Tony PumaDa rivali ad alleati il passo si è concretizzato qualche mese addietro; per battere la forte candidatura della Finlandia nell’organizzazione dei Mondiali 2021, le Federazioni di Bielorussia e Lettonia hanno unito e forze. La mossa si è rivelata vincente e il Davide dell’Est Europa ha sconfitto il Golia nordico al termine di una votazione vinta per pochi voti di differenza. Ai finnici è stata assegnata l’organizzazione dei Mondiali del 2022.
La sede principale sarà quella della capitale Bielorussia con l’Arena Minsk (capacità di 15.086 posti), a Riga si giocherà il Gruppo B nell’omonima Arena (10.300 posti), entrambe sono già note agli appassionati di hockey; la struttura polifunzionale della capitale lettone è stata costruita in occasione dei Mondiali 2006, l’Italia trovò un’inaspettata salvezza contro la Slovenia con il goal di Strazzabosco a 1’39” dalla fine nell’ultima partita di Relegation Round e ci tornò nel 2009 per le qualificazioni olimpiche a Vancouver 2010. La Bielorussia sarà alla seconda organizzazione di un torneo iridato, il precedente, nel 2014 ha segnato il primo record di spettatori totali a tale kermesse, battuto un anno più tardi dalla Repubblica Ceca.
Il torneo si disputerà dal 7 al 23 maggio, “Passion. No borders” è il motto scelto dall’organizzazione.
“Credo vivamente in un’Europa senza confini – afferma il Sindaco di Riga Nils Usakovs. Sarebbe un’esperienza fantastica mostrare che l’Europa è passione e non confini. Credo vivamente nella responsabilità sociale e ciò significa prezzi per i tifosi, i quali non devono pagare molto. La birra costa solo 2,20 €”.
Gli fa eco Andrei Shorets, sindaco di Minsk, il quale afferma che nella capitale bielorussa la bevanda dorata costa solo 1 €. Insomma saranno dei Mondiali a costi limitati che attrarranno numerosi fans.
Nel 2022 saranno Tampere ed Helsinki ad ospitare la Top Division; se Helsinki ha accolto i tifosi nel 2012 e 2013, Tampere torna ad ospitare un Mondiale dopo 57 anni. L’ultima volta fu nel 1965.