danni di Noreau, riportandosi in parità grazie a un diagonale dalla distanza di Untersander. La conclusione sorprendeva Flüeler che aveva nell’occasione la visuale coperta, a causa del grande traffico davanti alla gabbia. Negli ultimi venti minuti, gli ospiti, nonostante l’inferiorità numerica per l’uscita di Schäppi, riuscivano a riportarsi in vantaggio al termine di una pregevole azione di contropiede, con un gol firmato dall’ottimo Kenins (non impeccabile Genoni). Lo Zurigo si chiudeva molto bene proteggendo la gabbia di Flüeler e eccezion fatta per un palo di Gerber, riduceva al minimo i rischi, conquistando il meritato break.
Nello spareggio dei Playout, l’Ambrì conquista la settima vittoria stagionale contro il Kloten, ma, quello che più conta, si porta avanti (1-0) nella serie contro gli zurighesi, imponendosi alla Valascia con un netto (4-0). In superiorità numerica, i leventinesi passavano in vantaggio grazie ad Emmerton, sfruttando un’indecisione di Boltshauser. Gli ospiti pur non demeritando, non riuscivano a sfruttare qualche occasione con l’uomo in più e rientrati in pista dopo la prima pausa, incassavano anche le reti di Zwerger (al termine di un’azione confusa) e di Pinana, alla sua prima segnatura in NLA. A mettere il sigillo finale, provvedeva invece Trisconi con la sua rete a porta vuota.
Dopo un periodo di stasi, il mercato svizzero ha ripreso vigore: Tobias Geisser ha firmato un contratto “entry level” di tre anni con i Washington Capitals; il difensore era stato scelto dalla franchigia americana al quarto giro (120° assoluto) durante il draft 2017. In partenza anche Christophe Bays: il portiere del Ginevra si trasferirà in Swiss League allo Chaux de Fonds per una stagione. Scenderà di categoria anche Franco Colleberg, dal prossimo anno il terzino dell’Ambrì Piotta sarà allenato a Thurgau da coach Stefan Mair.
Sono liberi di cercarsi una nuova destinazione il difensore Kevin Kühni e l’attaccante Nelson Chiquet, i quali non rientrano più nei piani del Friborgo.
Risultati
martedì 27 marzo
Playoff – Semifinali Gara 1
Berna – Zurigo 2-3
Serie: 1-0 Zurigo
Biel – Lugano 7-3
Serie 1-0 Biel
Playout – Finale Gara 1
Ambrì – Kloten 4-0
Serie: 1-0 Ambrì
Top Scorer LNA (Playoff)
# Club Punti (reti+assist)
1.M.Lapierre (Lugano) 10 (4+6)
2.T.Rajala (Biel) 9 (7+2)
3.G.Hofmann (Lugano) 9 (6+3)
4.A.Ebbett (Berna) 9 (2+7)
5.J.Lajunen (Lugano) 9 (2+7)
Top Scorer LNA (Playout)
# Club Punti (reti+assist)
1.C.Emmerton (Ambrì) 2 (1+1)
2.E.Berthon (Ambrì) 2 (0+2)
Top Goalies (Playoff)
# Club Svs% GAA
1.L.Genoni (Berna) 95,00 1.68
2.L.Flüeler (Zurigo) 93,56 2.11
3.E.Merzlikins (Lugano) 90,67 2.87
4.T.Stephan (Zugo) 90,61 3.31
5.J.Hiller (Biel) 89,56 2.72
Top Goalies (Playout)
# Club Svs% GAA
1.B.Conz (Ambrì) 100,00 0.00
2.L.Boltshauser (Kloten) 91,67 3.04
Gli highlights di Lugano ed Ambrì