Il Milano padrone del proprio destino

Il Milano padrone del proprio destino

Sono serviti due periodi al Milano per spegnere le velleità del Caldaro, giunto nel capoluogo lombardo con l’intenzione di girare la Serie dei quarti di finale a proprio favore. Per metà gara la formazione dell’Oltradige ha tenuto in scacco i rossoblù, la cui prestazione fino a quel momento è stata contrassegnata dalla serata sottotono di Tura. Dal terzo tempo gli uomini capitanati da Re hanno cambiato passo e domenica avranno il match point a disposizione.

Gara in salita per i padroni di casa che si presentano sul ghiaccio senza Lorenzo Piccinelli e Andrea Fadani: il Caldaro, al completo, impiega 36” a trovare il goal con Pircher con la complicità di Tura. La reazione dei padroni di casa stenta a concretizzarsi, causa forechecking ospite che impedisce ai saimini di portarsi in zona d’attacco; non va meglio nel primo power play della partita: durante i 2’ si superiorità Schina è il solo in grado di scoccare un tiro, peraltro, fermato dalla difesa altoatesina prima che impensierisca Andergassen. Scontata la penalità Michael Felderer ha l’occasione di raddoppiare con mezza porta sguarnita, il repentino recupero della posizione di Tura gli consente di mettere una pezza. Al 9.25 Colombo pareggia insaccando il disco dopo aver ripetutamente colpito con la stecca il portiere avversario appostato sul palo sinistro, gli arbitri ravvedono un fallo ed annullano. Prese le misure agli avversari, i rossoblù si presentano davanti ad Andergassen con maggiore insistenza: al termine di una discesa Schina si vede negato il pareggio dal palo sinistro. E’ il preludio al goal che matura al 16.01 al termine di un’azione corale finalizzata da Senoner. La risposta dei Lucci avrebbe potuto essere immediata se Bregenzer, appostato davanti allo slot, non avesse tirato a lato il puck servitogli da Gius.

I meneghini aprono il secondo tempo in situazione di uomo in più: Vanetti e Borghi non riescono a scardinare la gabbia di Andergassen, nel capovolgimento di fronte Michael Felderer vanifica il contropiede concludendo a lato. Tornati con gli stessi uomini sul ghiaccio Raimondi fallisce il raddoppio tirando sul portiere; l’inizio scoppiettante è reso pepato dalla penalità inflitta ad Asinelli; nei minuti successivi il Milano rinchiude a lungo gli ospiti nel loro terzo difensivo, tuttavia i Lucci, quando attaccano sanno far male, per di più la serata no di Tura è sancita dal disco scagliato da Gamper che l’estremo difensore spizzica con la pinza, lasciando che termini la corsa alle sue spalle. Il Milano, visibilmente in difficoltà, supera il difficile momento con il pareggio di Petrov, seppur, secondo il Caldaro, viziato da bastone alto. Il goal e un nuovo power play ridanno fiducia agli uomini di De Zordo che sfiorano il vantaggio con Borghi. L’attaccante, ad 1’ dalla fine, regala a Perna un disco che chiede solo di essere insaccato, la mira dell’italocanadese, invece, lo spedisce in balaustra.

In apertura dell’ultima frazione di gioco Andergassen non trattiene il disco partito dalla stecca di Xamin facendo correre un brivido lungo la schiena ai suoi. Il centro si ripete poco più tardi con un diagonale dopo una discesa. La chiave di volta della gara è il “gollonzo” con il quale i padroni di casa ribaltano il punteggio: contrasto in balaustra tra Borghi e un giocatore del Caldaro, il disco s’impenna e nella ricaduta colpisce la schiena di Andergassen finendo in rete.  La partita si mette in discesa quando Perna, con un taglio orizzontale, riprende il rebound dell’estremo difensore caldarese battendolo. Galvanizzati dal doppio vantaggio i milanesi continuano ad attaccare trovando il quinto goal con Vanetti ispirato da Perna. Il botta e risposta tra Michael Sölva (in power play) e Borghi lascia le distanze invariate, mentre Asinelli porta il gap a +4. Negli ultimi minuti Tura si riscatta mettendo una pezza sul tiro di Stricker che non riesce ad approfittare di un pasticcio difensivo degli avversari in fase d’impostazione. Il sigillo finale alla gara è messo da Petrov a 22” dalla sirena.

Milano Rossoblu – Caldaro (1-1; 1-1; 6-1)
Milano Rossoblu: Alessandro Tura (Riccardo Pignatti); Alessandro Re – Andreas Radin – Andrea Schina – Stefan Ilic – Fabrizio Senoner –Daniel Belloni; Marcello Borghi – Aleksandr Petrov – Domenico Perna – Edoardo Raimondi – Andrea Vanetti – Tommaso Terzago – Federico Colombo – Davide Xamin – Simone Asinelli – Andrea Pirelli. Coach: Andrea De Zordo
Caldaro: Alex Andergassen (Michael Mair); Michael Sölva – Thomas Waldthaler – Benjamin Bregenzer – Michele Volcan – Giovanni Reffo – Christian Tröger – Mattia Micali; David Stricker – Thomas Pichler – Michael Felderer – Patrick Gius – Manuel Gamper – Martin Pircher – Bastian Andergassen – Patrick Tomasini – Mirko Quinz – Massimo Ziliani – Raphael Felderer – Leopold Moling. Coach: Karl Anderlan
Arbitri: Luca Marri e Luca Cassol Linesmen: Stefano Terragni e Simone Vignolo
Penalità: Milano Rossoblu 8 (0/4/4) – Caldaro 8 (4/2/2)
Tiri: Milano Rossoblu 44 (13/14/17) – Caldaro 32 (12/10/10)
Marcatori:  (1-0) 00.36 Martin Pircher (Patrick Gius); (1-1) 16.01 Fabrizio Senoner (Domenico Perna – Davide Xamin); (1-2) 28.54 Manuel Gamper (Patrick Gius); (2-2) 32.23 Aleksandr Petrov (Andreas Radin – Federico Colombo); (3-2) 44.43 Marcello Borghi (Domenico Perna – Andrea Vanetti); (4-2) 46.29 Domenico Perna (Andrea Vanetti – Marcello Borghi); (5-2) 50.28 Andrea Vanetti (Domenico Perna – Marcello Borghi); (5-3) 52.55 Michael Sölva (Leopold Moling – Mirko Quinz) PP; (6-3) 53.17 Marcello Borghi (Andrea Vanetti – Domenico Perna); (7-3) 54.01 Simone Asinelli (Federico Colombo – Davide Xamin); (8-3) 59.38 Aleksandr Petrov (Marcello Borghi – Domenico Perna)
Spettatori: 816

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