Finisce con la conquista del terzo posto il Mondiale dei russi, risultato che non soddisfa nessuno nel team diretto da Oleg Znarok, ora come non mai nel mirino della critica locale dopo la sconfitta di ieri pomeriggio in semifinale contro la pur meritevole Finlandia. Gli americani invece possono considerarsi soddisfatti per la quarta piazza raggiunta, se si considera che si sono qualificati per la fase finale solo grazie al punto ottenuto nell’ultima partita del girone di qualificazione nella sconfitta all’overtime contro la Slovacchia.
Nella finale per la medaglia di bronzo i padroni di casa hanno battuto agevolmente per 7-2 gli Stati Uniti usciti stremati fisicamente, ma soprattutto psicologicamente, dallo scontro perso contro i cugini canadesi nella seconda semifinale di ieri sera.
La partita non ha avuto storia, con i russi, sorretti dal solito rumorosissimo tifo, subito in attacco dall’ingaggio iniziale capaci di battere a turno e con tutte le linee il malcapitato Keith Kinkaid che ha retto due tempi prima di essere sostituito dalla riserva Mike Condon, quando i giochi ormai erano fatti con i padroni di casa avanti per 5-1.
Artefice del successo la coppia Sergei Mozyakin-Pavel Datsyuk: il primo ha realizzato due reti e fornito un assist, mentre l’intramontabile capitano ha messo a referto tre assist di superba qualità. Ottimo anche l’apporto di Ivan Telegin, che completa la prima linea russa e che ha realizzato la rete del momentaneo 3-0 chiudendo con un tocco sottoporta una combinazione con i compagni di linea.
Il primo periodo si è chiuso con il doppio vantaggio dei russi: in rete sono andati Viacheslav Voinov, con una saetta dalla linea blu, e Mozyakin, abile a ribadire in rete un delizioso assist di Datsyuk in situazione di superiorità numerica.
Nella frazione centrale, dopo il già menzionato 3-0 di Telegin, è arrivata la quarta rete della “Sbornaja” realizzata da Yevgeni Dadonov. Gli Stati Uniti hanno segnato la loro prima rete con Frank Vatrano in power play, ma dopo meno di un minuto il giovane Artemi Panarin, ala dei Chicago Blackhawks e miglior rookie della stagione NHL, ha ristabilito le distanze con una perfetta conclusione che non ha dato scampo all’estremo difensore statunitense.
Nel terzo tempo sono arrivate le reti ancora di Vatrano e poi di Mozyakin, prima che Vadim Shipiachov realizzasse la sua sesta rete del torneo che, unita ai dodici assist, ha fatto di lui il miglior marcatore di questo campionato Mondiale.
Un discorso a parte si deve fare per Alexander Ovechkin: la superstar dei Washington Capitals, arrivato a torneo in corso, ancora una volta non ha inciso nei momenti decisivi, leggi semifinale contro la Finlandia. Da lui tutti si aspettano sempre la giocata o il gol decisivo, ma forse il ragazzo moscovita sente troppo la pressione casalinga e il suo rendimento per la squadra è lontano anni luce rispetto a quanto siamo abituati a vedere quando gioca nella NHL. Anche oggi non è entrato in nessuna delle marcature dei suoi compagni.
La Federazione Russa, per il futuro, dovrebbe pensare seriamente se continuare a presentare ai Mondiali una formazione con giocatori della KHL e della NHL, oppure se puntare solo sui giocatori della KHL che formerebbero una squadra ugualmente molto forte e senza dubbio più amalgamata con giocatori abituati a giocare insieme tutto l’anno: forse in questo modo i russi potranno tornare sul tetto del mondo.
Russia – Stati Uniti 7-2 (2-0; 3-1; 2-1)
Marcatori: (1-0) 06.23 Vyacheslav Voinov (Sergei Kalinin – Sergei Shirokov); (2-0) 13.41 Sergei Mozyakin (Pavel Datsyuk – Dmitri Orlov) PP; (3-0) 29.36 Ivan Telegin (Pavel Datsyuk – Sergei Mozyakin); (4-0) 32.49 Yevgeni Dadonov (Artemi Panarin – Vadim Shypachyov); (4-1) 34.29 Frank Vatrano (David Warsofsky – Brock Nelson) PP; (5-1) 35.22 Artemi Panarin (Anton Belov – Maxim Chudinov); (5-2) 43.42 Frank Vatrano (Frank Warsofsky); (6-2) 53.13 Sergei Mozyakin (Pavel Datsyuk); (7-2) 59.53 Vadim Shypachyov (Yevgeni Dadonov – Artemi Panarin) PP