QFG2: Fiemme, Alleghe e Ora vittorie con orgoglio. Il Pergine invece si sfalda

QFG2: Fiemme, Alleghe e Ora vittorie con orgoglio. Il Pergine invece si sfalda

Giusto il tempo di rifiatare un giorno che dopo la scorpacciata di reti di venerdì sera, questa sera è già tempo di gara 2. In gara 1 ha prevalso il fattore campo con le favorite che hanno segnato il primo punto sul tabellino. Vedremo questa sera a campi invertiti come si svolgeranno le cose…e i risultati a sorpresa sono arrivati, a testimonianza di un campionato veramente avvincente che trova nei playoff ulteriori emozioni.

(1 – 1) FIEMME – APPIANO 3-2 (1:1 0:0 2:1): dopo l’equilibrio della prima partita interrotto soltanto dal sussulto finale dell’Appiano, questa sera il Fiemme dovrà lustrare i propri bastoni per poter pareggiare la serie. L’inizio è tutto di marca trentina che porta subito una serie di attacchi alla difesa avversaria, L’Appiano si affaccia con maggior convinzione appena dopo la metà del periodo, grazie alla possibilità di giocare con l’uomo in più, trovando al 13° la rete con Ebner che chiude un girodisco iniziato da Platter e proseguito da Eisenstecken. Da qui alla prima sirena, sul ghiaccio si vede solo il Fiemme che trova il pareggio con Virzi, sempre in superiorità numerica intorno al minuto 17′. Il Fiemme prosegue il trand nel secondo periodo ma la gabbia difesa da Tomasi non viene perforata e il risultato non muta.

Il terzo periodo di gioco è decisivo e nella prima parte Nicolao realizza il vantaggio per la squadra di Cavalese andando a trasformare una doppia superiorità numerica. Al 50° è Unterkofler a trovare il pareggio ospite concretizzando un terzo drittel più propositivo rispetto ai precedenti. La gioia però è del Fiemme e per la precisione arriva quasi sulla sirena: al 59’45” Gilmozzi assiste Locatin che mette in rete il punto decisivo, riportando la serie in parità.

(0 – 2) PERGINE – MILANO 2-11 (0:6 1:5 1:0): la facile vittoria del Milano Rossoblu in Gara 1 trova seguito anche questa sera sul ghiaccio di Pergine, dove i padroni di casa mostrano un inizio da incubo come non mai. Tutto accade nei primi 5′ di partita quando le Linci già si trovano sotto di quattro reti: Perna, Ilic, Borghi e Migliore portano il Milano sul 4 a 0 dopo soli 4’37” di gioco. La reazione del Pergine non c’è e Spimpolo al minuto 11′ rifila la quinta rete in powerplay. Il Pergine non sa approfittare di un paio di superiorità numeriche per poter in qualche modo alimentare un soffio di speranza e alla fine il Milano chiude il set con il perentorio 6 a 0 realizzato ancora da Perna.

Il secondo drittel è più o meno la fotocopia di quanto appena raccontato: nei primi 3′ il Milano ne mette altri due, prima con Borghi e poi con Petrov, intervallati dalla rete di Ambrosi per il Pergine. Nella seconda metà del tempo il powerplay sorride ai milanesi in ben tre occasioni, grazie a Petrov, Piccinelli e Schina, difensore goleador di questa stagione. Si scaldano un po’ gli animi e si alza il conto delle penalità, ma senza che avvengano grandi stravolgimenti, nonostante la seconda rete dellle Linci messa a segno ancora da Ambrosi, solo per le statistiche. Il Pergine ha forse giocato le due peggiori partite della stagione proprio in questi tre giorni, realizzando solo 3 reti e subendono ben 16, pagando dazio anche a causa delle penalità subite. Il Milano ha già un piede in semifinale e, in caso di conquista tre tre giorni, esce obbligatoriamento con il favore del pronostico.

(1 – 1) ALLEGHE – MERANO 4-2 (2:0 1:1 1:1): le Aquile hanno sofferto e non hanno saputo macinare quel gioco che ha caratterizzato molti tratti delle ultime gare di campionato, compreso Gara 1. L’inizio porta il timbro delle Civette le quali passano in vantaggio dopo soli 3′ con una rete di De Val che riceve il puck da Fontanive. Merano più presente dell’Alleghe in fase offensiva, ma al 10° i padroni di casa riescono comunque a raddoppiare con Veggiato, che manda in porta un disco servitogli ancora da Fontanive. Il Merano mostra anche nel secondo periodo un discreto dominio territoriale, ma come spesso accade nello sport la determinazione degli agordini condure direttamente alla terza marcatura: questa volta è Ganz a realizzare il powerplay vincente. Un altra superiorità numerica porta all’ultimo minuto di gioco alla rete ospite che arriva sull’asse Ansoldi – Faggioni, con quest’ultimo che perfora la retroguardia avversaria. Il terzo tempo è tutto bianconero: l’Alleghe marca presenza soltanto nei primi 2′ di gioco provvando un paio di conclusioni, ma poi è monologo meranese. La continua pressione delle Aquile porta soltanto alla rete di Gruber al 55’10” realizzata ancora una volta con l’uomo in più. E’ la rete della speranza, quella che dà il via all’assalto finale degli altoatesini che però devono giocare in inferiorità l’ultimo minuto di gara, spuntando di fatto ogni tentativo. Infatti, chi apre…chiude: De Val in powerplay appone il punto esclamativo sulla sfida, timbrando il 4 a 2 finale a 20″ dalla sirena. Partita piuttosto ruvida e dispendiosa che potrebbe lasciare qualche scoria dal punto di vista fisico.

(1 – 1) ORA – CALDARO 3-1 (0:0 2:1 1:0): dopo la vittoria di Caldaro in Gara 1, l’Ora ha estratto dal cilindro una grande prestazione riportando le cose in parità, grazie a concentrazione, attenzione e giusta fisicità. Nonostante il divario tecnico tra le due squadre e nonostante il conto statistico delle occasioni da rete che è nettamente a favore dei Lucci, l’Ora si è dimostrato più concreto e cinico. Il primo periodo è filato via senza che nessuno si facesse “particolarmente male”. Il secondo terzo di gara ha visto le Rane passare al doppio vantaggio. Al 21’02” è Stimpfl che realizza in powerplay dopo aver ricevuto un disco da Walter, il quale ha rifornito anche Tscholl 5′ più tardi per il raddoppio Frogs. Alexander Andergassen tiene in corsa il Caldaro in seguito alla rete realizzara al 38°, ma quando tutti si sarebbero immaginato un inizio di ultimo periodo dirompende da parte degli ospiti, ecco che Zerbetto triplica e di fatto chiude l’incontro. Gli ospiti insidiano ancora a più riprese la porta avversaria ma il fortino regge bene. Sconfitta forse inattesa per il Caldaro, che ora dovrà recuperare testa e fisico per la sfida di mercoledì prossimo.

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