Tommaso Teofoli illustra i dettagli dell’Alps Hockey League

Tommaso Teofoli illustra i dettagli dell’Alps Hockey League

Si avvicina la scadenza per le iscrizioni all’Alps Hockey League. Come già preannunciato nella conferenza stampa, sarà un campionato molto particolare e ricco di novità. La Federazione Italiana Sport Ghiaccio, nella persona del Responsabile Hockey Tommaso Teofoli, ha voluto chiarire alcuni perplessità emerse in questi giorni.

REGOLE  – E’ importantissimo sottolineare che le regole dettate dalle NOFA saranno valide solo per le squadre italiane e quindi i roster dovranno seguire le norme FISG considerato che verrà comunque assegnato il titolo di Campione d’Italia. Le squadre potranno tesserare non più di quattro stranieri con l’aggiunta di giocatori  totalmente italiani;  inoltre  tutti i giocatori con doppio passaporto diventeranno italiani dopo sedici mesi di permanenza nel campionato nazionale.

Questa regola FISG  va tuttavia in conflitto con il regolamento a punti utilizzato da Austria e Slovenia.

“Le società italiane hanno già preso visione di queste regole e dovranno comunque assoggettarsi per poter giocare nella AHL.  A tutti i  giocatori che hanno compiuto 24 anni verrà assegnato un punteggio,  mentre gli under 24 non accumulano punti.  Tutto questo è stato stabilito per incentivare l’utilizzo dei giovani. I punti vengono assegnati tenendo conto della carriera del giocatore: ovvio che un giocatore che l’anno scorso ha vinto lo scudetto con il Renon vale di più di un giocatore che ha militato in INL senza vincer nulla. C’è una scala da rispettare: se per esempio un atleta ha giocato in KHL, o Campionato similare, avrà un punteggio alto  per un massimo di quattro punti. Vale anche per la carriera in Nazionale e i punti si basano anche sulle statistiche: sono quindi punteggi soggettivi. Per esempio Thomas Larkin che ha giocato quasi 100 partite in AHL e 34 in KHL ha un punteggio altissimo ed è paragonato ad uno straniero. Tutto questo è stato studiato appositamente allo scopo di affiancare i giocatori di esperienza con i giovani, in modo tale da avere le squadre sullo stesso livello, ma con una flessibilità altissima: una società può pensare di mettere sotto contratto quattro stranieri al massimo dei punti, con l’aggiunta di quattro o cinque italiani  e completare  il roster con gli under 24. E’ un meccanismo abbastanza complicato per i neofiti, tuttavia funziona bene, sempre e comunque, all’interno del regolamento federale nazionale”.

Per quanto riguarda i dettagli, si dovrà attendere il 15 giugno: dipenderà dal numero delle squadre che aderirà a questo nuovo progetto e poi si delineerà anche il calendario. Ovviamente, le squadre più lontane saranno agevolate nel disputare due incontri in un’unica trasferta  in due o tre giorni, in modo da poter risparmiare sui costi e sulle ore di viaggio.

Alps Hockey LeagueIL BOARD DELL’ALPS HOCKEY LEAGUE – Le Federazioni hanno redatto lo statuto di questo nuovo campionato dando   mandato al BOARD per occuparsi dell’organizzazione. Il BOARD, essendo l’organo esecutivo per eccellenza dell’ALPS HOCKEY LEAGUE,  si occuperà della gestione sia sportiva che di marketing. La EBEL, intesa come Campionato, non ha nessun tipo di responsabilità nella gestione della AHL.  Tutte le decisioni vengono prese dai membri del BOARD che è formato dalle tre Federazioni. Questo campionato non è da ritenersi una Lega chiusa, ma è disposta ad accettare  anche altre Federazioni che in futuro ne vorranno far parte, tipo Germania, Repubblica Ceca o Slovacchia.

Sarà poi compito del  BOARD dare mandato ad un pool di professionisti esterni austriaci, richiesti dalle società (in questo caso il comitato organizzativo pagato dalla EBEL), al fine di organizzare il campionato e svolgere le mansioni di segreteria, oltre a seguire tutte le pratiche inerenti il torneo. Ci si avvarrà di questa società, peraltro già ben collaudata.

“Se non avessimo preso questa decisione, – precisa Teofoli – avremmo dovuto assumere uno staff interamente impegnato per poter affrontare la programmazione della stagione sportiva della AHL“.

