Intervista Clayton Beddoes, nuovo Coach della Nazionale

Intervista Clayton Beddoes, nuovo Coach della Nazionale

(Budapest) – Alla fine del match  vittorioso contro la Polonia, Clayton Beddoes, nuovo coach della Nazionale al suo esordio ufficiale in panchina, si considera soddisfatto nonostante i risultati non brillantissimi:

“E’ stato un torneo emozionante e una grande esperienza per i miei giocatori soprattutto per averne fatto parte. A me personalmente è servito per valutare i giovani e anche quelli che non ho portato qui a Budapest. Da questi tornei posso capire chi potenzialmente potrò chiamare nel roster per i prossimi Mondiali di aprile. Sicuramente ho già individuato qualche giocatore che mi potrà servire in futuro. Tutte queste partite servono per fare esperienza in campo internazionale.”

Il Giappone è riuscito a fermare l’Italia nella gara di esordio e si è comportata bene  anche con le altre avversarie:

“Sicuramente il Giappone è stata la squadra che più mi ha colpito: ma posso affermare che non è sicuramente la migliore. Dal mio punto di vista l’Ungheria è la miglior squadra che abbiamo incontrato e che ben ha figurato nelle prime due partite.”

Nelle convocazioni iniziali c’erano diversi giocatori che non hanno fatto parte della spedizione in terra magiara:

“La mancanza di Gellert per il grave infortunio, ha sicuramente influito nella costruzione della squadra: doveva farne parte e se tutto andrà bene sarà una delle importanti pedine per la prossima nazionale. Al suo posto ho portato altri elementi che ho valutato attentamente. Purtroppo ai prossimi mondiali potrò convocare solo venti giocatori ma ce ne sono molti di più che mi interessano. Ovvio i vari infortuni penalizzano il singolo giocatore ma danno altresì la possibilità ad altri ragazzi di poter esser sperimentati.”

Statistiche alla mano, oggi il Blue Team ha sfatato un tabù:

“E’ un buon segno il fatto di aver finalmente vinto una partita nei 60’ minuti regolamentari dopo 29 gare disputate. Ne abbiamo parlato con il mio assistant coach oggi nel discorso pre partita. Quando si fa l’allenatore si cerca di trovare una molla particolare per stimolare  i propri giocatori e oggi ero perfettamente consapevole di avere una squadra molto orgogliosa e determinata a vincere. Non penso la squadra sia stata al corrente di questo dato dalle statistiche: nonostante ciò hanno espresso al meglio le loro motivazioni e finalmente abbiamo invertito la rotta negativa.”

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