EBEL: Bolzano tennistico. Foxes solidi e convincenti

EBEL: Bolzano tennistico. Foxes solidi e convincenti

Nono turno e penultima partita del pick round del Campionato di EBEL che pone di fronte Bolzano e Linz, per una sfida interessante che la scorsa stagione ha caratterizzato la serie playoff. Bolzanini relegati all’ultimo posto del “gironcino” e provenienti da un periodo che conta quattro sconfitte (consecutive) nelle ultime cinque partite, mentre tre su cinque (di cui due consecutive) è il bilancio delle ultime gare della compagine austriaca.

Dopo 2′ il primo sussulto è biancorosso, ma Ouzas è attento e anticipa Oleksuk, piazzato davanti alla gabbia e pronto a toccare un disco proveniente dal retroporta. I Foxes sono partiti discretamente e dopo 4′ è Yogan a tentare una conclusione che non crea problemi al portiere austriaco, il quale però deve capitolare 10″ dopo. Da un ingaggio nel terzo di attacco biancorosso ne esce una conclusione di Frigo che il goalie respinge col gambale, ma Gleen è svelto e pronto a ribadire in rete da posizione angolata superando il portiere impegnato nel tentativo di tuffo plastico.

Nel primo powerplay dell’incontro, dopo 6′, un bel girodisco porta al tiro Gellert ma Ouzas blocca centralmente. Passano 30″ e le Foxes, ancora con l’uomo in più, raddoppiano: altro bel giro disco che coinvolge tutti gli effettivi, prima di far giungere il puck sul bastone di Reid che da corta distanza mette in porta a mezzaltezza. Il Linz ha uno scatto di orgoglio e prova ad alzare il baricentro ma Melicherchik è attento a ribattere per ben tre volte nello spazio di 3′ (molto bella la respinta sul tiro di Piche al 9’45”). Poco dopo il 10° la difesa biancorossa è sotto pressione e Melichercik, con l’aiuto di Seymur, sbroglia una situazione pericolosa nata da un gran tiro dalla media distanza di Klubertanz. Ancora Linz al 12’10” con una bellissima azione che costringe il goalie dei Foxes ad un intervento determinante, mentre qualche secondo dopo solo una irregolarità del bolzanino Broda, punita con la penalità, evita la rete al Linz. Al 12’38” il powerplay austriaco è vincente grazie a Piche che buca il portiere altoatesino su assist di Dasilva.

A 5′ dalla prima sirena una sincera scazzottata tra l’ex Broda e Vallerand infiamma il pubblico e per entrambi i protagonisti si spalancano i cancelletti della penalty box. Subito dopo si registra un contropiede fulmineo di Sparks che si invola velocissimo verso la gabbia avversaria: fa tutto bene ma sbaglia la conclusione mettendo alto. Lo stesso attaccante finisce in panca puniti a 2′ dal termine del primo drittel, ma il Linz non ne approfitta, nonostante Hofer abbia ci abbia provato, costringendo Melichercik ad una provvidenziale deviazione col suo braccio sinistro.

Il secondo tempo si apre con una penalità fischiata a Egger dopo 40″ e la formazione austriaca può beneficiare di un’altra superiorità, ma appare troppo pasticciona nei pressi della porta bolzanina e non conclude. Anzi, sono i padroni di casa con l’uomo in meno, a trovare la terza rete al 22’27” con Frank, al termine di un contropiede che ha portato prima alla conclusione da breve distanza da parte di Root, il cui disco termina sulla balaustra, “brava ad assistere” Frank per il tris biancorosso. Abile l’attaccante, appostato all’altezza del palo di destra, a raccogliere il disco dopo il rimbalzo sul vetro e infilarlo con buona prontezza tra palo e portiere, apparso in questo frangente un po’ “leggero” nell’intervento.

Al minuto 26’40” una conclusione potente e precisa di Yogan, scagliata dalla destra, coglie il palo di sinistra a portiere battuto. Passano 90″ e il contropiede biancorosso è veloce e letale: Gleen serve Gander all’altezza del centro ghiaccio e lui si invola a tu per tu con Ouzas…finta, contro finta…e disco alla destra del portiere che gonfia la rete per la quarta volta. Gli austriaci hanno accusato il colpo fin da inizio periodo e non riescono a mostrarsi più di tanto pericolosi, mentre i Foxes insistono a macinare gioco, sfiorando almeno in altre tre occasioni la rete con tiri scagliati dalla distanza che passano a non più di un palmo dai pali della gabbia.

A poco più di 4′ dal termine il Bolzano “mette in ghiaccio” la partita e il merito è tutto di Frigo: l’attaccante riceve il puck, entra in velocità nel terzo di difesa avversario, affronta il portiere, il cui volume costringe Frigo ad allargare la pattinata verso il retro porta, ma il giocatore è intelligente e scaglia il disco contro i pattini del distratto portiere avversario che altro non può fare se non raccogliere il disco in rete.