La EBEL non è né socia né partner del BOARD:  fa da service, un provider.  E’ solo l’utilizzo del servizio esterno, una struttura organizzativa che in futuro potrebbe esser anche commissionato, ad esempio, alla DEL, per assurdo alla NHL o KHL. Chi governa il campionato della AHL è  il BOARD  che è un soggetto indipendente. Le Federazioni hanno precisato nel loro statuto che non finanzieranno il Campionato e saranno quindi le varie società ad accollarsi tutte le spese.

“Per esempio, gli arbitri non sono designati dalle Federazioni: sono tesserati e governati da esse, gestiti dal BOARD, ma pagati dalle società – sottolinea il Responsabile Hockey della FISG –. Sarà il BOARD a gestire le nomine dei vari referee, ovviamente cercando di ridurre le spese legate al trasferimento degli arbitri alle sedi di gioco, soprattutto nella prima fase del Campionato. Successivamente, nella fase decisiva, il BOARD sceglierà i migliori arbitri disponibili che siano italiani, austriaci o sloveni”.

Il BOARD è al di fuori delle Federazioni pur essendo composto da membri di esse e garantisce, quindi, il massimo equilibrio tra le tre nazioni rappresentate.

“L’Alps Hockey League ha un socio di maggioranza che sono le Federazioni, ha dei clienti che sono le società, le quali pagano il service esterno che è la EBEL, la quale fornisce il pacchetto con tutti gli accessori che le società, tramite il BOARD, sceglieranno quali opzioni acquistare per il campionato.”

Teofoli TommasoYOUNG HOCKEY LEAGUE – E’  una proposta fatta dalla FISG per aumentare il numero dei giocatori dell’under 20 e diminuire la perdita di giocatori nella fascia di età che va dai over 19 ai 26 anni.

“Purtroppo ci siamo accorti che tanti, anzi troppi, giocatori abbandonano l’attività agonistica proprio in questa fascia di età – afferma Teofoli – .  Spesso succede che i migliori riescano a trovare un posto nella terza o quarta linea in serie A o B, o alla peggio, non trovano proprio una squadra dove poter giocare.  A volte sono giocatori che, per infortunio, per ragioni personali o perché non sono fisicamente pronti, hanno comunque bisogno di uno o due anni in più per raggiungere la maturità professionistica. In questo modo si rischia di perdere un patrimonio di giocatori che in futuro potrebbero servire anche a far crescere la Nazionale.”

La YOUNG HOCKEY LEAGUE  è un torneo under 23: si disputeranno due partite alla settimana, durante i weekend, in modo da non perdere giornate di scuola. Verranno inseriti tutti i giocatori provenienti dall’under 18 e giocatori fino ai 23 anni con l’aggiunta di quattro o cinque fuori quota under 26, che non sono collocabili attualmente in una prima squadra. In questo modo il campionato delle giovanili risulterà molto competitivo (regular season + playoff). Per l’imminente stagione il campionato è riservato solo a squadre italiane.

“Siamo già d’accordo con le varie Federazioni (austriaca, tedesca, slovena) per poter organizzare dall’anno prossimo anche all’estero dei mini tornei durante i fine settimana tra squadre con atleti di pari età. Saranno quindi previste delle soste del campionato per permettere la disputa di questi tornei giovanili.  Siamo in attesa del riscontro delle varie società: la YOUNG HOCKEY LEAGUE partirà dalla prossima stagione sportiva 2016-17 solo se ci saranno almeno cinque formazioni disponibili.”

team ita 2016NAZIONALE SENIOR – Nell’incontro di sabato scorso con l’allenatore Mair, giocatori  ed il coaching staff della Nazionale Senior è emerso che tutta la squadra (classificatasi seconda ai Mondiali di Katowice) è motivatissima e molto concentrata sull’impegno di settembre, ad Oslo, in vista delle qualificazioni alle Olimpiadi, oltre alle tre amichevoli in programma quest’estate.

“I giocatori sono consapevoli che potranno competere agli stessi livelli degli avversari. Hanno molta fiducia in loro stessi. Il programma di preparazione sarà molto impegnativo: si sta lavorando anche dal punto di vista psicologico motivando la squadra per i massimi livelli. Ovvio che sarà sempre il ghiaccio a decretare chi sarà il migliore, ma ho visto che tutti ci credono e questa è una cosa molto importante e positiva per tutta la squadra”.

Infine, la FISG sta cercando di organizzare un’amichevole anche contro la Slovenia prima di partire alla volta della capitale norvegese: data e luogo sono ancora da definirsi.

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