L’attacco dello Zugo riesce a fare la differenza

L’attacco dello Zugo riesce a fare la differenza

Lugano sconfitto 5-2, sceso sul ghiaccio con una difesa ampiamente rimaneggiata. Gli ospiti scattano avanti grazie ai gol di Suri, Martschini e McIntyre. La doppietta di Lapierre sembra poter riapre i giochi, ma la doppietta di Stalberg chiude i conti.

Dopo le due sconfitte contro Friborgo e Bienne che hanno interrotto un po’ a sorpresa una lunga striscia di risultati positivi, il Lugano cercava un pronto riscatto alla Resega affrontando lo Zugo che, al contrario, dopo aver attraversato una fase critica, era invece reduce da tre vittorie consecutive, eccezion fatta per l’eliminazione dalla Coppa Svizzera ad opera del Rapperswil. Considerate le pesanti assenze di Vauclair, Ulmer e Wellinger, coach Ireland è stato costretto a schierare tra le linee difensive Lucas Matewa, difensore della formazione e nazionale U18, classe 1999 e a richiamare Kparghai dai Ticino Rockets. Un’attenuante non da poco, che ha finito per incidere in modo determinante ai fini del risultato finale (5-2), che ha premiato meritatamente la formazione di Kreis,  dotata di un parco attaccanti, sia stranieri che svizzeri, di assoluto livello.

Gli ospiti iniziavano la partita con grande decisione e, in breve tempo, Merzlikins era costretto a intervenire ben due volte, per fermare le conclusioni di McIntyre e Schnyder. Al minuto 02:39, al termine di un’azione di contropiede, il portiere bianconero fermava di nuovo con bravura il tiro di Stalberg, giunto tutto solo davanti alla sua gabbia. Dopo sei minuti, arrivava finalmente anche la prima conclusione del Lugano verso la porta di Stephan, autore Bertaggia. Lo Zugo, però, era bravo a concretizzare la propria superiorità sul ghiaccio, grazie a un gol di  pregevole fattura di Reto Suri che, dopo un assolo dietro la porta, beffava inesorabilmente Merzlikins (0.1)  al minuto 07:45. Passati in svantaggio, i bianconeri rischiavano di subire subito dopo la rete del raddoppio, ma il portiere di casa deviava provvidenzialmente la conclusione del solito Stalberg. Una carica irregolare di Sanguinetti nei confronti di un avversario, costringeva il Lugano a giocare due minuti in box-play, ma, seppur con l’uomo in meno, erano proprio i bianconeri ad avere una grande occasione per il pareggio, ma Lapierre non centrava il bersaglio dopo una veloce transizione. I padroni casa soffrivano però parecchio in fase difensiva ed erano così costretti a capitolare nuovamente, quando un gran diagonale di Martschini non lasciava scampo a Merzlikins (0.2) al minuto 15:26. A poco più di due minuti dal termine del periodo iniziale, Klasen nei pressi della porta di Stephan, indugiava invece troppo prima di concludere a rete, facendosi colpevolmente soffiare il disco da Roe, sprecando cosi una favorevole occasione. A fil di sirena, un altro brivido, quando il goalie bianconero era costretto ad intervenire per respingere un gran tiro di Stalberg.

