Il Lugano ritrova vigore grazie al successo nel Derby

Il Lugano ritrova vigore grazie al successo nel Derby

Ai bianconeri la sfida n.219 (4-2). La doppietta di Klasen lanciava i padroni di casa prima dell’allungo firmato da Fazzini. Nel terzo periodo, l’Ambrì aveva il  grande merito di provarci, realizzando con D’Agostini, a cui  però replicava subito Romanenghi. Tardivo il gol di Collenberg.  

Due derby nel breve giro di 24 ore, potevano e dovevano rappresentare un’occasione da cogliere al volo per ritrovare quella intensità di gioco e quella autostima perse un po’ per strada, nonché per rivitalizzare una classifica che, pur considerando i diversi obiettivi delle due formazioni ticinesi, stentava a prendere una forma ben definita da ambo le parti. Ebbene, il Lugano, sfruttando appieno la spinta dei propri tifosi che riempivano la Resega, è stato più determinato riuscendo a vincere così, con pieno merito, il suo quarto derby stagionale (4-2), ritrovando più convinzione e serenità, in attesa della rivincita in programma domani sera alla Valascia.

Era proprio il rientrante Furrer, in avvio di partita, a scagliare il primo tiro verso la porta avversaria, trovando Conz pronto a bloccare. Dopo poco più di quattro minuti, la panchina bianconera riceveva due minuti di penalità per troppi uomini sul ghiaccio. Entrava così in scena anche Merzlikins per fermare con sicurezza la botta di D’Agostini, Top Scorer biancoblu e per deviare col gambale quella di Kubalik. Alla prima vera occasione, il Lugano però si sbloccava grazie a un gran diagonale di Klasen, ben servito lateralmente da Bürgler (1-0) al minuto 07:38.  La reazione leventinese si evidenziava con un tiro di Fora, non trattenuto dal portiere lettone, che metteva in leggera apprensione la retroguardia bianconera, brava ad evitare guai all’interno dello slot. Reduce dalla pesante sconfitta di Zurigo e da una serie di prestazioni tutt’altro che convicenti, la formazione di Ireland, mostrava finalmente la giusta concentrazione e, proprio in occasione del primo power-play a favore per l’uscita di Müller, trovava la rete del raddoppio, nuovamente con Klasen, anche se agevolata da un errore del portiere ospite (2-0) al minuto 11:14. La squadra di Cereda, di contro, che dovrebbe avere nel furore agonistico la sua caratteristica principale, non sembrava essere nella sua migliore serata, poco reattiva, nonostante i tentativi di Incir e Lhotak, seguiti da un tiro di Zwerger.

Nel periodo centrale, dopo un tiro molto pericoloso di Bürgler, un banale errore di Bertaggia, lanciava Kubalik tutto solo in contropiede, ma Merzlikins era superlativo nel fermare la conclusivo dell’attaccante ospite. In una fase della partita caratterizzata da qualche errore di troppo, l’Ambrì sprecava con Lhotak, in backhand, una delle poche occasioni per riavvicinarsi nel punteggio. Stessa sorte capitava sul fronte opposto ai bianconeri con Sartori, ben servito da Klasen al termine di un’azione di contropiede, in cui i padroni di casa venivano a trovarsi incredibilmente in tre contro uno. Il Lugano, sicuramente molto più determinato e incisivo in fase offensiva, sfiorava in più occasioni la terza rete, il più delle volte con deviazioni ravvicinate dei suoi attaccanti. Conz però si riscattava, salvando prima su Sannitz e successivamente su Lajunen, ispirato dal rigenerato Klasen. La formazione di Ireland dimostrava di essere in palla anche in occasione della seconda superiorità numerica per un a penalità fischiata a Lhotak per bastone alto, colpendo per la terza volta proprio con il suo “casco giallo” Luca Fazzini che folgorava con un gran diagonale il povero Conz (3-0) al minuto 33:10. Nemmeno l’uscita dal ghiaccio di Sannitz per comportamento antisportivo, veniva sfruttata a dovere dalla squadra ospite. Erano invece i bianconeri a sfiorare il quarto gol in contropiede con Lapierre, fermato da Conz. I leventinesi si disunivano progressivamente facendosi prendere dal nervosismo. A farne le spese erano, contemporaneamente, Berthon, punito per una trattenuta e Conz, autore di una protesta plateale. Il Lugano, in totale controllo del match, non sapeva però approfittare della doppia superiorità numerica.

Nel periodo conclusivo, Merzlikins si superava su Lauper, lasciando ancora a zero l’attacco leventinese. Però, dopo una penalità fischiata a Furrer, protagonista attivo di una scazzottata con Mazzolini, l’Ambrì accorciava le distanze grazie a un diagonale di D’Agostini (3-1) al minuto 47:17. Nemmeno il tempo di mettere il disco al centro e Romanenghi rimetteva subito le cose a posto, infilando Conz, dopo un duetto spettacolare con Cunti (4-1) al minuto 47:37. Gli ospiti, nonostante il passivo pesante, non si perdevano d’animo ritrovando la voglia di lottare su ogni disco e, dopo non essere stati in grado di capitalizzare una superiorità numerica per una nuova uscita dal ghiaccio di Furrer, trovavano la seconda rete con Collenberg, servito da Kubalik (4-2) al minuto 51:13.  A poco più di tre minuti dal termine, un intervento prodigioso di Furrer (autore di una grande partita), toglieva dalla stecca di Lhotak il disco del potenziale gol che poteva avvicinare ulteriormente nel punteggio gli ospiti. Il time-out chiamato da Cereda a poco più di due minuti dal termine aveva il solo scopo di far uscire dalla gabbia Conz, nel tentativo di ridare un senso alla partita. Ma era ormai troppo tardi per togliere la meritata vittoria ai bianconeri, anche se il terzo tempo giocato con tanta convinzione e cuore da parte degli ospiti, lascia ben sperare per la rivincita in programma domani. La pressione è ora tutta sulle spalle dei bianco blu sempre più bisognosi di punti.

 

Lugano – HCAP  4 . 2 ( 2 . 0 – 1 . 0 – 1 .  2 )

07 : 38  1 . 0  86.Klasen (87.Bürgler-7.Furrer)

11 : 14  2 . 0  86.Klasen (98.Brunner) PP1

33 : 10  3 . 0  17.Fazzini (77.Sanguinetti-15.Hofmann) PP1

47 : 17  3 . 1  36.D’Agostini (44.Plastino-14.Taffe) PP1

47 : 37  4 . 1  70.Romanenghi (12.Cunti)

51 : 13  4 . 2  60.Collenberg (71.Kubalik)

 

Penalità     : Lugano  5 x 2                                     HCAP 6 X 2

Arbitri        : Daniel Stricker – Thomas Urban    Linesman : Roger Bürgi – Marc Henri Progin

Spettatori  : 7200

Lugano : Merzlikins, Furrer-Wellinger, Klasen-Lajunen-Bürgler(A), Matewa-Sanguinetti, Hofmann-Lapierre(A)-Fazzini(TS), Sartori-Chiesa(C), Bertaggia-Sannitz-Brunner, Kparghai-Reuille, Romanenghi-Cunti-Walker. All.Ireland

HCAP : Conz, Zgraggen-Plastino, Kubalik-Taffe-D’Agostini(A-TS), Gautschi-Fora(C), Zwerger-Müller-Trisconi, Jelovac-Hgoy, Lauper-Berthon-Lhotak, Collenberg-Mazzolini, Bianchi(A)-Kostner-Incir. All.Cereda

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