g.palomboIn questo weekend, serviva ancora qualche passo al Lugano per avvicinarsi sempre più al suo obiettivo minimo, cioè la certezza matematica dell’accesso ai playoff. Ebbene, dopo aver sprecato malamente la prima possibilità causa la sconfitta patita nel derby disputato alla Valascia contro l’Ambrì, l’incontro casalingo domenicale contro lo Zugo diventava per i bianconeri di importanza vitale. E la reazione non si è fatta certo attendere con una vittoria che ha consentito al Lugano di portare a casa tre punti meritati. La formazione di Harold Kreis, reduce dalla battuta d’arresto interna contro il Davos, che le è costata il raggiungimento del primo posto, si è presentata alla Resega con ben altre prospettive, essendo in lotta con Berna e Zurigo per la leadership del campionato. Ireland ha schierato nel line-up Zackrisson, mandando così in tribuna Martensson. Per lo Zugo i problemi riguardavano soprattutto il reparto difensivo, considerate le assenze di Helbling, Schlumpf e Grossmann.
Il Lugano iniziava la contesa con grande determinazione, costringendo già nei primissimi minuti Stephan a due interventi decisivi sulle conclusioni di Sannitz e Brunner. I bianconeri stringevano d’assedio la difesa ospite che doveva salvarsi nuovamente sulla deviazione ravvicinata di Walker. Al minuto 04:46, Bertaggia fermava fallosamente il Top Scorer Martschini , inaugurando così le penalità della partita. Nonostante l’uomo in meno, i bianconeri riuscivano ugualmente a rendersi pericolosi con un contropiede di Lapierre, che si presentava solo davanti a Stephan, senza però riuscire a superarlo, come nei secondi finali della partita contro il Berna che valse i supplemetari (nell’occasione clamoroso errore di Zangger che era costretto a un evidente aggancio falloso su Gardner). Fallita la prima possibilità in power play, il Lugano non perdonava però alla seconda occasione. Con Schnyder in panca puniti, Hofmann trovava infatti il gol con un gran diagonale che non lasciava scampo al portiere ospite (1.0) al minuto 07:52. I bianconeri mantenevano il predominio del gioco per tutto il primo periodo, sfiorando il raddoppio in più occasioni. Dopo un tocco ravvicinato di Klasen, imbeccato dal connazionale Zackrisson che non ingannava però Stephan, era proprio il portiere ospite a rendersi autore di un errore marchiano che favoriva il gol del (2.0) di Walker al minuto 14:16. Il primo tiro di una certa pericolosità degli ospiti, in un periodo a senso unico, arrivava solo dopo quindici minuti. Il diagonale di Diaz non sorprendeva però Merzlikins.
Lo Zugo visto nei primi venti minuti, era troppo brutto per essere vero. Al rientro in pista, infatti, la formazione ospite dava subito l’impressione di voler cambiare marcia sfiorando il gol con Zangger, anche se in difesa non brillava di certo concedendo un paio di contropiedi clamorosi al Lugano, incapace però di capitalizzarli con Brunner prima e Lapierre poi. I tiri verso la gabbia bianconera crescevano, ma Merzlikins era sempre attento e riusciva a neutralizzare le conclusioni piuttosto insidiose di Lammer e Holden. I padroni di casa mantenevano comunque sempre alto il proprio livello di concentrazione e, agendo in special modo con veloci ripartenze, trovavano il terzo gol con Vauclair, bravo a ribadire in porta il disco respinto da Stephan sulla conclusione di Lapierre (3.0) al minuto 33:35. Proprio allo scadere della penalità per colpo di bastone assestata a Diem, i bianconer, in gran serata, dilagavano realizzando un’altra rete grazie alla caparbietà di Brunner, al termine di un’azione confusa davanti alla gabbia dello Zugo (4.0) al minuto 37:02. Solo nei minuti finali del periodo centrale, sfruttando due minuti in power-play per l’uscita di Chiesa, gli ospiti pescavano il jolly grazie a una deviazione di Zangger che beffava Merzlikins (4.1).
Nel periodo conclusivo, gli ospiti si giocavano subito le ultime carte per tentare di rientrare in partita, ma erano nuovamente i bianconeri a farsi pericolosi con Gardner, che non concludeva però al meglio l’ennesima azione di contropiede solo davanti a Stephan. Dopo un altro power-play fallito dalla formazione di Ireland, incapace di trovare soluzioni vincenti, era lo Zugo, con l’uomo in più per la penalità inflitta a Romanenghi, ad accorciare le distanze con un gol di McIntyre (4.2) al minuto 49:11. Pur senza strafare gli ospiti prendevano coraggio. Al minuto 54:59, una doppia penalità fischiata a Wilson (aggancio ai danni di Martschini) e Lapierre (colpo di bastone) rischiava così di pregiudicare tutto ciò che di buono era stato fatto fino ad allora. La formazione di Kreis trovava, agevolata dalla doppia superiorità numerica, la terza rete, seconda personale, con McIntyre (4.3) al minuto 56:17, infiammando gli ultimi minuti della partita. La rete del (5.3) a porta vuota di Brunner (doppietta personale) al minuto 58:52, consegnava però la strameritata vittoria ai bianconeri, che hanno potuto fare così un ulteriore passo verso la matematica conquista dei playoff, allungando di un altro punto sul Langnau. Di contro, le due sconfitte nel weekend, non hanno permesso allo Zugo di conquistare la vetta della classifica.
Lugano – Zugo 5 . 3 ( 2 . 0 – 2 . 1 – 1 . 2 )
07 : 52 1 . 0 15. Hofmann ( 3. Vauclair – 98. Brunner ) PP1
14 : 16 2 . 0 91. Walker ( 3. Vauclair )
33 : 35 3 . 0 3. Vauclair ( 25. Lapierre – 98. Brunner )
37 : 02 4 . 0 98. Brunner ( 17. Fazzini )
39 : 10 4 . 1 94. Zangger PP1
49 : 11 4 . 2 7. McIntyre ( 27. Holden – 16. Diaz ) PP1
56 : 17 4 . 3 7. McIntyre ( 27. Holden – 16. Diaz ) PP2
58 : 52 5 . 3 98. Brunner ENG
Penalità : Lugano 5 x 2 Zugo 5 x 2
Arbitri : Alessandro Dipietro – Marc Wiegand Linesman Stany Gnemmi – David Obwegeser
Spettatori : 6549
Lugano : Merzlikins, Furrer-Chiesa(C), Brunner-Lapierre-Fazzini, Vauclair(A)-Ulmer, Hofmann-Sannitz(A)-Bertaggia, Wilson-Sartori, Klasen(TS)-Zackrisson-Bürgler, Ronchetti-Romanenghi, Walker-Gardner-Reuille. All.Ireland.
Zugo : Stephan, Morant-Diaz(A), Suri(A)-Holden(C)-Martschini(TS), Alatalo-Lüthi, Senteler-Immonen-Klingberg, Erni-Fohrler, Lammer-McIntyre-Zangger, Schnyder-Diem-Peter. All.Kreis.