Anche il Davos sbanca la Resega

Anche il Davos sbanca la Resega

Nuova sconfitta casalinga per il Lugano battuto 4-3. Cunti replica a Jung, ma tre gol, in poco più di due minuti di Corvi, Dino Wieser e Little affossano i bianconeri, che hanno una tardiva reazione nel finale. Non bastano le reti di Walker e Hofmann per cambiare l’esito del match.

Dopo la fuga del Berna, isolatosi ormai in vetta alla classifica, al Lugano non restava altro obiettivo che quello di provare a blindare il secondo posto, sfruttando l’incontro casalingo contro il Davos, suo diretto concorrente. I bianconeri invece si sono fatti sorprendere dalla grande vitalità dei grigionesi che grazie a questo successo, molto più netto di quanto dica il punteggio, hanno ridotto a sei punti il gap nei confronti dei ticinesi. Dopo il largo successo contro il Friborgo, il Lugano ha dovuto così nuovamente inchinarsi sul ghiaccio amico.

L’avvio di partita si metteva subito in salita per i bianconeri, che venivano infilati da un diagonale dalla linea blu di Jung, a conclusione di un’azione di Little (0.1) al minuto 01:13. La reazione del Lugano era comunque immediata, ma l’assolo di Hofmann, si concludeva con un tiro respinto con il gambale da Senn. Il furioso forechecking, marchio di fabbrica dei grigionesi, permetteva poco dopo alla formazione di Del Curto di rendersi nuovamente pericolosa con Corvi, ma Merzlikins questa volta non si faceva sorprendere. Con Sannitz in panca puniti da una parte, e Walser dall’altra, entrambi colpevoli di aggancio a breve distanza di tempo, Il Davos si mostrava maggiormente incisivo, e il portiere di casa era costretto ad intervenire per fermare una conclusione pericolosa di un ex, Simion. Le squadre tornavano al completo, ma un errato cambio di linee dei gialloblu, per poco non metteva Klasen nella condizione di battere Senn. L’attaccante svedese, tutto solo, non riusciva a inquadrare il bersaglio. La confusione si ripeteva nel cambio successivo, e la panchina di Del Curto, questa volta, pagava dazio con due minuti di penalità. I bianconeri, però, sprecavano una clamorosa occasione per il pareggio con Hofmann, trovatosi completamente solo davanti alla porta. Particolarmente temibile mostrava di essere il contropiede della formazione ospite, che con Jörg prima e Corvi poi, per poco non realizzava la rete del raddoppio. La difesa bianconera riusciva a reggere l’urto e, ironia della sorte, proprio al termine di una magistrale azione in transizione, ristabiliva l’equilibro grazie al gol di Cunti, ispirato dall’assist di Hofmann (1-1) al minuto 15:31.  In chiusura di periodo, i grigionesi non riuscivano a sfruttare al meglio due minuti di superiorità numerica per l’uscita di Lajunen, rientrato in squadra dopo l’impegno con la nazionale finlandese.

Nel periodo centrale, Merzlikins doveva subito intervenire su Egli, ma dopo un clamoroso palo centrato da Bürgler, erano gli ospiti a trovare il gol con Corvi (1-2) al minuto 22:36. Poco dopo il Davos aveva addirittura l’occasione per triplicare, ma il tiro di Johansson, giunto in squadra in seguito all’infortunio di Rödin, veniva fermato dal portiere bianconero. La rete era  però rimandata di poco. Nell’azione successiva, infatti, al termine di una fase piuttosto confusa, Dino Wieser trovava il varco giusto per mettere il disco in rete e realizzare il gol del (1-3) al minuto 23:42. I bianconeri, a questo punto, inaspettatamente cedevano di schianto, e per Little era gioco facile mettere un altro disco alle spalle di Merzlikins (1-4) al minuto 25:03. Tre gol al passivo in poco più di due minuti. si dimostravano un fardello pesante da digerire per la formazione di Ireland, che faticava terribilmente a riprendersi dalla choc, senza riuscire a trovare la minima energia per provare a ridare un senso a un match visibilmente compromesso. Solo al minuto 31:00, una conclusione di Bertaggia si infrangeva sul corpo di Senn, ma nulla di più. Gli ospiti, dal loro canto, si limitavano quasi Ambühl esclusivamente a controllare lo sviluppo del match cercando di non commettere errori e usando il contropiede come arma micidiale.

