Bolzano: Stefano Marchetti raggiunge il fratello Michele

Bolzano: Stefano Marchetti raggiunge il fratello Michele

Per un Azzurro che parte (Marco Insam), il Bolzano è pronto ad accoglierne un altro, Stefano Marchetti, confermando la politica adottata da qualche stagione dai Foxes nel reclutare giocatori della Nazionale italiana che pone i biancorossi punto di riferimento del movimento hockeistico italiano.

Il trentenne (181 cm per 83 kg.), nativo di trento, inizia la propria carriera hockeistica con il Fassa, a sedici anni esordisce in Serie A; il promettente terzino diventa presto una delle colonne dei biancoazzurri con i quali gioca sette stagioni. Prelevato nel 2009 dalle Aquile di Pontebba, in Friuli sosta fino al 2011. I primi trofei li conquista ad Asiago: il bottino è di due scudetti e una Supercoppa italiana.

Anche in Nazionale le soddisfazioni non mancano: dai bronzi dell’Under 18 (2004) e Under 20 (2005) seguono quelli con la Senior nel 2009 (medaglia d’oro), 2013 e 2016 (medaglie d’argento).

Nella scorsa stagione con gli stellati ha disputato 53 partite (4 goal e 19 assist) di AHL e 2 di 83 assist) in Serie A.  Il trentino vanta anche 15 presenze in Continental Cup, tutte collezionate con i Leoni vicentini.

Nel Bolzano il difensore troverà il fratello Michele.

“Sono felicissimo – spiega Stefano Marchetti – dopo 6 anni trascorsi ad Asiago con tante soddisfazioni, salire di livello per me è sicuramente una grande sfida. Bolzano è una società di prestigio, l’Alps Hockey League mi ha dato un’idea di quello che potranno essere le trasferte e l’hockey di un campionato mitteleuropeo, sicuramente il livello sarà più alto. Sono contento e allo stesso tempo curioso. Sono un giocatore che in ogni partita lascia sempre tutto sul ghiaccio e questo è una caratteristica che posso garantire ai tifosi. Giocare con mio fratello? E’ una cosa speciale, non tutti hanno la fortuna avere un fratello che pratica il tuo stesso sport e ancora meno sono quelli che hanno l’opportunità di giocarci insieme a questi livelli. Mi ha detto che ci sarà da combattere, ma la cosa non mi spaventa”.

Soddisfazione anche nelle parole di coach Pat Curcio:

“Stefano è un difensore d’esperienza – afferma – porta in dote centinaia di partite a livello italiano e internazionale e per noi sarà molto importante: è un difensore che sa far girare bene il disco, pattina molto bene ed è efficace negli special team”.

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