Al rientro in pista dopo la prima pausa, Manzato sostituiva tra i pali Merzlikins,  ma, lo stesso portiere si faceva incredibilmente beffare di lì a poco da una deviazione di McIntyre sul tiro dalla distanza di Diaz (0.3) al minuto 21:53. Nel tentativo di riaprire la partita, Hofmann cercava di imitare Suri come nell’occasione del primo gol, ma Stephan non si lasciava sorprendere e, anche la sortita offensiva di capitan Chiesa finiva con una conclusione di poco a lato. Il Lugano produceva in questa fase centrale del match il massimo sforzo trovando meritatamente la prima rete ella serata con Lapierre, lesto nel ribadire in rete una respinta di Stephan sul tiro di Kparghai (1-3) al minuti 28:48. Il gol dava un’ulteriore scossa agli uomini di Ireland che andavano subito vicini al secondo gol con Hofmann e, qualche istante più avanti, con una spettacolare deviazione al volo dello stesso Lapierre. La gara saliva sempre più di intensità e a farne le spese era il difensore ospite Fohrler, punito dagli arbitri per eccessiva durezza. L’ottimo Stephan compiva dapprima un miracolo, neutralizzando la conclusione ravvicinata di Hofmann e qualche istante dopo deviando col corpo una gran botta di Chiesa, vanificando così il primo power-play bianconero. Ma quando lo Zugo sembrava poter tirare il fiato, dopo una fase veramente critica, potendo sfruttare due minuti con l’uomo in più per una penalità fischiata a Sanguinetti, Lapierre lanciato in contropiede da Sannitz (premiato prima del match per le sue 700 partite con la maglia bianconera), si inventava un gol di rovescio a dir poco meraviglioso, che faceva esplodere la Resega riaccendendo definitivamente la contesa (2-3) al minuto 38:12. L’illusione durava poco più di trenta secondi, perché gli ospiti allungavano di nuovo grazie al gol di Stalberg,  al termine di un’azione alquanto confusa davanti alla gabbia di Manzato.

In avvio del periodo conclusivo, un paio di tiri di Roe e Martschini, lasciati troppo soli e liberi di concludere, mettevano subito i brividi alla retroguardia bianconera e anche Manzato ci doveva mettere tutta la sua bravura, per respingere la botta da posizione centrale di McIntyre . Sull’altro fronte Klasen impegnava in un paio di occasioni Stephan, senza trovare però la via del gol. Le energie dei giocatori bianconeri scemavano progressivamente e così lo Zugo, sfruttando lo scorrere impietoso del cronometro, dava così l’impressione di poter riuscire tranquillamente a controllare il risultato. Nelle fasi finali, dopo un tentativo di Fazzini sventato da Stephan era invece Manzato a dover compiere un’autentica prodezza sul lanciatissimo Schnyder. Il time-out a due minuti dal termine chiamato da Ireland con la conseguente uscita di Manzato non sortiva gli effetti sperati, permettendo invece agli ospiti, segnatamente a Stalberg di realizzare la rete a porta vuota che fissava il risultato finale sul (2-5) al minuto 59:52.  Il Lugano ha allungato così a tre la propria  serie di sconfitte consecutive, ed è ora atteso dal derby di sabato alla Valascia contro un Ambrì, capace di sbancare con grande autorità la Vaillant Arena di Davos. Saranno proprio i grigionesi, invece, a dover far visita al lanciatissimo Zugo, giunto alla sua quarta vittoria di fila.

 

Lugano – Zugo  2 . 5  ( 0 . 2 – 2 . 2 – 0 . 0 )

07 : 45  0 . 1  26.Suri

15 : 26 0 . 2  46.Martschini

21 : 53  0 . 3   7.McIntyre (16.Diaz)

28 : 48  1 . 3  25.Lapierre (96.Kparghai-7.Furrer)

38 : 12  2 . 3  25.Lapierre (38.Sannitz) SH1

38 : 54  2 . 4  25.Stalberg (48.Klingberg-9.Roe) PP1

59 : 52  2 . 5  25.Stalberg ENG

 

Penalità     :  Lugano  2 x 2                  Zugo  1 x 2

Arbitri        :  Alessandro Dipietro – Marcus Vinnerborg

Llinesman :  Andreas Abegglen – Nicolas Fluri

Spettatori :  5379.

Lugano : Merzlikins, Furrer-Sanguinetti, Klasen(TS)-Lajunen-Bürgler(A), Riva-Chiesa(C), Hofmann-Lapierre(A)-Fazzini, Ronchetti-Kparghai, Cunti-Sannitz-Bertaggia, Matewa-Reuille, Morini-Romanenghi-Walker. All.Ireland.

Zugo : Stephan, Alatalo-Thiry, Stalberg-Roe(TS)-Martschini, Geisser-Diaz(C), Suri(A)- McIntyre(A)-Klingberg, Leeger-Morant, Lammer-Diem-Schnyder, Forrer-Fohrler, Zehnder-Kast-Haberstich. All.Kreis.

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