Nell’ultima frazione di gioco, i bianconeri non davano quasi mai l’impressione di credere nel miracolo e anche quando Schneeberger era costretto ad accomodarsi in panca puniti, per aver volontariamente spedito il disco fuori dalla pista, il Lugano sprecava due minuti in power-play, senza mai tirare verso la porta di Senn. Merzlikins, sull’altro versante, interveniva mostrando grandi riflessi sulla deviazione al volo di Simion, e poco dopo chiudendo ogni varco, al termine di una sortita offensiva di capitan Ambühl. Operazione utile per contenere il passivo. Nemmeno quando a finire fuori è stato Jung, i bianconeri sono stati in grado di organizzare un power-play degno di tale nome. Anche Fazzini,  infatti,Top Scorer in ottimo momento di forma, mostrava tutta la sua frustrazione, fallendo banalmente un gol tutto solo davanti allo slot. La partita perdeva progressivamente di interesse ma, quando il cronometro  sembrava correva inesorabilmente verso lo zero, senza che apparentemente accadesse nulla, il Lugano trovava un lampo con Walker, che riduceva così le distanze (2-4) al minuto 54:39. Del Curto, per evitare sorprese, chiamava prontamente time-out. Ma incredibilmente, dopo poco meno di un minuto, Hofmann batteva nuovamente Senn (3-4) al minuto 55:38. Una partita che sembrava morta e sepolta, soprattutto per l’atteggiamento passivo dei bianconeri, si rianimava improvvisamente e, a poco meno di due minuti dalla fine, era Ireland, a provare ad organizzare l’arrembaggio finale. Sanguinetti, in tuffo,  rimediava ad un suo precedente errore salvando miracolosamente su Sciarioni , che doveva solo spingere il disco nella porta lasciata sguarnita da Merzlikins. La reazione di orgoglio dei bianconeri, però, non sortiva l’effetto sperato di portare la partita quantomeno all’overtime. Serviva solo ad attenuare una sconfitta apparsa però molto più netta di quanto dica il passivo. Ora, prima della sosta natalizia, la trasferta di Kloten e l’incontro casalingo con il Bienne, diranno qualcosa in più sul momento di forma dei bianconeri, stasera davvero deludenti.

 

Lugano – Davos  3 . 4  ( 1 . 1 – 0 . 3 – 2 . 0 )

01 : 13  0 . 1  90.Jung (14.Little)

15 : 31  1 . 1  12.Cunti (15.Hofmann-30.Merzlikins)

22 : 36  1 . 2  70.Corvi

23 : 42  1 . 3  56.D.Wieser (97.Portmann)

25 : 03  1 . 4  14.Little (27.Nygren-19.Aeschlimann)

54 : 39  2 . 4  91.Walker (86.Klasen-38.Sannitz)

55 : 38  3 . 4 15.Hofmann

 

Penalità    :  Lugano  2 x 2                                              Davos  4 x 2

Arbitri        : Alessandro Dipietro – Daniel Stricker    Linesman : Balazs Kovacs – David Obgeweser

Spettatori : 5317

Lugano : Merzlikins, Ronchetti-Sanguinetti, Bertaggia-Lapierre(A)-Fazzini(TS), Vauclair(A)-Wellinger, Klasen-Lajunen-Brunner, Sartori-Chiesa(C), Hofmann-Cunti-Bürgler, Kparghai-Reuille, Romanenghi-Sannitz-Walker. All.Ireland

Davos : Senn, Nygren-Aeschlimann, D.Wieser(A)-Corvi-M.Wieser, Schneeberger-Paschoud, Ambühl(C)-Walser-Sciaroni(A), Heldner-Jung, Little(TS)-Johansson-Egli, Forrer-Grossniklaus, Jörg-Portmann-Simion. All.Del Curto

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