Anche l’inizio del terzo periodo è di marca biancorossa e per poco una deviazione sotto porta di Frigo non inganna il goalie austriaco per la sesta volta, che per l’occasione è Janny, entrato al posto di Ouzas. Il Linz vorrebbe ridurre il divario ma il fendente da destra a sinistra di Mclean da circa 7 metri, colpisce il palo alla sinistra di Melichercik. Sul capovolgimento di fronte l’azione è da manuale con Egger che si allarga e trova un assist rasoghiaccio che taglia la difesa austriaca per l’accorrente Yogan, il quale di prima intenzione spara sul portiere ben piazzato.

Al 49’30” è ancora pronto Melichercik a ribattere un tocco ravvicinatissimo di Dorion e qualche secondo dopo è invece il suo collega Janny a compiere una parata plastica in tuffo sul tiro di Reid, a conclusione di uno schema fotocopia che condusse alla seconda rete bolzanina, sempre in situazione di superiorità. Luoma sigla la sesta marcatura al 10’32”, ma la sua gioia personale dura un paio di minuti, in quanto una sua disattenzione difensiva regala il disco a Palin, che da tre metri supera il goalie.

La compagine austriaca recupera un pizzico di morale e prova a insidiare la gabbia bolzanina sottoponendo la difesa di casa a qualche lavoro straordinario per pochi minuti, ma nelle conclusioni non inquadrano la porta. I Foxes gestiscono senza troppi patemi d’animo gli ultimi minuti di gara anche quando sono in inferiorità numerica. E’ proprio in questa occasione però che il Linz va più vicino alla marcatura, cogliendo un altro palo a 1’40” dall’ultima sirena. Qualche altra buona azione austriaca e qualche tentativo dalla media-lunga distanza, ma con poca precisione, è tutto ciò che gli ospiti riescono a produrre.

I Foxes hanno giocato con solidità, precisione e buone trame: un po’ lenti all’inizio, quasi a volersi scrollare di dosso il “peso” psicologico del dover vincere a tutti i costi per dare un segnale incoraggiante dopo le ultime prestazioni. Trovato il vantaggio e successivamente il raddoppio, la squadra di Tom Pokel si è sciolta maggiormente e ne ha beneficiato il gioco, apparso più fluido, fatto di trame semplici ma efficaci e precise. Il Linz, di contro, ha mostrato tanta imprecisione non soltanto nelle conclusioni, ma anche nella costruzione del gioco fin dalle retrovie: la squadra austriaca ha offerto eccessivi segni di nervosismo che hanno condizionato la gara.

Alla fine il risultato è un 6 a 2 tennistico che incoraggia l’ambiente bolzanino in vista dei playoff che sono alle porte, da affrontare con lo spirito determinato e convincente che ha caratterizzato la prestazione odierna.

 

BOLZANO – LINZ 6-2 (2:1 3:0 1:1)

MARCATORI

(1-0) 4’10” Gleen (Frigo, Oleksuk)

(2-0) 6’26” Reid (Vallerand, Egger) PP1

(2-1) 12’38” Piche (Dasilva) PP1

(3-1) 22’27” Frank (Root, Everson) SH1

(4-1) 28’10” Gander (Gleen)

(5-1) 35’42” Frigo (Seymur, Bernard)

(6-1) 50’32” Luoma (Seymur, Oleksuk)

(6-2) 12’02” Palin PP1

 

FORMAZIONI

HC BOLZANO: 92 Melichercik (29 Smith), 17 Egger, 65 Gellert, 22 Seymur, 59 Luoma, 47 Gleen, 5 Everson, 44 Oberdorfer, 68 Marchetti, 9 Palmieri, 12 Yogan, 10 Sparks, 15 Reid, 20 Root, 93 Frigo, 94 Frank, 13 Oleksuk, 23 Gander, 8 Insam, 18 Bernard, 88 Vallerand. Coach: Tom Pokel.

EHC LINZ: 29 Ouzas (31 Janny), 41 Altmann, 7 Palin, 58 Piche, 10 Dorion, 49 Klubertanz, 6 D’Aversa, 27 Fechtig, 8 Ober, 9 Lebler, 15 Mclean, 88 Dasilva, 19 Broda, 12 Potulny, 23 Hofer, 61 Spanning, 74 Oberkofler, 24 Loik, 14 Franz, 72 Moderer, 11 Mayrhauser. Coach: Rob Daum

Arbitri: T. Berneker, P. Gruber

Linesmen: T. Ettlmayr, J. Schauer

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