Mondiali: il precedente con la Danimarca

Mondiali: il precedente con la Danimarca

Sono undici finora le sfide Mondiali tra Italia e Danimarca: dopo le grandi abbuffate Azzurre di goal fino alla fine degli anni ’80, l’Italia iniziò a patire i danesi sul finire del vecchio millennio raccogliendo, nelle ultime sei sfide, un successo (all’overtime) e cinque sconfitte. La più cocente di quest’ultime fu quella subita a Riga nel 2006: tornati in Top Division dopo tre anni di Purgatorio in Prima Divisione, l’obiettivo era la salvezza; fallita la missione contro l’Ucraina (avversaria più abbordabile del girone) nella fase eliminatoria, chiusa a zero punti, gli Azzurri vennero spediti nel Relegation Round: piegato il Kazakistan, gli uomini guidati da coach Mickey Goulet dovevano ripetersi con la Danimarca se volevano per avere la certezza di presentarsi ai nastri di partenza della massima rassegna iridata con un turno di anticipo. Tuttavia gli Azzurri incapparono in una giornata storta dando vita ad una prestazione definita dalla Gazzetta dello Sport imbarazzante:  senza lo squalificato Tony Iob e con John Parco con problemi alla schiena, gli innesti di Luca Rigoni e Roland Ramoser, inattivi da un mese, non migliorarono le sorti della partita. La disfatta prese forma al 5’ con la papera di Jason Muzzatti sul tiro innocuo di Mads Boedker dalla zona neutra. Il palo colpito da Kim Staal rimandò l’appuntamento dell’attaccante con il goal al secondo tempo, maturato in power play. Un’Italia passiva e fallosa, spalancò le porte agli avversari che allungarono con la doppietta di Frans Nielsen inframezzata dal 5+20 sanzionato a Ramoser. A 10” dalla fine Jesper Damgaard arrotondò il punteggio e Peter Hirsch poté festeggiare lo shutout. Per la prima volta contro i nordici l’Italia non riuscì a segnare, la sconfitta rese più complicato il cammino verso al salvezza.


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