Siamo a gara 3 delle semifinali playoff del campionato di Serie B e l’incedere dei giorni trascorre senza nemmeno che chi ha vinto abbia il tempo di gioire e chi ha perso abbia il tempo per riflettere. Il calendario così serrato impone limiti e ritmi da NBA o da NHL e le squadre si adeguano perchè questi sono i playoff e stasera già potrebbe esserci un primo verdetto definitivo.
(0-3) CALDARO – APPIANO 3-5 (0:3 1:2 2:0): è già l’ultima chiamata per il Caldaro, reduce da due sconfitte nelle precedenti sfide tutte “Made in Alto Adige”. Il Caldaro pare avere un conto aperto con il playoff visti i precedenti non certo positivi della stagione scorsa e visto quanto sta mostrando in questa serie, anche se la squadra è comunque presente e combattiva. Inizia male la sfida per i padroni di casa. Dopo 3’40” in powerplay passa in vantaggio l’Appiano grazie a Ceresa che depone in rete il puck ricevuto da Peruzzo. La reazione dei Lucci arriva immediata ma non porta il pareggio sperato. Anzi, la formazione si scopre al contropiede avversario e proprio in una di queste situazioni gli ospiti pervengono al raddoppio al termine di un’iniziativa di Ebner che consegna il disco a Roggl per il colpo vincente. Non passano più di 4 minuti e i Pirati triplicano, ancora con Roggl, ma questa volta su assist di Ceresa. La prima sirena pone il Caldaro nella condizione di riprendersi e di riordinare le idee, ma a inizio secondo tempo arriva il poker firmato Waldner assistito ancora da Ceresa. Un sussulto caldarese giunge al 28’28” con Alexander Andergassen che riduce lo svantaggio. Al 35° il Caldaro avrebbe la possibilità di riaprire l’incontro se solo avesse saputo sfruttare la superiorità numerica. Invece arriva la beffa: con l’uomo in meno l’Appiano trova la quinta marcatura con Holzl. Il powerplay non pare funzionare correttamente e il Caldaro appare un po’ distratto con gli ospiti pronti e bravi ad approfittarne.
Nonostante il risultato apparentemente chiuso, il terzo periodo di gara inizia in maniera brillante e acceso, più per merito del Caldaro che prova a forzare i tempi per l’impresa che avrebbe dell’impossibile. Soltanto due sono però le reti che ancora i Lucci realizzano, aventi il solo scopo di ridurre il passivo e probabilmente aumentare il rammarico per la compagine di casa: al 56’46” e al 59’40” è Waldthaler a fare centro per due volte. Il verdetto quindi proclama l’Appiano in finale, mentre per il Caldaro ancora una volta il cammino verso la sperata finale termina un attimo prima.
(2:1) MILANO – MERANO 4-3 (2:1 1:0 1:2): la situazione di parità obbliga a far pendere il pronostico verso chi questa sera metterà la freccia e troverà il vantaggio nella serie. Dopo nemmeno 3′ le Aquile passano con un contropiede fulmineo di Mitterer, abile a superare, dopo una buona “cavalcata”, il goalie Tura. La formazione rossoblu prova a forzare lievemente i ritmi e perviene alla rete del pareggio. Complice sicuramente una situazione di doppia superiorità numerica ben concretizzata da Migliore al termine di un’azione Borghi – Petrov. Ancora il Milano che prova a forzare in seguito ad una fase di gioco dove gli ospiti non riescono a giocare con tutti gli effettivi sul ghiaccio. Al 17’12” la rete dei rossoblu arriva ancora una volta dalla difesa (come successo in altre occasioni), ma questa volta con Ilic, che, dopo aver strappato un disco ad un avversario, con un preciso colpo di polso trafigge Quagliato. Bello l’inizio del secondo terzo di gara: rapidi ribaltamenti e occasioni interessanti da entrambe le parti, ma da metà in poi è la formazione di casa che assume l’iniziativa in maniera più concreta e convincente. Il bottino arriva ancora una volta dalla difesa grazie ad un powerplay reso vincente da Re che realizza al minuto 34′: Schina serve Petrov che cede al capitano rossoblu il quale supera Quagliato.
Il terzo tempo inizia nel modo migliore per le Aquile altoatesine: ancora Mitterer, al 40’54”, realizza per gli ospiti la sua doppietta personale: una conclusione non è ben trattenuta da Tura e sul disco lasciato libero interviene l’attaccante altoatesino che di rapina insacca. Il Merano spinge alla ricerca del pareggio ma la difesa meneghina regge bene l’urto anche se le fila milanesi mostrano diversi segnali di stanchezza. Le Aquile pervengono al pareggio a meno di 4′ dal termine e lo fanno ancora con Mitterer, abile e freddo a realizzare il rigore assegnato. Il Milano trova però la forza determinante per ripassare immediatamente in vantaggio per merito di Petrov servito da Migliore.
Si scaldano gli animi negli ultimi minuti, ma le penalità non hanno sortito reti. Ci saranno probabilmente provvedimenti disciplinari per le continue risse nel finale. Tutto rimandato a gara 4 invece per quanto concerne l’esito sportivo.